PRODUZIONE

Anche per le produzioni estive si conferma l’annata estremamente negativa per il Sud, più soddisfacente al Centro e al Nord. La produzione di castagno è stata molto disomogenea con rese mediocri e un prodotto di scarsa purezza in molti areali vocati probabilmente a causa di condizioni climatiche non idonee e una fioritura breve che ha inciso negativamente anche sul raccolto di polline. Di seguito il dettaglio per tipologia di miele:

Castagno

In Valle d’Aosta, le rese medie riscontrate dopo la smielatura sono state di 18-20 kg/alveare. In Veneto sono state registrate rese di 15 kg/alveare. In Friuli Venezia Giulia si sono avute produzioni molto disomogenee e poco significative. In Lombardia i raccolti si sono attestati in media sui 10-15 kg/alveare. In Piemonte le rese medie stimate a melario sono di 10-15 kg/alveare a sud di Torino, 15 kg/alveare nel Verbano, 15-20 kg/alveare in provincia di Alessandria, Biella, Novara e a nord di Torino, 20 kg/alveare in provincia di Cuneo. In Liguria il castagno prodotto con una resa media di 10-20 kg/alveare si è mescolato con il tiglio. In Emilia-Romagna, buone produzioni nelle montagne del parmense con rese medie di 20-25 kg/alveare e di 10-15 kg/alveare, in linea con le attese, nel piacentino. In Toscana la media regionale è stata di 10-15 kg/alveare di castagno spesso di scarsa qualità per la presenza di altri nettari. Rese migliori sono state ottenute nel Casentino. Nel Lazio, sui colli romani, sono state ottenute buone rese di 20-25 kg/alveare. In Calabria e in Basilicata la produzione è stata insoddisfacente, in media di 7 kg/alveare. In Campania il castagno partito in anticipo non ha reso quanto sperato e le rese sono state molto scarse, in media di 5 kg/alveare. In Sicilia non sono state registrate produzioni significative.

Tiglio

In Valle d’Aosta a smielatura avvenuta si conferma il dato di 10-12 kg/alveare prodotti in media. In Friuli Venezia Giulia il tiglio ha dato ottime rese di 30-35 kg/alveare. In Veneto il tiglio di pianura ha reso in media 17 kg/alveare. In Piemonte il tiglio ha dato rese medie così distribuite sul territorio regionale: 8-10 kg/alveare in provincia di Alessandria e Cuneo, 15-20 kg/alveare in provincia di Novara, 20-25/alveare a sud di Torino. In Lombardia, mentre per il tiglio di pianura le rese sono state scarse, in media 5 kg/alveare, il tiglio di montagna ha dato buone produzioni di 20-25 kg/alveare. In Emilia Romagna, nel piacentino, per il tiglio di pianura si stimano rese medie di 15 kg/alveare. In Toscana il tiglio di pianura ha reso in media 20 kg/alveare.

Erba medica

In Veneto le produzioni sono state scarse, in media di 5 kg/alveare, con raccolti compromessi dai frequenti sfalci. In Lombardia, nelle zone vocate, la produzione è stata molto variabile, con zone che hanno prodotto poco, in media 5 kg/alveare, e altre zone quali l’Oltrepò Pavese con medie di 15 kg/alveare. In Emilia Romagna si è prodotto più che altro un millefiori composto da nettare di erba medica con una resa media di 15 kg/alveare. I raccolti sono ancora in corso e i dati definitivi potranno essere disponibili con la prossima rilevazione.

Eucalipto

I raccolti di eucalipto non sono ancora conclusi ma i primi dati rilevati non sono positivi. In Puglia, in Provincia di Taranto, sulla costa Ionica, è stato possibile produrre circa 7 kg di eucalipto ad alveare. Rese analoghe in Sicilia, nella provincia di Palermo. In Sardegna le produzioni sono state migliori con rese di 15-18 kg/alveare.

Girasole

In Veneto la produzione di miele di girasole è stata ostacolata dall’uso di neonicotinoidi che ha causato un forte spopolamento per morte delle bottinatrici. I raccolti si sono attestati sui 5 kg/alveare (il dato si riferisce a 140 alveari di una sola area). Nelle Marche la resa media di girasole è stata di 10 kg/alveare. Rese analoghe per il Molise dove sono stati raccolti circa 10 kg/alveare limitatamente al basso Molise. In Puglia a smielatura avvenuta si stima una produzione media di 5 kg/alveare.

Millefiori

In Piemonte la produzione di millefiori estivo stimata a melario è così distribuita sul territorio regionale: 5 kg/alveare in provincia di Alessandria e Asti, 5-10 kg/alveare in provincia di Cuneo, 3 kg/alveare a sud di Torino. Ottime produzioni di millefiori in Toscana, in particolare nel senese, nel Valdarno e nella Maremma, e in Lazio con rese di 20-25 kg/alveare. In Umbria grazie all’arrivo delle piogge è stato possibile produrre 10-15 kg/alveare di millefiori estivo. Nelle Marche la produzione di millefiori estivo da giugno a luglio nella collina interna fermana e del maceratese non ha superato i 10 kg/alveare. In Abruzzo, nelle zone di montagna, la produzione di miele millefiori è stata in media di 5 kg/alveare. In Molise l’importazione media è stata di 7-8 kg/alveare. In Campania a smielatura avvenuta si registra una buona produzione di 30 kg/alveare di millefiori con prevalenza di nettare di tiglio in piccole aree della regione (Napoli e basso casertano).

