Archivio Rilevazioni mensili produzione e mercato del miele anno 2014
DICEMBRE
PRODUZIONE
In Sardegna la produzione di miele di eucalipto è stata praticamente azzerata dalla piovosità dei mesi di agosto e settembre che ha determinato un ritardo della fioritura, che in molte zone è infatti iniziata nel mese di dicembre. Non ci sono altre produzioni da segnalare.
MERCATO
Le transazioni pervenute sono esigue, le scorte degli apicoltori sono praticamente terminate.
Per il miele di acacia (fusto) è stato rilevato in Piemonte un prezzo di 8,00 €/kg per convenzionale e 8,80 €/kg per biologico. Nella stessa regione il miele di castagno (fusto) ha fatto registrare un valore di 7,00 €/kg per convenzionale e 8,00 €/kg per biologico.
Per il millefiori sono pervenuti alcuni scambi (Sud Italia) con prezzi compresi tra 4,50 e 5,00 €/kg per latta e tra 4,20 e 4,60 €/kg per fusto.
Uno scambio di miele di girasole è stato rilevato in Abruzzo a 4,10 €/kg (fusto).
Il miele di sulla convenzionale è stato scambiato in varie regioni del Sud Italia a quotazioni comprese tra 4,20 e 4,80 per il fusto e 4,50 -5,00 per la latta.
Da segnalare uno scambio di pappa reale convenzionale in Piemonte a 630,00 €/kg. Inoltre si rilevano alcune compravendite di polline deumidificato di castagno a 16,00 €/kg per convenzionale e 18,00 €/kg per il biologico. La propoli, sia da raschiatura sia da rete, è stata scambiata in Piemonte in relazione alla qualità a prezzi compresi tra 75 e 115 €/kg rispettivamente per biologico e convenzionale.
Il prezzo degli sciami convenzionali in Sicilia è di 90,00 €.
ALTRE INFORMAZIONI
Continua l’emergenza dovuta ad Aethina tumida nel Sud Italia. A tre mesi dal primo rinvenimento del parassita in un apiario in località Sovereto (RC), è stata accertata l’infestazione in 60 apiari, di cui solo uno in Sicilia (provincia di Siracusa) e tutti gli altri in Calabria, con l’istituzione di un’area di sorveglianza di 100 km, comprendente parte delle due regioni (situazione al 02/01/2015). Gravi sono state sinora le conseguenze legate all’ingresso del coleottero in Italia: l’abbattimento ed incenerimento di oltre 3˙500 alveari e il blocco di qualunque movimento in uscita di alveari da Sicilia e Calabria.
Per quanto riguarda la situazione generale nazionale, il parere degli addetti al settore sullo stato degli alveari è complessivamente positivo anche se non mancano preoccupazioni dovute al fatto che per buona parte del mese le temperature sono state al di sopra della media stagionale, determinando un consumo eccessivo di scorte da parte delle famiglie di api. I trattamenti invernali contro la varroasi si stanno oramai concludendo.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione |
MILLEFIORI |
SULLA |
SCIAMI |
|||
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
|
Nord-Ovest |
– |
– |
– |
– |
95,00 |
120,00 |
Nord-Est |
4,30 |
5,50 |
– |
– |
95,00 |
110,00 |
Centro |
– |
– |
– |
– |
90,00 |
100,00 |
Sud e Isole |
4,20 |
5,00 |
4,20 |
5,00 |
80,00 |
95,00 |
Il prezzo (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa ed è riferito a miele per partite non inferiori a 20 q. Le quotazioni si riferiscono all’ultima stagione in cui si sono registrati scambi.
Il prezzo degli sciami si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte). Le quotazioni degli sciami e delle regine si riferiscono all’ultima stagione in cui si sono registrati scambi.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
NOVEMBRE
PRODUZIONE
Non ci sono produzioni da segnalare: i raccolti sono oramai terminati.
MERCATO
In questo periodo le transazioni sono quasi inesistenti: i magazzini degli apicoltori sono privi di scorte.
Per l’acacia sono pervenute alcune compravendite, con quotazioni elevate: in particolare 8,50 €/kg (fusto) per il convenzionale e 9,00 €/kg (fusto) per il biologico in Piemonte; 9,5 €/kg (latta) per il convenzionale in Friuli Venezia Giulia.
Sono stati registrati alcuni scambi di millefiori (latta) al Sud con quotazioni comprese tra 4,00 e 5,00 €/kg.
Il miele di sulla è stato venduto a prezzi compresi tra 4,50 e 5,50 €/kg.
Si riporta inoltre uno scambio di miele di castagno convenzionale a 7,50 €/kg (fusto) in Piemonte.
Da segnalare alcune compravendite di pappa reale convenzionale in Piemonte e in Sicilia, rispettivamente a 620,00 €/kg e 600,00 €/kg.
Il polline deumidificato di castagno convenzionale è stato scambiato in Piemonte a 18,00 €/kg mentre quello fresco millefiori ha raggiunto quote di 20,00 €/kg (biologico) e 25,00 €/kg (convenzionale) in Sicilia e 28,00 €/kg in Sardegna.
Il prezzo della propoli in Piemonte è compreso tra 70,00 e 115,00 €/kg sia da raschiatura sia da rete, in relazione alla qualità della stessa. In Sicilia si sono verificati alcune transazioni di propoli al costo di 70,00 €/kg e 100,00 €/kg rispettivamente per biologico e convenzionale.
ALTRE INFORMAZIONI
Persiste l’emergenza causata da Aethina tumida nel Sud Italia. In particolare, a tre mesi dal primo rinvenimento del parassita in un “nucleo esca” nelle vicinanze del porto di Gioia Tauro, in località Sovereto (RC), è stata accertata l’infestazione in 59 apiari, di cui solo uno in Sicilia (provincia di Siracusa) e tutti gli altri in Calabria, con l’istituzione di un’area di sorveglianza di 100 km, comprendente parte delle due regioni (situazione al 02/12/2014). Gravi sono le conseguenze legate all’ingresso del coleottero in Italia: l’abbattimento ed incenerimento di oltre 3˙500 alveari e il blocco di qualunque movimento in uscita di alveari da Sicilia e Calabria.
Tornando alla situazione generale nazionale, il parere degli addetti al settore sullo stato delle famiglie di api è positivo. In questo periodo gli apicoltori stanno eseguendo i trattamenti invernali contro la varroasi: chi ne ha già verificato l’efficacia denuncia un livello di infestazione più elevato rispetto ad altre annate. Il mese di novembre ha fatto registrare temperature sopra la media stagionale, soprattutto al Centro Sud Italia, favorendo problemi legati all’instaurarsi di saccheggi tra alveari.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione |
MILLEFIORI |
SCIAMI |
||
Min |
Max |
Min |
Max |
|
Nord-Ovest |
– |
– |
95,00 |
120,00 |
Nord-Est |
4,30 |
5,50 |
95,00 |
110,00 |
Centro |
4,50 |
4,50 |
90,00 |
100,00 |
Sud e Isole |
4,00 |
5,00 |
80,00 |
95,00 |
Il prezzo (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa ed è riferito a miele per partite non inferiori a 20 q. Le quotazioni si riferiscono all’ultima stagione in cui si sono registrati scambi.
Il prezzo degli sciami si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte). Le quotazioni degli sciami e delle regine si riferiscono all’ultima stagione in cui si sono registrati scambi.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
OTTOBRE
PRODUZIONE
Ottobre ha presentato nel complesso un clima mite, caratterizzato da temperature al di sopra della media stagionale per buona parte del mese, soprattutto al Centro e al Sud. Non ci sono produzioni rilevanti da segnalare, ad eccezione di alcuni discreti raccolti di miele di edera in Abruzzo (15 kg/alveare) e in Toscana (25 kg/alveare): molti apicoltori, infatti, per far fronte ad un’annata molto scarsa, si sono cimentati nella raccolta del miele di edera, con tutte le problematiche connesse (ad esempio un contenuto di acqua elevato).
Per quanto riguarda il miele di corbezzolo, in Sardegna si presagisce una produzione assente a causa della grave siccità. In Toscana la pianta è in fioritura il corbezzolo sulle coste ma è ancora presto per le stime.
MERCATO
Persiste l’andamento dei mesi precedenti, con rare transazioni e prezzi che globalmente tendono al rialzo.
Per l’acacia sono state rilevati pochissimi scambi, con quotazioni che hanno ricalcato quelle dei mesi precedenti: almeno 8,00-8,50 €/kg.
Per gli agrumi si riportano alcune compravendite al Sud, con prezzi ricadenti in una forbice ristretta: 4,70 €/kg per la Sicilia, 4,80 €/kg per la Basilicata e 4,95 €/kg per la Campania.
