PRODUZIONE

In Sicilia, in tutte le zone vocate, non è stato possibile produrre quantità significative di miele di agrumi. La mancata produzione sembra dovuta ai forti sbalzi termici di inizio primavera per cui le api hanno intasato i nidi ma non sono salite a melario se non in qualche caso, riempiendo pochi telai con 2-3 kg di miele di agrumi mischiato ad altri nettari. Le rese sono state basse anche nel resto del Sud a causa delle alte temperature registrate nella seconda metà del mese che hanno accorciato molto la fioritura dell’arancio. In Calabria al momento si stima una produzione di miele di agrumi di 10 kg/alveare in provincia di Reggio Calabria e nella piana di Gioia Tauro. In Basilicata nelle zone dell’entroterra le produzioni sono state nulle mentre nel Metaponto, provincia di Matera, si stimano rese di circa 10 kg/alveare. Si tratta di dati preliminari stimati a melario nel corso della raccolta dei quali avremo conferma con la rilevazione del prossimo mese. Nella speranza di recuperare un raccolto dopo gli agrumi gli apicoltori hanno spostato in massa gli alveari sulla fioritura della sulla. I raccolti sono in corso con rese stimate di circa mezzo melario in Basilicata e in Calabria (provincia di Reggio Calabria, Catanzaro e Vibo Valentia).
Per quanto riguarda l’acacia la fioritura è stata prima rallentata dal lungo inverno per poi subire una forte accelerazione nelle ultime settimane caratterizzate da temperature sopra la media. Al momento si registra solo una produzione di 5,5 kg/alveare a Vibo Valentia in Calabria mentre per le produzioni delle altre regioni si dovrà attendere la rilevazione del prossimo mese.
In Puglia si segnalano produzioni medie di circa 10 kg/alveare di miele di ciliegio nelle zone di raccolta del sud Barese (Conversano, Turi, Putignano, Monopoli) e del nord Barese (Corato, Ruvo, Bisceglie). Anche in questo caso l’improvvisa impennata delle temperature massime ha accorciato il periodo di fioritura abbassando le rese rispetto allo scorso anno.
La produzione di miele di rosmarino in Puglia non è stata possibile a causa dell’ondata di freddo che ha colpito la regione in concomitanza della fioritura.
In Campania per il momento non si segnalano produzioni se non per una produzione minima di miele di borragine nelle province di Avellino e Benevento.
In Sardegna si confermano produzioni mediamente alte di miele di asfodelo, circa 8-10 kg/alveare, dovute ad una elevata piovosità che ha causato un’abbondante e persistente fioritura.
Per quanto riguarda il millefiori primaverile, in Puglia, in particolare nel Salento (provincia di Lecce, Brindisi e parte sud della provincia di Taranto) è stata registrata una produzione di 20 kg/alveare, stimata a melario, dovuta ad una buona fioritura di fieno greco e trifoglio spontaneo.
Anche in Sardegna si è prodotto del millefiori, circa 10 kg/alveare di media in tutte le province della regione escluso il Nuorese.
Nelle Marche è stato possibile produrre un po’ di millefiori, 4-8 kg/alveare stimati a melario, nella fascia di media collina della provincia di Macerata.
La veloce ripresa delle famiglie favorita dalle alte temperature del mese ha consentito di fare qualche chilo di millefiori anche in Veneto, circa 5 kg/alveare in prevalenza costituito da nettare di colza. Sempre in Veneto, nel Bellunese, è stato possibile produrre del miele di tarassaco, circa 7 kg/alveare.
Nel resto del Centro e del Nord i nettari primaverili non hanno consentito produzioni significative ma solamente alle famiglie di svilupparsi in vista dell’acacia.

MERCATO

Per quanto riguarda il miele una partita di millefiori di 10 quintali è stata scambiata a 4,1 €/kg (fusto) in Calabria e a 6,05 €/kg (fusto) in Veneto. In Sardegna è stata registrata una compravendita di miele di agrumi a 6 €/kg (fusto). Si tratta sempre di lotti del 2017.

Si segnalano alcuni scambi di pappa reale a prezzi compresi tra 450-600 €/kg in Calabria, 600 €/kg in Sicilia e 570 €/kg per il convenzionale e 640-650 €/kg per il biologico in Puglia.

In Calabria il polline deumidificato di castagno è stato scambiato a 10-13 €/kg (partita di 25-50 kg), in Veneto il polline deumidificato millefiori è stato venduto a 20 €/kg (partita di 10-20 kg).

