Osservatorio Nazionale Miele ringrazia tutti coloro che hanno inviato le proprie foto per la sesta edizione del Concorso Fotografico “Ape, Mieli. Biodiversità con gusto”, da questa edizione intitolato ad Andrea Paternoster, l’insigne apicoltore, prematuramente scomparso che si è distinto sia dal punto di vista dell’impegno produttivo e di tutela delle api, sia sul piano dell’innovazione di prodotto per la messa in valore della grande varietà e qualità dei mieli italiani.
Il tema del concorso 2021 era “Apicoltori: pastori d’api“: il ruolo dell’apicoltore è oramai imprescindibile per la sopravvivenza delle api: le nutrizioni di emergenza, il nomadismo per trovare nuovi pascoli o per sfuggire agli avvelenamenti caratterizzano sempre di più l’apicoltore come “pastore” delle sue api.
Superate le 200 foto in gara, a cui si aggiungono quelle condivise su Instagram tramite l’hashtag #pastoredapi, confermando così l’interesse per questa iniziativa, che da sei anni coinvolge apicoltori ed appassionati, arricchendo il fine settimana di premiazione del Concorso Tre Gocce d’Oro.
Di seguito ecco le foto che sono state selezionate dalla giuria quali vincitrici del contest.
(clicca sulle foto per vedere l’immagine ingrandita)
Primo Classificato – Rina d’Imperio
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Secondo Classificato – Rocco Filomeno
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Terzo Classificato – Martina Chillura
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Quarto Classificato – Arianna Ravera
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Quinto Classificato – Andrea Romano
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Menzione speciale giuria – Pietro Cassani
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Primo Classificato Instagram – Paolo Meitre Libertini
Paolo Meitre Libertini (@paolomeitrelibertini) è il vincitore della sezione speciale Instagram, che ha raccolto tutte le foto condivise con l’hashtag #pastoredapi.
Questo è un racconto per foto della transumanza. È la stessa parola che usano i pastori di greggi. Gli apicoltori, detti nomadisti, perché, appunto, nomadi, spostano le api rincorrendo le varie fioriture (sempre più spesso anche per scappare dai pesticidi e dall’agricoltura intensiva). Gli alveari si spostano di notte, quando le api sono tutte all’interno, e si cerca di arrivare alla nuova postazione prima del sorgere del sole. Una volta riaperti i nidi, alle api basteranno pochi voli di ricognizione per individuare le fonti nettarifere.
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