Il castagno ha fatto registrare un prezzo nettamente aumentato rispetto al 2013, in linea con le produzioni insufficienti. In particolare, i valori rilevati sono stati 6,00 €/kg (latta) in Friuli Venezia Giulia e in Campania, 7,00 €/kg (latta) in Lombardia e 5,20 (fusto) €/kg in Sicilia.
Anche per il miele di melata poche transazioni e quotazioni in crescita. Sono state riscontrate alcune vendite al Nord (Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna) con prezzi compresi in una forbice di 4,70-5,30 €/kg per il convenzionale e 5,50-5,60 €/kg per il biologico.
Per il miele di tiglio prezzi molto concordanti, compresi in una forbice di 5,50-6,00 €/kg (latta) in Lombardia e in Valle d’Aosta.
Sono state rilevate diverse compravendite di miele di sulla al Sud (Campania, Molise e Sicilia), scambiato a prezzi compresi tra 4,50 e 4,80 €/kg.
Sono stati rilevati alcuni scambi di miele di eucalipto nelle Isole, venduto a 5,20 €/kg (convenzionale) in Sicilia e 6,00 €/kg (biologico) in Sardegna e, inoltre, una compravendita di miele di timo in Sicilia (6,00 €/kg).
In coerenza con le produzioni segnalate, si riportano anche transazioni di miele di edera, scambiato con quotazioni più elevate per la Toscana (4,50 €/kg – fusto) rispetto all’Abruzzo (4,00 €/kg – latta).
Il millefiori ha mostrato prezzi abbastanza variabili ma più frequentemente compresi tra 4,00 e 4,60 €/kg. I valori più bassi sono stati riscontrati in Sicilia (3,80 €/kg) mentre quelli più elevati in Lombardia (5,00-5,50 €/kg). In Valle d’Aosta ci sono stati alcuni piccolissimi scambi (2-3 q) di millefiori di alta montagna delle Alpi a 6,50 €/kg.
Per quanto riguarda gli altri prodotti apistici, si riportano uno scambio di polline deumidificato millefiori biologico venduto a 20,00 €/kg in Emilia Romagna e alcuni di polline fresco millefiori convenzionale con prezzi molto diversificati tra il Molise (25 €/kg) e la Sicilia (15,00 €/kg).
La propoli da rete ha fatto riportare in Basilicata prezzi di 98,00 €/kg e 110 €/kg rispettivamente per convenzionale e biologica, mentre in Piemonte, sia da raschiatura sia da rete, 75,00 €/kg (convenzionale) e 115,00 €/kg (biologica).
La pappa reale convenzionale è stata comprata a 600,00 €/kg in Basilicata e 550,00 €/kg in Sicilia, mentre la biologica a 650,00 €/kg in Emilia Romagna.
ALTRE INFORMAZIONI
Nel complesso le api si presentano in buono stato di salute anche se in alcuni casi si sta ricorrendo ad un programma di nutrizione allo scopo di far costituire alla famiglie scorte adeguate in vista dei mesi invernali. In alcuni areali, soprattutto al Nord, le famiglie si presentano già in blocco di covata.
Alcuni apicoltori hanno lamentato il verificarsi di numerosi fenomeni di saccheggio, specialmente negli apiari con famiglie non equilibrate.
Divergenti le segnalazioni sulla presenza di varroa. Al momento del trattamento estivo tampone erano pressoché tutti d’accordo nell’affermare una massiccia infestazione, ora i pareri sono divergenti, con impressione negativa soprattutto in alcune regioni del Nord (Piemonte, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia). In generale, gli apicoltori che hanno effettuato il controllo del parassita mediante trattamento farmacologico associato alla tecnica del blocco di covata dichiarano di avere famiglie in buon stato, mentre non sono ugualmente soddisfatti quelli che hanno fatto ricorso ad altri metodi.
EMERGENZE
Il patrimonio apistico italiano si trova attualmente minacciato su due fronti: al Sud sono state riscontrate diverse decine di focolai di Aethina tumida mentre a Nord Ovest persiste il pericolo dovuto a Vespa velutina.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione |
ACACIA |
CASTAGNO |
MILLEFIORI |
SCIAMI |
REGINE |
|||||
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
|
Nord-Ovest |
7,50 |
8,50 |
5,50 |
6,00 |
– |
– |
95,00 |
120,00 |
– |
– |
Nord-Est |
– |
– |
6,50 |
7,00 |
4,30 |
5,50 |
95,00 |
110,00 |
– |
– |
Centro |
– |
– |
4,50 |
4,50 |
90,00 |
100,00 |
13,00 |
13,00 |
||
Sud e Isole |
8,00 |
8,50 |
5,20 |
6,00 |
3,80 |
4,60 |
85,00 |
95,00 |
12,00 |
15,00 |
Il prezzo è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa ed è riferito a miele per partite non inferiori a 20 q. Le quotazioni si riferiscono all’ultima stagione in cui si sono registrati scambi.
Il prezzo degli sciami si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte). Le quotazioni degli sciami e delle regine si riferiscono all’ultima stagione in cui si sono registrati scambi.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
SETTEMBRE
PRODUZIONE
In generale la situazione climatica di settembre è stata più favorevole rispetto ai mesi precedenti, anche se in alcuni areali si sono avute condizioni di instabilità.
Da segnalare produzione di miele millefiori in Campania, con una media produttiva di circa 15 kg/alveare. In Piemonte la produzione di melata ha avuto un andamento a macchia di leopardo, con raccolti molto diversi in postazioni anche a poca distanza tra loro. In alcune zone la produzione si è attestata intorno ai 25 kg/alveare, in altre poco più di 10 kg/alveare.
In Sicilia si sta aspettando la produzione di miele di eucalipto invernale ma non si hanno ancora dati.
MERCATO
LA BORSA DEL MIELE CONFERMA LA SCARSA PRODUZIONE NAZIONALE, ALTISSIMI I PREZZI
La Borsa Nazionale del Miele, svoltasi il 21 settembre a Castel San Pietro Terme nell’ambito delle Manifestazioni apistiche 2014, ha sottolineato la grande negatività di questa annata apistica. Pochissime le transazioni e i prezzi rilevati durante i contatti intercorsi tra gli apicoltori e tra questi e gli invasettatori intervenuti confermano il trend a rialzo, con quotazioni elevate, in particolare se confrontate con quelle degli ultimi due anni.
Acacia: 8,00 – 8,50 €/kg / biologico 9 €/kg
Agrumi: 4,20 – 4,70 €/kg / biologico 4,90 €/kg
Castagno: 5,50 – 6,00 €/kg
Sulla: 4,40 – 4,60 €/kg / biologico 4,90 €/kg
Tiglio: 5,00 – 5,50 €/kg
Millefiori: 3,90 – 4,60 €/kg / biologico 4,60 – 4,90 €/kg
ALTRE INFORMAZIONI
Emergenze
Da segnalare spopolamenti in Sicilia, in particolare si stima il coinvolgimento di circa 300 alveari in provincia di Siracusa (località Flessibile) in prossimità di colture di agrumi; per tale emergenza è stato attivato il servizio SPIA.
AGOSTO
PRODUZIONE
La persistenza di un clima piovoso e temperature inferiori alla media stagionale, soprattutto al Nord e al Centro, continua a compromettere la stagione apistica.
GIRASOLE
Si confermano raccolti non soddisfacenti. In particolare per le Marche i raccolti sono dimezzati rispetto l’anno scorso, con situazione migliore nelle province settentrionali rispetto alla parte sud della regione. Per il Molise la media produttiva si è attestata sui 13 kg per alveare.
MELATA DI BOSCO
A causa delle condizioni meteorologiche avverse non ci sono state produzioni significative per la melata di bosco.
In Piemonte la produzione è ancora in corso ma il clima piovoso sta compromettendo i raccolti. Stessa situazione per la Lombardia, dove le produzioni si stanno assestando su valori inferiori ai 5 kg/alveare. Anche in Emilia Romagna le produzioni sono stati inconsistenti: in generale i raccolti di melata sono andati a “macchiare” le produzioni di mieli millefiori.
In Toscana le produzioni erano iniziate con buone prospettive ma dopo un raccolto di circa 15 kg/alveare si sono fermate.
MILLEFIORI
Buone produzioni per l’Emilia Romagna, dove si riportano raccolti medi di almeno 20 kg/alveare. Anche nel Lazio sono stati rilevati raccolti discreti di millefiori estivo: indicativamente 20-25 kg/alveare. In Basilicata si sono ottenute produzioni medie di circa 10-15 kg/alveare, con i valori più alti nelle aree pianeggianti. Produzioni sugli stessi livelli in Campania e Molise (circa 12 kg/alveare).