È a regime il mercato delle regine per le quali si segnalano i seguenti prezzi: 13-18 € in Calabria, 15 € nelle Marche e in Toscana, 13-15 € in Campania, 15 € in Sicilia. Per le regine certificate biologiche il prezzo medio registrato in Emilia Romagna è di 17,2 € .

Proseguono le compravendite di sciami. Al Sud i prezzi per sciami convenzionali su 5 telaini sono compresi nella forbice 90-120 €, nelle Isole si parte da un prezzo minimo di 90 € fino ad massimo di 110 €, al Centro e al Nord il prezzo medio è di 110 €, da un minimo di 100 € ad un massimo di 120 €.

Nelle Marche è attivo il servizio di impollinazione con nuclei orfani a perdere su cavolo ad un prezzo di 34 €. In Campania attualmente l’impollinazione viene effettuata in serra su anguria con api (nuclei orfani con 2 telai di covata e 1 di scorte) ad un prezzo di 47,5 € e in campo su kiwi con bombi (arnia composta da tre colonie di bombi) ad un prezzo di 110 €. In Sicilia la consegna di nuclei a perdere viene effettuata per l’impollinazione in serra e in campo di fragole, melone Gialletto e anguria a prezzi compresi tra 20-30 €.

Altre informazioni

Dopo un mese di marzo freddo che ha rallentato sia lo sviluppo delle famiglie che le fioriture, l’innalzamento delle temperature del mese di aprile ha dato una forte accelerazione alla crescita delle famiglie che adesso si presentano in generale ben popolate e con buone scorte di nettare e polline. In Piemonte e in Umbria si segnalano comunque casi di mortalità invernale molto elevati anche del 40-50% in media. Al Sud, soprattutto in Campania e in Puglia, permane il problema della siccità che aggravato dalle temperature sopra la media ha causato l’essiccamento delle flora spontanea erbacea e l’accorciamento della fioritura delle arboree come ciliegio e agrumi incidendo negativamente sui raccolti. In Sicilia non sono mancati gli eventi meteorici ma innalzamenti di temperatura accompagnati da scirocco e successivi abbassamenti termici hanno condizionato l’attività delle bottinatrici. Dal punto di vista sanitario non ci sono problematiche di rilievo se non per la segnalazione di molti casi di peste europea e alti livelli di infestazione di varroa negli apiari di piccoli apicoltori in Campania.

Emergenze

Purtroppo come di consueto in questo periodo si segnalano numerosi casi di mortalità acuta e spopolamento degli alveari in aree ad agricoltura intensiva. In Calabria, nei comuni di Nicotera, Rosarno e Limbadi sono stati segnalati da alcuni apicoltori casi di mortalità acuta su un totale di circa 600 alveari situati in aree di coltivazioni intensive di agrumi, kiwi e in prossimità di serre. In Puglia nell’ultima settimana di aprile si sono verificati casi ormai noti di spopolamento su un totale di 600 alveari portati sulla fioritura degli agrumi in provincia di Taranto, nei comuni di Palagiano, Castellaneta e Massafra. Inoltre in provincia di Taranto e Brindisi, nella fascia di contenimento della Xylella, oltre al danno del mancato raccolto su flora spontanea dovuto agli obblighi di estirpazione e diserbo previsti dal Decreto Emergenza Xylella, nei prossimi mesi si teme per i possibili danni ad api e ad altri insetti pronubi che potrebbero essere causati dai trattamenti insetticidi imposti dal decreto stesso. Si stima un coinvolgimento di circa 1500 alveari. In Umbria dove vi sono estese coltivazioni di grano si segnalano problemi ambientali dovuti ai diserbi.
In Puglia si segnala un furto di 15 alveari in un ciliegeto nel comune di Putignano, provincia di Bari. In Toscana, si è verificato un ribaltamento vandalico di 30 alveari di un apiario situato in provincia di Pistoia.

Prezzi all’ingrosso: miele* – sciami– regine, da apicoltura convenzionale, servizio di impollinazione

Regione di rilevazione SCIAMI REGINE SERVIZIO DI IMPOLLINAZIONE CON NUCLEI ORFANI
Min Max Min Max Min Max
Nord-Ovest 100 120
Nord-Est 100 120
Centro 100 120 15 15 34 34
Sud 90 120 13 15 40 50
Isole 90 110 15 15 20 30

* A causa dell’assenza di transazioni, non è possibile stimare gli intervalli di prezzi relativi al mercato del miele, per i dati non disponibili è possibile consultare le tabelle dei mesi precedenti.

NOTE

Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.

Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.

Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).

Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A. inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.

Il prezzo del servizio di impollinazione è riferito ad unità (alveare o nucleo) I.V.A. esclusa.

L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.

 

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