PRODUZIONE

La prolungata siccità, abbinata alle temperature molto elevate, ha determinato un anticipo del termine delle produzioni e la compromissione dei raccolti estivi.

Melata

Solo in alcune zone del Piemonte, in particolare in alcune valli più umide dell’Astigiano, è stato possibile produrre discreti quantitativi di miele di melata (25 kg/alveare); nelle altre aree, soprattutto quelle collinari, i quantitativi sono stati minimi: generalmente inferiori a 10 kg/alveare.

In Lombardia le produzioni sono state irrilevanti anche a causa della limitata diffusione dell’insetto (Metcalfa pruinosa).

In Campania il miele di melata è stato raccolto prevalentemente ed eccezionalmente nella provincia di Avellino (18-25 kg/alveare).

In Puglia, in particolare nel Tarantino e nel Salentino, i raccolti sono stati di 8-10 kg/alveare.

In Sicilia sono stati prodotti piccoli quantitativi di melata (circa 7 kg/alveare) sull’eucalipto.

Millefiori

In Valle d’Aosta si sono avute buone produzioni, di circa 16-18 kg/alveare.

In Emilia-Romagna i raccolti di miele millefiori hanno avuto andamenti molto variabili: in alcuni casi nulli (aree collinari), nelle aree pianeggianti si sono avuti raccolti in alcune aree a coltivazione di foraggere; nel complesso è difficile stimare un valore medio vista l’elevata variabilità.

In Campania non è stato prodotto miele millefiori ad eccezione di alcuni areali limitati nel Casertano dove si sono raggiunti anche valori di 15 kg/alveare.

In Sicilia a causa del caldo, della siccità e degli incendi le produzioni sono state insignificanti.

Millefiori di alta montagna delle Alpi

In Valle d’Aosta le produzioni sono state discrete, solitamente comprese tra 18 e 20 kg/alveare.

In Piemonte si sono avute produzioni discrete: medie di 10 kg/alveare nel Novarese e Vercellese; 15 kg/alveare nel Cuneese, 20 kg/alveare nel Biellese e nel Torinese.

Rododendro

In Valle d’Aosta le produzioni sono state buone, di circa 18-20 kg/alveare.

In Piemonte le produzioni sono state ottime a causa dell’andamento climatico caratterizzato da temperature particolarmente elevate: medie di 25-30 kg/alveare con punte di 30 kg/alveare.

MERCATO

Le pochissime transazioni pervenute sottolineano le scarse produzioni del 2017. Tale penuria di miele non solo ha confermato i prezzi relativamente alti praticati nell’arco del 2016,  ha generato altresì un aumento dei prezzi fin dalla primavera per la scarsissima produzione di acacia e altri mieli primaverili. La siccità estiva ha determinato ulteriori aumenti dei prezzi.

Per quanto riguarda il miele di acacia è stato registrato uno scambio tra apicoltori in Piemonte al prezzo di 10,00 €/kg (fusto).

Per il miele di agrumi è stata rilevata una transazione in Campania a 6,60 €/kg (latta) e una in Puglia a 6,00 €/kg (latta).

Il miele di castagno è stato scambiato in Campania a 7,00 €/kg (fusto).

Alcuni piccole scambi di miele di eucalipto si sono verificati in Puglia al prezzo prevalente di 6,50 €/kg (latta).

Da segnalare alcune compravendite di miele di melata in Campania e in Puglia alla stessa quotazione: 5,50 €/kg (fusto).

Sono state registrate alcune transazioni di miele millefiori ai seguenti prezzi: Valle d’Aosta 8,00-8,20 €/kg (latta), Campania 5,50 €/kg (fusto), Puglia 5,50 €/kg (fusto).

Il miele di sulla è stato scambiato in Campania a 6,60 €/kg (fusto) e in Puglia a 6,00 €/kg (latta).

Il miele di timo è stato venduto in Puglia a 6,50 €/kg (latta) e in Sicilia a 7,00 €/kg (fusto).

Da segnalare alcuni scambi di polline millefiori fresco in Campania a prezzi compresi tra 21,00 e 23,00 €/kg.

Il mercato degli sciami si esaurito già da qualche mese; c’è molta richiesta di api regine ma le transazioni sono praticamente assenti a causa dell’incapacità a soddisfare le richieste per scarsità delle stesse.

Altre informazioni

A causa della siccità le produzioni sono state compromesse, l’aridità perdurante sta ostacolando in maniera generalizzata le produzioni apistiche; in alcuni casi, gli apicoltori sono costretti a supplire con nutrizioni d’emergenza degli alveari.

Emergenze

In Campania, nella zona del Vesuvio, sono andati perduti numerosissimi alveari a causa degli incendi, per ora non è ancora stato definito un numero di unità coinvolte ma si stima la perdita di oltre 800 alveari.

Anche in Sicilia si sono verificati numerosi incendi nelle province di Palermo, Messina, Siracusa, Catania: si stima la perdita di circa 400-500 alveari.

Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale

Regione di rilevazione ACACIA AGRUMI EUCALIPTO MILLEFIORI MELATA SULLA TIMO
Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max
Nord-Ovest 10,00 11,00
Nord-Est 5,50 6,00
Centro 6,00 6,00
Sud 6,00 6,60 6,50 6,50 5,50 6,00 5,50 5,50 6,00 6,60 6,50 6,50
Isole 5,50 5,50 7,00 7,00

NOTE

Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.

Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.

Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).

Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A. inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.

Il prezzo del servizio di impollinazione è riferito ad unità (alveare o nucleo) I.V.A. esclusa.

L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.