EUCALIPTO
Per quanto riguarda la Sardegna si sono avute buone produzioni nelle zone centrali (Medio-Campidanese e Oristanese) che hanno raggiunto i 25-30 kg/alveare, nelle zone di Sarrabus, provincia di Cagliari e Alghero i raccolti si sono attestati su valori più bassi (15-20 kg/alveare) mentre nelle rimanenti zone vocate sono stati inferiori a 10 kg/alveare. Nel Lazio le produzioni si sono attestate sui 20 kg/alveare media. I raccolti sono stati invece inferiori per la Basilicata, con una produzione media di circa 13-15 kg/alveare. In Sicilia non si è prodotto miele di eucalipto ad eccezione di un areale in provincia di Palermo attorno a Corleone: la media regionale è inferiore a 5 kg/alveare.
ERBA MEDICA
Buoni raccolti per la Toscana con medie di 20 kg/alveare.
FIORDALISO GIALLO
In Puglia si rilevano buone produzioni comprese tra 15 e 30 kg/alveare: le particolari condizioni metereologiche con piogge abbondanti hanno permesso alle piante di produrre quantitativi eccezionali di nettare che hanno dato produzioni comprese tra 15 e 30 kg/alveare.
TIMO
In Sicilia si rilevano produzioni medie di circa 5 kg/alveare, ottenute nelle province di Ragusa e Siracusa.
MERCATO
ACACIA
In continuità con l’andamento dei mesi precedenti, sono state rilevate poche transazioni. In particolare, si riportano piccoli scambi in Lombardia a 8,00 €/kg (latta) e alcuni scambi in Piemonte a quotazioni comprese tra 7,50-8,00 (fusto). Si riportano inoltre alcuni scambi di miele in Campania con quotazioni di 7,80 €/kg (latta) e 8,50 (fusto).
AGRUMI
Nessuna transazione è stata rilevata ad eccezione di una in Sicilia a 4,20 €/kg (fusto).
SULLA
Poche vendite che confermano i prezzi del mese scorso: 4,30-4,50 €/kg per la Campania e 4,40 €/kg per il Molise.
MILLEFIORI
Inizia a ripartire il mercato del millefiori: sono state rilevate diverse compravendite con prezzi compresi tra 3,80 e 4,50 €/kg nelle varie regioni. In Lombardia si evidenziano prezzi anche più alti (5,00 €/kg).
TIGLIO
Le quotazioni per questo miele hanno raggiunto cifre di 5,50 (fusto) €/kg in Emilia Romagna e Lombardia; 4,20 €/kg (fusto) in Lazio.
CASTAGNO
A causa della scarsissima produzione sono state rilevate pochissime transazioni, con prezzi conseguentemente superiori rispetto al 2013. Nello specifico ci sono stati scambi a 5,20 € in Campania, 6,00 €/kg in Emilia Romagna e 6,20 e 6,80 rispettivamente per biologico e convenzionale in Piemonte.
EUCALIPTO
I primi scambi di miele di eucalipto in Sardegna non si discostano dai prezzi dello scorso anno nonostante la produzione sia più cospicua. Nello specifico i prezzi si attestano sui 4,20 €/kg e 4,50 €/kg rispettivamente per latta e fusto. Nel Lazio il prodotto biologico viene venduto a 4,30 €/kg.
MELATA DI BOSCO
Transazioni praticamente assenti. È stata rilevata solo una compravendita in Lazio a 5,00 €/kg.
Si riportano inoltre alcuni scambi di pappa reale in Piemonte, Sicilia e Sardegna con quotazione nettamente superiore per quest’ultima (650,00 €/kg per convenzionale) rispetto alle altre due (600,00 €/kg per convenzionale).
Per quanto riguarda il polline sono stati registrati diversi scambi. In Piemonte il polline deumidificato di castagno ha raggiunto quotazioni di 16,00 €/kg per convenzionale e 18,00 €/kg per biologico, sempre nella stessa regione il polline fresco di castagno è stato scambiato a 16,00 €/kg e 19,00 €/kg rispettivamente per convenzionale e biologico. In Molise e in Sardegna invece il polline fresco millefiori convenzionale è stato scambiato ai seguenti prezzi: 22,00 €/kg e 25,00 €/kg.
La propoli da rete e da raschiatura è stata scambiata al prezzo di 75,00 e 110,00 €/kg rispettivamente per biologico e convenzionale.
Le regine di razza ligustica hanno fatto registrare prezzi variabili nelle varie regioni, generalmente compresi tra 11,00 e 14,00 €, con prezzi più elevati per Piemonte e Sicilia.
ALTRE INFORMAZIONI
Gli addetti al settore riportano una caduta elevata di varroe in seguito ai trattamenti tampone estivi, maggiore rispetto agli anni scorsi. Nel complesso la situazione post trattamento è positiva, con famiglie popolose e in buono stato.
Emergenze
Si evidenziano degli spopolamenti risalenti alle prime settimane di luglio che hanno coinvolto una decina di colonie nei pressi di oliveti sulle colline moreniche del Garda.
Sempre nella stessa regione si segnalano alcuni spopolamenti in prossimità di colture di mais, in particolare si stima l’interessamento di decine di colonie nelle province di Cremona e Brescia.
Inoltre in Campania, in particolare nella provincia di Caserta, e in Molise, nelle aree litoranee, sono stati ravvisati spopolamenti con il coinvolgimento di circa 400 alveari, in vicinanza di colture di mais e girasole.
Prezzi all’ingrosso: miele – famiglie – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione |
ACACIA |
MILLEFIORI |
TIGLIO |
REGINE |
||||
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
|
Nord-Ovest |
– |
– |
– |
– |
– |
– |
14,00 |
14,00 |
Nord-Est |
8,00 |
8,50 |
4,00 |
5,00 |
5,00 |
5,50 |
11,00 |
13,00 |
Centro |
7,50 |
8,00 |
3,80 |
4,50 |
– |
– |
– |
– |
Sud e Isole |
8,00 |
8,50 |
3,80 |
4,40 |
– |
– |
11,00 |
14,00 |
Il prezzo è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa ed è riferito a miele per partite non inferiori a 20 q.
Il prezzo delle Famiglie è quello riferito a sciami su 5 telaini.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
LUGLIO
PRODUZIONE
Il clima generalmente instabile in tutta la Penisola, con temperature al di sotto della media stagionale, ha fortemente ridotto i raccolti estivi, con risultati insoddisfacenti e altamente sotto le medie ottenute nelle buone annate.
TIGLIO
Buone produzioni in Emilia Romagna per i raccolti cittadini che si sono attestati sui 20 kg/alveare.
CASTAGNO
Produzioni molto scarse se non addirittura azzerate in alcune aree (E. Romagna). In Toscana si sono attestate sui 7 kg/alveare in media. La situazione problematica legata al cinipide sembrava migliorata in seguito all’intensa lotta biologica ma purtroppo il cattivo tempo ha portato ad un risultato comunque scarso. In Piemonte produzioni comprese tra 5-10 kg/alveare, in particolare 5 kg in provincia di Alessandria, Asti e Torino e 10 kg/alveare nel Cuneese. In Basilicata si rilevano produzioni intorno ai 15 kg/alveare. In Campania si stimano raccolti di circa 14 kg/alveare e in Abruzzo di 15-20 kg/alveare (anche se non in purezza).
MILLEFIORI
Livelli produttivi variabili, si stimano produzioni di circa 12 kg/alveare in Molise e 20 kg/alveare in Campania; 15-30 kg/alveare in Emilia Romagna.
GIRASOLE
La produzione è ancora in atto e non è perciò possibile un bilancio definitivo ma in generale la situazione non è delle migliori. I raccolti sembrano fortemente ridotti rispetto alle buone annate. Si può stimare una produzione di circa 15 kg/alveare per la Toscana e un raccolto approssimativo di due melari nelle Marche. Anche se molteplici fattori hanno probabilmente contribuito alla scarsa produzione (il maltempo, varietà di girasole forse meno nettarifere), quello più allarmante è sicuramente il verificarsi di numerosi spopolamenti proprio in prossimità di questa coltura. Purtroppo non si è ancora riusciti a determinare la causa specifica ma gli addetti al settore sospettano probabili trattamenti colturali illeciti.
TRIFOGLIO
Complessivamente sono buone i raccolti per la Toscana, i quali hanno raggiunto in alcune aree i 30 kg/alveare.
MELATA DI BOSCO
La produzione è appena iniziata ed è perciò ancora precoce fare delle previsioni. I presupposti sono buoni anche se gli apicoltori temono che, nel caso in cui il clima continui ad essere piovoso, la produzione ne risentirà.
