La Francia e gli USA hanno proposto leggi contro l’utilizzo dei pesticidi neonicotinoidi, presunti responsabili della moria delle api.
I neonicotinoidi sono insetticidi sistemici introdotti in agricoltura nel 1990, e diffusi rapidamente in maniera esponenziale, per la capacità di penetrazione delle aziende agro farmaceutiche e anche per la facilità di reperirli in qualsiasi negozio di giardinaggio, vivaio o ferramenta.
Questi fitofarmaci sono molto potenti perché non proteggono le piante solo dall’esterno, ma vengono assorbiti e traslocati nei giovani germogli in fase di crescita: in questo modo il loro effetto dura per tutta la vita della pianta, ma anche la loro pesante tossicità.
La loro azione si svolge nei confronti di tutti gli insetti, senza alcuna selettività per questo risultano dannosi in special modo per le api, come dimostrano studi e monitoraggi condotti prima di tutto in Italia e suffragati anche dalle attività di ricerca di EFSA, l’agenzia europea sulla sicurezza alimentare.
Ecco perchè sia la Francia che gli stati Stati Uniti (nello specifico lo stato del Maryland) hanno proposto leggi per vietare l’utilizzo di questi pesticidi.
Nello specifico, l’ Assemblea nazionale francese ha approvato un emendamento alla legge sulla biodiversità, che dal 1° settembre 2018 vieterà l’utilizzo di questi pesticidi, opponendosi inoltre di aumentare il limite massimo di residuo consentito nel miele del Tiacloprid, un insetticida neonicotinoide non soggetto ad alcuna restrizione nell’Ue.