Millefiori di alta montagna delle Alpi

In Valle d’Aosta gli alveari di bassa, media e alta valle hanno prodotto 15-17 kg/alveare di millefiori di alta montagna. Le temperature e l’umidità favorevoli hanno permesso alle api di lavorare molto bene e il dato stimato a melario potrebbe essere sottostimato. Con la prossima rilevazione a smielatura conclusa sarà possibile avere un dato più preciso. In Piemonte i raccolti di millefiori di alta montagna hanno reso in media 10-15 kg/alveare nella provincia di Cuneo, 20-25 kg/alveare a sud di Torino.

Melata

In Sicilia si confermano le buone rese per la melata di agrumi nella zona costiera del siracusano, in media di 25 kg/alveare. In provincia di Palermo i raccolti di melata hanno reso in media 7 kg/alveare. In generale i raccolti di melata sono ancora in corso e sarà possibile conoscere le rese con la rilevazione del prossimo mese.

Melata di abete

In Toscana si segnalano buone produzioni di circa 20-25 kg/alveare in media di melata di abete nel Casentino e nella foresta di Vallombrosa. I raccolti sono ancora in corso e il dato potrebbe essere sottostimato.

Rododendro

In Valle d’Aosta, come per il millefiori di alta montagna anche il rododendro ha dato risultati molto soddisfacenti con rese medie a melario di 15-17 kg/alveare. In Piemonte sono state registrate le seguenti produzioni medie: 15-20 kg/alveare in provincia di Biella, 15-20 kg/alveare a nord di Torino, 10 kg/alveare in provincia di Novara.

In Puglia sono state segnalate alcune produzioni di mieli di nicchia ovvero di miele di fiordaliso giallo, nella provincia di Bari e nella Murgia sud-orientale e di miele di timo, nella zona costiera della provincia di Taranto e Brindisi, con rese di 10 kg/alveare. Il raccolto di miele di timo in Sicilia non ha dato invece rese significative.

MERCATO

Il mercato non è ancora entrato nel vivo e i prezzi devono ancora trovare la loro dimensione definitiva. Per il momento si registrano pochi scambi per lo più tra piccoli commercianti o apicoltori ed è ancora difficile stabilire una forbice di prezzo per le varie tipologie di miele.

Al Nord il miele di acacia è stato scambiato a prezzi compresi tra 8 e 9 €/kg con prezzo prevalente 8,80 €/kg per il convenzionale.
Una partita di miele di acacia biologico di 10 q.li è stata scambiata a 9,90 €/kg in Lombardia

Per quanto riguarda il miele millefiori convenzionale, partite di 10 q.li sono state scambiate in Umbria a 5,5-6 €/kg (fusto), in Sicilia a 6,6 €/kg (fusto) e in Sardegna a 5,5 €/kg.
Una partita di 10 q.li di millefiori biologico è stata scambiata a 7,15 €/kg (fusto) in Lombardia.

Per quanto riguarda il miele di agrumi, vista la quantità esigua di prodotto sul mercato, sono pochissime le transazioni registrate fino a questo momento, a prezzi più alti rispetto allo scorso anno. In Abruzzo una partita di 10 q.li di miele di agrumi è stata scambiato a 7,15 €/kg (fusto).

In Calabria il castagno è stato scambiato a prezzi compresi tra 6-6,3 €/kg per il convenzionale, 6,3-6,5 €/kg per il biologico.

In Campania al momento non si registrano transazioni ma solo proposte di acquisto: 6 €/kg per la sulla, 5,8 €/kg per il millefiori, 7 €/kg per il castagno. Vista la scarsa produzione di quest’anno l’acacia è quotata tra 9 e 12 €/kg con prezzo prevalente 10 €/kg.

Si segnala infine una transazione per una partita di 19 q.li di miele di trifoglio a 6,6 €/kg in Sardegna.

Si segnalano alcuni scambi di polline: in Campania il polline fresco millefiori (partita di 10 kg) è stato scambiato a prezzi compresi tra 20-23 €/kg, in Calabria il polline deumidificato di castagno è stato scambiato a 16-17 €/kg per il convenzionale, 17,5-20 €/kg per il biologico (partite maggiori di 50 kg). In Sicilia il polline deumidificato millefiori è stato scambiato a 15 €/kg. In Sardegna è stata rilevata una transazione di polline di eucalipto (partita di 10-20 kg) a 20 €/kg.

In Calabria la pappa reale è stata a venduta a prezzi compresi tra 550-750 €/kg.

Il mercato degli sciami è ormai esaurito mentre il mercato delle regine, complice il favorevole andamento stagionale, è ancora molto attivo e le transazioni ancora numerose a prezzi stabili, generalmente compresi tra 12 e 15 €/cad.

Altre informazioni

Le famiglie sono in generale in buono stato di salute con livelli di infestazione di varroa nella media. Nel corso del mese sono stati messi in atto gli interventi estivi per il controllo dell’acaro con i vari metodi convenzionali o biologici, con blocco o asportazione. Non si segnalano al momento particolari criticità.

Emergenze

Continuano le emergenze dovute all’uso di prodotti fitosanitari in agricoltura. In Veneto, per tutto il mese, i trattamenti su varie colture estensive (mais, soia, erba medica, pomodoro, melone ecc.) hanno causato spopolamenti su un totale di 800 alveari coinvolti.

Prezzi all’ingrosso: miele – sciami– regine, da apicoltura convenzionale, servizio di impollinazione

Regione di rilevazione AGRUMI
ACACIA MILLEFIORI REGINE
Min Max Min  Max Min  Max Min Max
Nord-Ovest 8,0 9 13 15
Nord-Est 8,0 9 13 15
Centro 5,5 6 13 15
Sud 6,2 7,15 9 12 5,5 6 12 15
Isole 5,5 6 13 15

NOTE

Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.

Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.

Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).

Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A. inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.

Il prezzo del servizio di impollinazione è riferito ad unità (alveare o nucleo) I.V.A. esclusa.

L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.