MERCATO
In ragione delle limitate produzioni, perdura una situazione di stasi, con un numero veramente moderato di transazioni. Come evidenziato nei mesi scorsi, si riscontrano più che altro scambi tra apicoltori.
ACACIA
Continua l’andamento dei mesi precedenti, caratterizzato dalla presenza di numerose proposte di acquisto e poche trattative che si concludono e riguardanti soprattutto piccoli quantitativi (generalmente non superiori a 10 q). La penuria di questo tipo di miele sta portando ad una impennata dei prezzi che sembra non aver ancora raggiunto l’apice. In generale si rilevano quotazioni a partire da 8,00 €/kg fino a 9,00 €/kg ma non mancano picchi al di sopra di questi valori.
AGRUMI
Situazione simile a quella dell’acacia per quanto riguarda la mancanza di scambi. In Sicilia si rilevano difficoltà nel reperire quantità di miele di agrumi e i pochi quantitativi disponibili raggiungono prezzi inaccessibili. In Campania sono state effettuate proposte sui 4,80 €/kg. Da segnalare una transazione di 10 q di miele in latta al prezzo di 4,20 €/kg in Sardegna.
SULLA
Poche vendite, si rilevano proposte di acquisto che si aggirano su quotazioni simili a quelle del mese precedente: circa 4,20 €/kg per l’Abruzzo 4,50 €/kg per la Campania e il Molise.
MILLEFIORI
Scambi ancora irrilevanti, alcune transazioni hanno fatto registrare prezzi di 4,18 €/kg (in latta) in Sardegna; 4,30 €/kg (in fusto) in Molise; 4,20 €/kg (in fusto) in Sicilia, e prezzi tra 4,20 e 4,40 €/kg (in fusto) in Campania. In E. Romagna valori variabili a partire da 3,70 fino a 4,40 €/kg; in Toscana sui 4,00 €/kg.
TIGLIO
Le quotazioni per questo miele sono comprese in una forbice di 4,50-5,50 €/kg in E. Romagna.
CASTAGNO
Non sono pervenute quotazioni per questo tipo di miele poiché le produzioni sono praticamente azzerate. Si riporta un valore di 4,00 €/kg come proposta per l’acquisto in Campania.
Sono stati rilevati alcuni scambi di pappa reale convenzionale con tariffe fluttuanti nelle diverse regioni: 650 €/kg per la Campania, 650 €/kg per il Piemonte, 600 €/kg per la Sicilia, 700 €/kg per la Sardegna.
Si riportano inoltre alcune compravendite di polline. In particolare, in Campania le quotazioni di polline fresco millefiori convenzionale si sono attestate sui 20 €/kg e 25 €/kg per il biologico; in Molise lo stesso prodotto convenzionale è stato scambiato a 25 €/kg; in Piemonte il polline fresco di castagno ha ottenuto quotazioni più ridotte: rispettivamente 15 €/kg per il convenzionale e 18 €/kg per il biologico, mentre per il deumidificato i prezzi si aggirano sui 16 €/kg per il convenzionale e 20 €/kg per il biologico, nella stessa regione inoltre è stato rilevato uno scambio di polline millefiori deumidificato al prezzo di 16 €/kg.
Per la propoli sono state rilevate alcune transazioni al costo di 90 €/kg per quella convenzionale da rete in Campania e di 75 €/kg per quella convenzionale da rete o da raschiatura, 120 €/kg da rete o da raschiatura in Piemonte.
Prezzi variabili per le regine di razza ligustica: i prezzi maggiori si registrano in Piemonte (dai 14 ai 16 €), in Sicilia 14 €, 12 € in Molise, e in Campania 11-12 €. In Piemonte la carnica e la buckfast sono vendute a 16 €/kg.
ALTRE INFORMAZIONI
Il perdurare di un clima assai instabile, caratterizzato da temperature al di sotto della media stagionale, frequenti piogge e forti venti, ha ostacolato in modo drastico l’attività di bottinamento e le visite negli apiari, mettendo a dura prova il mondo apistico. Inoltre, secondo gli addetti al settore, il livello di infestazione da Varroa destructor è più elevato rispetto all’anno scorso. In ragione di ciò, alcuni apicoltori si sono occupati del controllo di questa patologia in anticipo rispetto al consueto (dalla fine di giugno). Oramai tutti gli apicoltori hanno pianificato e intrapreso il loro piano d’intervento. Complessivamente, la tecnica più adottata per il controllo dell’acaro è il trattamento farmacologico abbinato al blocco di covata.
Emergenze
Come già anticipato, si evidenziano numerosi problemi di spopolamenti negli alveari portati sulle fioriture di girasole. Si stimano migliaia di famiglie colpite a macchia di leopardo, le regioni coinvolte sono: Marche, Molise e Puglia. Le cause non sono ancora state accertate ma la situazione è preoccupante.
Prezzi all’ingrosso: miele – famiglie – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione |
ACACIA |
MILLEFIORI |
TIGLIO |
REGINE |
||||
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
|
Nord-Ovest |
7,50 |
8,50 |
– |
– |
– |
– |
14,00 |
16,00 |
Nord-Est |
8,00 |
9,00 |
3,70 |
4,40 |
4,50 |
5,50 |
13,00 |
13,00 |
Centro |
7,50 |
8,00 |
– |
– |
– |
– |
– |
– |
Sud e Isole |
8,00 |
8,50 |
4,20 |
4,40 |
– |
– |
11,00 |
14,00 |
Il prezzo è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa ed è riferito a miele per partite non inferiori a 20 q.
Il prezzo delle Famiglie è quello riferito a sciami su 5 telaini.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
GIUGNO
PRODUZIONE
In seguito ad un inizio della stagione apistica molto deludente in tutte le regioni in riferimento alle maggiori produzioni primaverili (agrumi e acacia), l’andamento delle produzioni di giugno si presenta molto variabile in relazione alle diverse regioni e ai vari raccolti. In alcune regioni del Nord, soprattutto Piemonte, Lombardia e Veneto, il perdurare dell’instabilità meteorologica ha portato a raccolti scarsi, mentre in altre regioni (Emilia Romagna e regioni centro-meridionali), una buona parte del mese ha presentato un clima favorevole e si sono potute avere buone produzioni di alcuni mieli (tiglio), per altri tipi è ancora presto per fare bilanci in quanto le importazioni di nettare sono appena iniziate (castagno).
TIGLIO
Il miele di tiglio ha segnato la ripresa per l’Emilia Romagna che ha ottenuto buone produzioni dalle piante in contesti cittadini (fino a 30/kg alveare). Discrete importazioni anche in alcune zone montuose del Veneto. Produzioni non soddisfacenti invece per altre regioni tradizionalmente vocate del Nord: Piemonte e Lombardia. In particolare quest’ultima regione ha ottenuto raccolti inferiori ai 15 kg nelle zone di pianura delle province di Cremona e Lodi, quantitativi più elevati invece (20-25 kg) nel Mantovano. In Piemonte il raccolto di tiglio selvatico e castagno è ancora in corso ma per ora è soddisfacente solo nel Cuneese. Anche in Toscana produzioni insoddisfacenti (media 13 kg/alveare) a causa delle alte temperature e della siccità.
CASTAGNO
Le produzioni sono ancora nella fase iniziale ed è presto per valutarne l’andamento anche se l’infestazione del cinipide sicuramente influirà negativamente.
SULLA
Produzioni da buone a ottime in alcune regioni del Centro-Sud: in Abruzzo le produzioni si sono attestate sui 15-20 kg/alveare, in Toscana sui 25 kg/alveare (inferiori rispetto al 2013), in Sicilia oltre i 25-30 kg/alveare, in Campania sui 15 kg/alveare e in Molise 12-15 kg/alveare; ottimo il raccolto in Basilicata (40-50 kg/alveare).
CORIANDOLO
In Abruzzo ci sono state notevoli estensioni destinate alla coltura con buone produzioni di miele ma siccome la fioritura è stata concomitante con altre è difficile stabile quanto si è prodotto.
MILLEFIORI
Produzioni variabili per il millefiori primaverile.
In Lombardia valori diversificati: in Brianza e nel Pavese circa 10 kg/alveare, nella parte centrale della Valtellina medie inferiori ai 20 kg/alveare, per quanto riguarda il Bergamasco una produzione media di 10 kg/alveare, con raccolti però quasi azzerati nelle zone collinari.
Anche in Veneto produzioni scarse nella zona degli altipiani e in pianura.
Analogamente, al Sud si rilevano produzioni non abbondanti: medie di 10 kg/alveare per la Campania e il Molise e produzioni molto scarse in Basilicata.
In Sardegna si riportano produzioni medie di millefiori primaverile sui 20 kg/alveare: il clima piovoso e tiepido ha anticipato le fioriture principali rendendo difficile la produzione di mieli uniflorali e aumentando nel contempo la produzione di millefiori: asfodelo, borragine, echium, tarassaco e cardo sono infatti fioriti in contemporanea. La produzione sta continuando con buoni risultati, sia quantitativi (stime di 25-28 kg/alveare) sia qualitativi, grazie alla contemporanea fioritura di numerose essenze che in annate a clima più regolare hanno fioritura scalare.
La produzione di miele millefiori estivo sembra promettere bene, soprattutto in E. Romagna, ma è ancora presto per fare delle valutazioni definitive.
BORRAGINE
Produzioni medie in Campania di 5 kg/alveare.
CARDO
In Sardegna produzione molto deludente per questo tipo di miele: malgrado la fioritura generosa, la media si è attestata attorno ai 15 kg/alveare nelle zone interne più umide, mentre nelle zone pianeggianti e costiere valori più bassi (10-12 kg/alveare). In generale c’è stata difficoltà a produrre un miele uniflorale per via delle fioriture concomitanti.
ASFODELO
Piccole produzioni per questa essenza, principalmente a causa delle basse temperature e delle altre fioriture concomitanti. Si stima una riduzione del 70% rispetto al 2013: circa 3 kg/alveare.
RODODENDRO
In Piemonte i raccolti sono ancora agli inizi, la fioritura si preannuncia lunga perché in ritardo.
MERCATO
Il mercato si presenta fortemente instabile. Dopo un lungo periodo in cui sono mancate completamente, iniziano a comparire le prime quotazioni, molto fluttuanti e ricadenti in intervalli di prezzi veramente ampi. Infatti, a causa delle esigue produzioni primaverili, gli apicoltori con partite disponibili tendono ad aspettare a portare a termine le trattative, al fine di raggiungere le migliori rendite possibili. Nel complesso si registrano quindi pochissime transazioni che, tranne alcune eccezioni, riguardano partite ridotte (non superiori ai 30 q generalmente) e si svolgono tra apicoltori che aspirano a garantirsi un adeguato assortimento dei diversi tipi di miele. Pertanto, di fronte a numerose richieste, pochi scambi vanno in porto, con quotazioni tendenti al rialzo, a suon di offerte da parte degli acquirenti interessati.
ACACIA
Come già anticipato, si tratta per lo più di piccoli scambi (5-10 q) tra apicoltori, con prezzi più elevati rispetto al 2013. Infatti sono generalmente compresi in tutte le regioni in una forbice di 7,50-8,50 €/kg ma non mancano picchi fino a 9-10,00 €/kg.
AGRUMI
Non sono state rilevate transazioni, ad eccezione di uno scambio di 10 q (latta) in Sardegna a 4,80 €/kg.
SULLA
Molti apicoltori stanno ancora smielando, i primi scambi di questo miele hanno ottenuto quotazioni di 4,4 €/kg in Sardegna (10 q – latta) e 4,50 €/kg in Molise (30 q – fusto).
MILLEFIORI
Si segnalano alcune transazioni a 4,00 €/kg (fusto) in Emilia Romagna, 3,50 €/kg (latta) in Sardegna, e 4,10 €/kg in Sicilia (millefiori chiaro).
Da segnalare uno scambio di miele di tarassaco biologico in Veneto a 8,00 €/kg (5 q).
Si riportano inoltre una vendita di pappa reale convenzionale a 680 €/kg in Sardegna e qualche scambio di polline fresco millefiori in Campania e in Molise a 20 €/kg (partite comprese tra 10 e 50 kg).
La propoli da raschiatura e da rete viene scambiata in Piemonte con quotazioni di 75,00 e 115,00 €/kg rispettivamente per la convenzionale e la biologica.
Con il procedere della stagione le vendite di sciami sono fortemente diminuite mentre il mercato delle regine rimane attivo con prezzi compresi tra 11 e 16 € per la ligustica, in particolare le quotazioni più alte si registrano in Piemonte, mentre quelle più basse in Emilia Romagna e Campania.
ALTRE INFORMAZIONI
Per quanto riguarda il clima è difficile delineare un quadro univoco generale in quanto si sono verificate situazioni molto diversificate in relazione alle diverse zone e altitudini. Dopo una primavera con tempo instabile in tutto il Paese, il mese di giugno ha presentato un clima più favorevole ma non in tutte le regioni: il miglioramento si è verificato soprattutto al Centro – Sud ed è andato di pari passo con il miglioramento dei raccolti anche se non mancano episodi in cui gli apicoltori, per riuscire a spuntare medie produttive accettabili, sono ricorsi alla spostamento degli alveari (Abruzzo, parte centrale e montuosa della Sardegna). Al Nord, ad eccezione dell’Emilia Romagna, la permanenza di condizioni meteorologiche instabili sta confermando una cattiva annata per le produzioni apistiche.
Dal punto di vista sanitario le famiglie sono nel complesso sono in buono stato anche se gli addetti al settore segnalano un carico di infestazione da Varroa destructor superiore al 2013.
Prezzi all’ingrosso: miele – famiglie – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione |
ACACIA |
REGINE |
||
Min |
Max |
Min |
Max |
|
Nord-Ovest |
7,50 |
8,50 |
16,00 |
16,00 |
Nord-Est |
7,50 |
8,50 |
11,00 |
14,00 |
Centro |
7,50 |
8,50 |
11,00 |
11,00 |
Sud e Isole |
7,50 |
8,50 |
11,00 |
14,00 |
Il prezzo è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa ed è riferito a miele per partite non inferiori a 20 q. Le quotazioni si riferiscono all’ultima stagione in cui si sono registrati scambi.
Il prezzo delle Famiglie è quello riferito a sciami su 5 telaini. Le quotazioni delle famiglie e delle regine si riferiscono all’ultima stagione in cui si sono registrati scambi.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
MAGGIO
PRODUZIONE
Complessivamente si rileva una situazione deludente per le produzioni primaverili. I motivi principali sono state le condizioni climatiche avverse che hanno determinato frequenti piogge e ritorni di freddo con conseguenti fioriture scalari e confuse, inoltre i forti venti insistenti per buona parte del periodo hanno ristretto fortemente il periodo di attività delle api. L’instabilità climatica ha creato difficoltà nella gestione delle famiglie che hanno così presentato numerosissimi episodi di sciamatura, i quali hanno ulteriormente inficiato le possibilità di raccolta di nettare.
ACACIA
I raccolti di acacia sono stati pessimi, salvo alcune eccezioni, in tutto il Paese.
Al Nord in alcune regioni le produzioni sono state più carenti rispetto al 2013.
In Piemonte sono stati registrati raccolti medi compresi tra 5 e 10 kg per alveare, con zone in cui la produzione è stata praticamente nulla, ad esempio nella parte nord della provincia di Asti, zona tradizionalmente tra le più vocate; mentre nella parte sud della stessa e nelle province di Verbania e Alessandria si sono avuti valori un po’ più alti ma non soddisfacenti (15 kg/alveare), con alcuni casi rarissimi che hanno sfiorato i 25 kg/alveare. Nel Cuneese situazione a macchia di leopardo ma nel complesso produzioni non significative.
Anche in Lombardia situazione complessivamente insoddisfacente (media produttiva 10-15 kg/alveare), con condizioni altamente differenziate in relazione alle diverse aree, probabilmente in relazione ai diversi microclimi e alle differenti condizioni degli alveari: nel Mantovano, nel Cremonese e nel Lodigiano, zone a fioritura precoce, le produzioni si sono attestate sui 15 kg/alveare, mentre si sono avuti valori più contenuti nelle pianure più alte (Bergamasca, Milanese, Brianzola); occasionalmente si segnalano punte di 20 kg/alveare nella pianura Brianzola. Situazione peggiore per il Lecchese (5-10 kg/alveare), la collina Bergamasca (8 kg/alveare) e l’area del basso Varesotto, Milano Ovest, Lomellina (10 kg/alveare), meglio alcune aree del Parco del Ticino. Buone produzioni si registrano nell’alto Varesotto e nel Comasco. Scarsissima la produzione Valtellinese (5 kg/alveare). Situazione deludente anche per la pianura Pavese e Oltrepadana (8-10 kg). Situazione decisamente migliore per l’Appennino con produzioni medie oltre i 20 kg/alveare e punte superiori ai 30 kg/alveare in alcuni apiari.
Livelli produttivi a macchia di leopardo per Veneto e Friuli Venezia Giulia, con produzioni generalmente scarse, comprese tra 5-10 kg/alveare.
Per l’Emilia Romagna raccolti complessivi intorno ai 5-10 kg, con valori maggiori nella provincia di Piacenza (15 kg) e quasi azzerati per la Romagna.
Anche al Centro la situazione non è rosea. In particolare in Toscana si sono ottenute situazioni diversificate in relazione all’altitudine: alle basse quote produzioni nulle, nelle zone di media collina (250-400 m s.l.m.) si è raccolto circa un melario scarso non in purezza, causa basse temperature e vento forte per tutto il mese. Nelle zone collinari con altitudini maggiori le api stanno ancora raccogliendo quindi non ci sono ancora dati definitivi ma le previsioni non sono migliori. Anche in Abruzzo condizioni non soddisfacenti con valori massimi di 5-6 kg/alveare.
Al Sud (Campania e Molise) i raccolti non hanno superato i 10 kg/alveare. In Molise, zona comunque poco vocata questo tipo di miele, media al di sotto dei 7 kg/alveare.
AGRUMI
Per questa produzione tipica del Sud si sono registrati valori al di sotto delle aspettative e molto variabili in relazione alle regioni e alle province, con una media di 20-30 kg/alveare.
In Particolare, in Puglia si sono avute produzioni medie di 15-20 kg, situazione migliore nel Tarantino, con raccolti fino a 30 kg.
Per la Calabria la situazione si è ribaltata rispetto al 2013: le zone settentrionali della regione, nelle quali si erano avuti ottimi raccolti l’anno scorso, quest’anno hanno avuto una produzione media di 20 kg/alveare; nella Piana di Sibari medie sui 25-30 kg, zona che di solito rende 40-50 kg/alveare.
La Campania non è una zona tradizionalmente vocata per questo tipo di miele e nelle uniche zone vocate di Salerno e Caserta si sono avute produzioni scarsissime (4-5 kg/alveare).
Condizione nettamente negativa per la Basilicata dove la produzione media è stata di 10-15 kg/alveare, con punte di 20 kg per le famiglie che non hanno sciamato.
In Sardegna buona la produzione nelle zone vocate del Campidano e del Serrabus, con raccolti che hanno sfiorato i 20 kg/alveare.
Drammatica la situazione in Sicilia dove quest’anno non si è prodotto miele di agrumi a causa delle condizioni climatiche avverse, ad eccezione di piccolissimi areali dove si sono avuti raccolti sui 5-8 kg/alveare ma francamente di scarsa qualità.
TARASSACO
Si segnalano alcune produzioni in Piemonte, in alcune zone del Cuneese (5 kg/alveare), nel resto della regione produzioni nulle.
In Veneto e in Friuli Venezia Giulia produzioni a macchia di leopardo comprese tra 0 e 10 kg/alveare nelle zone montane: Altopiano di Asiago, Val di Zoldo e Carso.
CILIEGIO
In Piemonte produzioni nulle tranne in alcune zone del Cuneese (5 kg/alveare).
SULLA
Buone produzioni in Toscana, nel Pisano dove si segnalano raccolti di due melari abbondanti, anche se gli addetti al settore si aspettavano di più. In Abruzzo la fioritura non è ancora terminata, le api stanno lavorando ma la produzione non sarà abbondante. In Campania e Molise la produzione è ancora in corso ma oramai la fioritura sta volgendo al termine e i raccolti si stanno attestando indicativamente su un melario, massimo un melario e mezzo, per alveare.
In Sardegna produzioni molto basse nelle zone vocate a causa della presenza dello Scirocco e del Maestrale che ha reso difficile il volo delle api e ha asciugava il nettare dei fiori. Si sono raggiunte comunque produzioni di poco superiori al melario di media.
In Sicilia bisogna ancora aspettare per un resoconto definitivo poiché la fioritura è ancora in corso ma nel complesso si prevede un discreto raccolto, indicativamente sui 25/30 kg per alveare.
CORIANDOLO
In provincia di Foggia la produzione di questo miele sta andando bene ma è ancora presto per una stima definitiva.
MILLEFIORI
In Toscana prima dell’acacia si è prodotto un po’ di millefiori alle quote medie, complessivamente circa 8-10 kg/famiglia. In Puglia a causa del maltempo le api hanno avuto poche giornate disponibili per bottinare e le produzioni sono state di circa 15 kg/alveare.
In Sardegna il clima piovoso e mite ha anticipato le fioriture principali rendendo difficile la produzione dei mieli uniflorali e aumentando nel contempo la produzione del miele millefiori (20 kg/alveare): asfodelo, borragine, echium, tarassaco e cardo sono infatti fioriti contemporaneamente (circa 20 kg/alveare). In Sicilia produzioni di miele millefiori primaverile stimabile intorno ai 7 kg/alveare e non in tutti gli areali.
MERCATO
Il mercato del miele si presenta ancora in una situazione di stasi poiché non ci sono ancora sufficienti partite di miele da vendere, gli apicoltori sono ancora impegnati nelle operazioni di smielatura. Ci sono trattative tra apicoltori per i mieli primaverili, vista la scarsa produzione, ma si rilevano ancora pochissime transazioni. Si riportano piccoli scambi di miele di agrumi in latta al prezzo di 4,4 euro/kg in Sardegna e transazioni di acacia con prezzi compresi tra 7,50-8,00 €/kg in Emilia Romagna. Si tratta comunque dei primissimi prezzi rilevati, per effettuare una valutazione precisa delle quotazioni occorrerà aspettare la ripresa del mercato.
Si segnalano alcuni scambi di pappa reale in Puglia con quotazioni di 620,00 €/kg per la biologica e 500,00 e 600,00 €/kg rispettivamente per la convenzionale e la biologica in Sicilia e uno scambio, nella stessa regione, di polline fresco millefiori al prezzo di 15 euro/kg.
Si riportano vari scambi di propoli in Piemonte, sia da raschiatura sia da rete, con quotazioni comprese per entrambe le tipologie tra 75,00 euro per convenzionale e 115,00 euro per biologica.
Per quanto riguarda il mercato degli animali, si registrano diversi scambi di api regine e sciami.
Per quanto riguarda le prime, per la razza ligustica si conferma un prezzo di 11,00 euro per Basilicata, Campania ed Emilia Romagna, per il Piemonte 16,00 euro, per la Puglia variabile tra 11,50 e 13,00 euro, per la Sicilia 14,00 euro. Le regine buckfast sono scambiate in Piemonte a 16,00 euro.
In relazione agli sciami, si segnalano scambi con quotazioni rispettivamente per convenzionale e biologico di 80,00 e 95,00 euro in Campania, 110,00 e 130,00 in Piemonte, 80,00 e 100,00 in Puglia, valori per sciami convenzionali compresi tra 80,00 e 85,00 in Basilicata, tra 95 e 120 euro in Veneto, sui 100,00 euro in Sardegna e 85,00 in Sicilia
Pacchi di api senza regine sono venduti al prezzo di 50,00 euro in Puglia e 65,00 in Campania.
ALTRE INFORMAZIONI
Come già anticipato, il clima si è presentato sfavorevole ed instabile in tutta la Penisola, con passaggi repentini da temperature miti a ritorni di freddo. In alcuni periodi sono state rilevate temperature anche al di sotto della media che hanno reso l’attività delle api discontinua e difficoltosa. Inoltre il forte vento, soffiante per buona parte del periodo, ha ostacolato i raccolti sia rendendo difficili i movimenti delle api, sia asciugando il nettare dei fiori.
Nel complesso queste condizioni meteorologiche avverse hanno creato risvolti negativi sulla gestione delle famiglie, le quali hanno presentano numerosissimi episodi di sciamatura che a loro volta hanno messo in crisi i raccolti già compromessi.
Per quanto riguarda la situazione sanitaria non si segnalano complessivamente grossi problemi, le famiglie si presentano in buono stato con livelli di infestazione da Varroa destructor sotto controllo. Sono stati rilevati episodi di peste europea Puglia e in Campania e in quest’ultima regione anche alcun casi di malattie virali (Covata a sacco).
Da segnalare alcune circostanze di danni ingenti causati dal gruccione: nella parte meridionale della Sardegna e nel Serrabus gli apicoltori sono stati costretti ad abbandonare alcune postazioni in zone prossime alle colonie di nidificazione.
Emergenze
Si evidenziano allarmanti episodi di avvelenamenti con conseguenti spopolamenti gravi e diffusi verificatisi in tutto il Nord Italia in concomitanza con l’epoca di semina del mais. In particolare le regioni più colpite sono state il Friuli Venezia Giulia, la Lombardia (Varese, Pavia, Milano, Cremona, Mantova, Lecco, Sondrio e Bergamo), il Piemonte (Novara, Alessandria e Cuneo) e l’Emilia (in particolare la provincia di Piacenza). I fenomeni non hanno avuto le dimensioni e le perdite degli anni 2006-2007-2008 ma nel complesso si stima il coinvolgimento di diverse migliaia di alveari.
Si riportano inoltre episodi di avvelenamenti in Lombardia, Piemonte, Toscana ed Emilia Romagna causati da trattamenti contro gli afidi che determinano la produzione di melata nelle colture di cereali.
Da segnalare inoltre episodi di avvelenamenti in Lombardia (soprattutto zona Brianza) e Piemonte, sospettati i trattamenti insetticidi sul Bosso, pianta ornamentale impiegata nella costituzione di siepi.
In varie province della Campania sono stati registrati avvelenamenti, in particolare in quella di Benevento, dove oltre 600 alveari di apicoltori professionisti sono stati colpiti in maniera grave ma sono ancora in corso gli accertamenti per determinarne l’eziologia.
Prezzi all’ingrosso: miele – famiglie – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione |
FAMIGLIE |
REGINE |
|||
Min |
Max |
Min |
Max |
||
Nord-Ovest |
90,00 |
110,00 |
16,00 |
16,00 |
|
Nord-Est |
85,00 |
120,00 |
11,00 |
14,00 |
|
Centro |
90,00 |
100,00 |
13,00 |
13,00 |
|
Sud e Isole |
85,00 |
100,00 |
11,00 |
14,00 |
Il prezzo è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa ed è riferito a miele per partite non inferiori a 20 q. Le quotazioni si riferiscono all’ultima stagione in cui si sono registrati scambi.
Il prezzo delle Famiglie è quello riferito a sciami su 5 telaini. Le quotazioni delle famiglie e delle regine si riferiscono all’ultima stagione in cui si sono registrati scambi.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
APRILE
PRODUZIONE
Il settore apistico è in fermento: gli apicoltori sono impegnati nel nomadismo degli alveari, hanno posizionato i melari per i raccolti primaverili ma è ancora presto per tirare le somme, le produzioni sono ancora in corso.
Da segnalare i risultati delle produzioni di miele di erica nelle zone costiere della Toscana, le quali si sono attestate sui 13 kg/arnia, e, nella stessa regione, raccolti di miele millefiori con prevalenza di ciliegio, con medie di circa 10-15 kg/arnia.
In Piemonte i raccolti di miele di tarassaco sono stati scarsi poiché le api li hanno consumati in buona parte per far fronte al ritorno del freddo.
Per quanto riguarda le regioni meridionali, sono stata rilevate difficoltà nella produzione di miele di agrumi in Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia: il maltempo ha infatti ostacolato l’importazione di nettare e i melari risultano ancora vuoti. Gli apicoltori del Sud sperano in una settimana di tempo clemente per recuperare con la parte finale della fioritura; identica per il momento la situazione per quanto riguarda il miele millefiori.
In Sardegna, nelle zone tradizionalmente vocate, si segnalano produzioni di miele di rosmarino: una buona fioritura ed un clima favorevole hanno permesso una buona produzione (8-12 kg/arnia).
MERCATO
Il mercato del miele è ancora praticamente fermo, con pochissime eccezioni.
Si segnala una transazione di miele di rosmarino (10 q) in Sardegna al prezzo di 4,50 €/kg.
In Piemonte la propoli viene venduta a 70,00 €/kg e a 115,00 €/kg, rispettivamente per la produzione convenzionale e per quella biologica, sia da raschiatura sia da rete.
Molto attivo invece il mercato di regine e sciami. Valori variabili per le regine di razza ligustica: 17,00 € in Piemonte, 11,00 € in Emilia Romagna e in Campania, 13,00 € in Toscana, 15,00 € in Sicilia. Regine già “testate” dell’agosto 2013 vengono scambiate in Emilia Romagna a 14,00 €. Si riportano inoltre scambi di regine di razza carnica e buckfast a 17,00 € in Piemonte.
Numerosi gli scambi di sciami e pacchi d’api. I prezzi minori sono stati rilevati in Campania con quotazioni di 75,00 – 80,00 € per sciami da apicoltura convenzionale e 90,00 € per quelli da apicoltura biologica. In Emilia Romagna sciami da apicoltura convenzionale sono venduti tra 85,00 e 90,00 €. In Molise prezzi medi più alti per gli sciami convenzionali, che vengono scambiati a 95,00 €. In Piemonte gli sciami hanno raggiunto quotazioni di 95 e 120 € rispettivamente per i convenzionali e i biologici. Simile la situazione in Toscana, con quotazioni di 100,00 e 120,00 €. I pacchi di api con regina sono venduti in Campania a 70,00 €.
Altre informazioni
Il clima nel mese di aprile è stato variabile un po’ in tutte le regioni italiane, con passaggi repentini da temperature nettamente primaverili a situazioni di maltempo con piogge abbondanti e temperature più basse. Le fioriture primaverili sono giunte con certo anticipo, ad esempio in Emilia Romagna l’acacia è fiorita in anticipo di almeno 1-2 settimane in relazione alle altitudini. Complessivamente le famiglie sono forti e popolose in tutta la Penisola, ma proprio questa popolosità ha determinato grossi consumi di scorte già immagazzinate allo scopo di far fronte alle giornate di pioggia e vento che si sono registrate un po’ ovunque nella seconda metà del mese. In alcune aree del Piemonte ad esempio si sono registrate temperature addirittura vicine allo zero alla mattina presto. In Campania freddo e vento hanno pregiudicato la crescita delle famiglie. Buona invece la situazione in Sardegna, con temperature nel complesso nella media della stagione (18-20 gradi) e un alto tasso di umidità. Grandi sbalzi di temperatura in Sicilia, con piogge di terra rossa.
Per quanto riguarda lo stato sanitario, la situazione è in generale buona. In Campania sono stati ravvisati alcuni casi di peste europea. Sporadici episodi di nosemiasi in Toscana che hanno colpito famiglie uscite deboli dall’inverno.
Emergenze
A Telese e nella valle Telesina in Campania si registrano mortalità acute a seguito di trattamenti su ciliegi in fiore.
Prezzi all’ingrosso: miele – famiglie – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione |
ACACIA |
MILLEFIORI |
CASTAGNO |
MELATA |
TIGLIO |
FAMIGLIE |
REGINE |
|||||||
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
|
Nord-Ovest |
6,50 |
6,80 |
3,50 |
4,00 |
4,50 |
5,00 |
3,50 |
4,00 |
4,50 |
5,00 |
90,00 |
100,00 |
17,00 |
17,00 |
Nord-Est |
6,50 |
7,00 |
3,50 |
4,00 |
4,50 |
5,00 |
3,50 |
4,00 |
4,00 |
4,50 |
85,00 |
90,00 |
11,00 |
14,00 |
Centro |
6,00 |
6,50 |
3,20 |
3,50 |
4,20 |
4,60 |
3,50 |
4,00 |
90,00 |
100,00 |
13,00 |
13,00 |
||
Sud e Isole |
6,00 |
6,50 |
3,50 |
4,00 |
– |
– |
– |
– |
75,00 |
90,00 |
11,00 |
15,00 |
Il prezzo è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa ed è riferito a miele per partite non inferiori a 20 q. Le quotazioni si riferiscono all’ultima stagione in cui si sono registrati scambi.
Il prezzo delle Famiglie è quello riferito a sciami su 5 telaini. Le quotazioni delle famiglie e delle regine si riferiscono all’ultima stagione in cui si sono registrati scambi.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
MARZO
PRODUZIONE
Ancora poco da segnalare per quanto riguarda le produzioni di miele. In veneto le api stanno producendo miele di tarassaco ma è ancora presto per conoscere i livelli produttivi.
MERCATO
Il mercato del miele si presenta in una situazione di stasi dallo scorso autunno, con transazioni praticamente assenti.
Sono iniziati invece i primi scambi di sciami, pacchi d’api e regine. In particolare, sono stati rilevati prezzi soprattutto nelle regioni meridionali. In Campania gli sciami vengono venduti con quotazioni di 80,00 e 90,00 euro, rispettivamente convenzionale e biologici. In Sicilia prezzi più alti per gli sciami convenzionali, che vengono scambiati a 90,00 euro. Stesse quotazioni in Molise e Lazio. In Basilicata gli sciami hanno prezzi di 85,00 e 95,00 euro rispettivamente per i convenzionali ed i biologici. Nettamente superiori i prezzi degli sciami in Piemonte, con quotazioni arrivate a 110,00 euro. I pacchi di api sono venduti in Campania a 75,00 con regina e allo stesso prezzo in Sicilia 75,00. Prezzi variabili per le regine di razza ligustica: 11,00 euro in Campania, 15,00 euro Sicilia e in Basilicata 12,00 euro.
Si segnalano scambi di pappa reale sia al Nord sia al Sud. in particolare, in Puglia la convenzionale è stata scambiata a 620,00 €/kg, la biologica a 650,00 €/kg. In Piemonte il prezzo della pappa reale convenzionale è stabile a 600,00 €/kg.
convenzionale.
Si riportano inoltre scambi di polline deumidificato convenzionale a 17,00 €/kg in Piemonte e, sempre nella stessa regione, propoli da raschiatura convenzionale a 75,00 euro/kg e biologica a 115,00 €/kg.
Altre informazioni
Il clima nel mese di marzo è stato variabile un po’ in tutte le regioni italiane, con passaggi repentini da temperature nettamente primaverili a situazioni di maltempo con piogge abbondanti e temperature più basse. Le fioriture primaverili sono giunte con un anticipo di circa due settimane, ad esempio in Piemonte si rilevano già le fioriture di Lamium, Salix caprea. L’anticipo delle fioriture è meno deciso in Sicilia, dove si viene stimato di circa 8 giorni. Complessivamente le famiglie sono forti e popolose in tutta la Penisola, con diversi telai di covata, anche 6-7. In alcune aree settentrionali della Lombardia le famiglie sono un po’ meno sviluppate – 3/4 telai di covata-. Secondo il parere degli addetti ai lavori, la situazione sanitaria delle famiglie è nel complesso buona. Si segnalano in Campania rarissimi cenni di peste europea.
Emergenze
Da segnalare casi di mortalità in Veneto, in particolare a Montebelluna, con il coinvolgimento di una quarantina di alveari. La causa non è stata ancora identificata ma nelle vicinanze sono stati rilevati campi con attività di semina di mais e coltivazioni di colza in fiore.
Prezzi all’ingrosso: miele – famiglie – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione |
ACACIA |
MILLEFIORI |
CASTAGNO |
MELATA |
TIGLIO |
FAMIGLIE |
REGINE |
|||||||
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
|
Nord-Ovest |
6,50 |
6,80 |
3,50 |
4,00 |
4,50 |
5,00 |
3,50 |
4,00 |
4,50 |
5,00 |
90,00 |
110,00 |
– |
– |
Nord-Est |
6,50 |
7,00 |
3,50 |
4,00 |
4,50 |
5,00 |
3,50 |
4,00 |
4,00 |
4,50 |
90,00 |
110,00 |
– |
– |
Centro |
6,00 |
6,50 |
3,20 |
3,50 |
4,20 |
4,60 |
3,50 |
4,00 |
90,00 |
100,00 |
– |
– |
||
Sud e Isole |
6,00 |
6,50 |
3,50 |
4,00 |
– |
– |
– |
– |
80,00 |
90,00 |
11,00 |
15,00 |
Il prezzo è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa ed è riferito a miele per partite non inferiori a 20 q.li. Le quotazioni si riferiscono all’ultima stagione in cui si sono registrati scambi.
Il prezzo delle Famiglie è quello riferito a sciami su 5 telaini. Le quotazioni delle famiglie e delle regine si riferiscono all’ultima stagione in cui si sono registrati scambi.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
FEBBRAIO
PRODUZIONE
Nessuna produzione da segnalare.
MERCATO
Il mercato del miele all’ingrosso in Italia si trova in una situazione di stasi già da diversi mesi. I piccoli ed insignificanti scambi rilevati confermano le quotazioni dei mesi precedenti.
Si riportano alcuni scambi di polline deumidificato convenzionale in Piemonte al prezzo di 18,00 €/kg e nella stessa regione, una transazione di pappa reale a 600 €/kg.
Altre informazioni
L’andamento meteorologico, che ha fatto registrare temperature più elevate rispetto alla media degli anni precedenti, ha determinato un anticipo dello sviluppo della vegetazione e delle fioriture di una ventina di giorni rispetto agli anni scorsi. Le famiglie hanno beneficiato di questa situazione importando discrete quantità di polline e, in alcuni casi sporadici, anche un po’ di nettare. Complessivamente, quindi, lo stato degli alveari è buono in tutte le regioni d’Italia, con famiglie che presentano alcuni telai di covata. Si attende la comparsa dei primi fuchi, soprattutto nelle regioni costiere ed insulari della parte centro-meridionale della Penisola. L’evoluzione climatica dei prossimi mesi sarà decisiva per lo stato delle famiglie in quanto gli addetti al settore temono che un eventuale ritorno di temperature più fredde potrebbe influenzare negativamente lo sviluppo delle colonie, già oramai predisposte per i raccolti primaverili.
Prezzi all’ingrosso: miele – famiglie – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione |
ACACIA |
MILLEFIORI |
CASTAGNO |
MELATA |
TIGLIO |
FAMIGLIE |
REGINE |
|||||||
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
|
Nord-Ovest |
6,50 |
6,80 |
3,50 |
4,00 |
4,50 |
5,00 |
3,50 |
4,00 |
4,50 |
5,00 |
90,00 |
110,00 |
12,00 |
14,00 |
Nord-Est |
6,50 |
7,00 |
3,50 |
4,00 |
4,50 |
5,00 |
3,50 |
4,00 |
4,00 |
4,50 |
90,00 |
110,00 |
11,50 |
13,50 |
Centro |
6,00 |
6,50 |
3,20 |
3,50 |
4,20 |
4,60 |
3,50 |
4,00 |
90,00 |
105,00 |
14,50 |
15,50 |
||
Sud e Isole |
6,00 |
6,50 |
3,50 |
4,00 |
– |
– |
– |
– |
80,00 |
95,00 |
11,00 |
12,50 |
Il prezzo è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa ed è riferito a miele per partite non inferiori a 20 q.li. Le quotazioni si riferiscono all’ultima stagione in cui si sono registrati scambi.
Il prezzo delle Famiglie è quello riferito a sciami su 5 telaini. Le quotazioni delle famiglie e delle regine si riferiscono all’ultima stagione in cui si sono registrati scambi.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
GENNAIO
PRODUZIONE
In Sicilia, per via del clima caldo e della presenza di fioriture apprezzabili come quella del mandorlo, alcuni apicoltori stanno lavorando per produrre pappa reale. Nessuna produzione da segnalare nelle altre regioni.
MERCATO
Come per i mesi precedenti, il mercato del miele si trova in una situazione di forte stallo. Questo è dovuto all’esiguità di scorte nei magazzini che agisce con un doppio meccanismo, da una parte rende difficile il procacciamento delle quantità necessarie, dall’altra, fa desistere i confezionatori dal richiedere grossi quantitativi di miele, anche in caso di offerta disponibile, per via dell’elevato prezzo.
Le pochissime transazioni rilevate confermano le quotazioni di dicembre.
Da segnalare in Sardegna la disponibilità di una discreta quantità di miele di corbezzolo che viene comunque scambiato con quotazioni molto remunerative (18,50-20 €/kg per la latta) e che non tendono ad abbassarsi, almeno per i prodotti di qualità. Sempre nella stessa regione, dopo la stasi dovuta alle festività natalizie, sono state riportate transazioni di miele di eucalipto, anche se l’esigua disponibilità di questo miele ha determina un rialzo sostanziale del prezzo sostanziale (5,50 €/kg per la latta).
Si riporta in Campania uno scambio di polline fresco millefiori che ha fatto registrare un prezzo di 22 euro/kg.
Altre informazioni
In generale le alte temperature, decisamente oltre la media stagionale, soprattutto al Centro e al Sud Italia, hanno determinato uno sviluppo delle famiglie al di sopra delle aspettative per il periodo, dotate già di diversi telai di covata. Secondo alcuni rilevatori ciò potrebbe rappresentare un problema per il consequenziale consumo repentino delle scorte.
In Sicilia, gli alveari in provincia di Palermo e Siracusa hanno beneficiato dell’abbondante raccolta di melata di agrumi sin dal mese di novembre e presentano scorte molto abbondanti rispetto alle zone del catanese e dell’agrigentino che non hanno avuto questa possibilità.
Come rilevato per il mese precedente, il parere degli addetti al settore sullo stato sanitario delle famiglie è nel complesso positivo, con perdite di alveari contenute, soprattutto per gli apicoltori che hanno gestito l’infestazione da Varroa destructor con metodi efficaci ed innovativi nel corso di tutto l’anno. Si segnalano sporadici casi di infestazione da Varroa tali da portare al collasso gli alveari in Piemonte.
Prezzi all’ingrosso: miele – famiglie – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione |
ACACIA |
MILLEFIORI |
CASTAGNO |
MELATA |
TIGLIO |
FAMIGLIE |
REGINE |
|||||||
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
Min |
Max |
|
Nord-Ovest |
6,50 |
6,80 |
3,50 |
4,00 |
4,50 |
5,00 |
3,50 |
4,00 |
4,50 |
5,00 |
90,00 |
110,00 |
12,00 |
14,00 |
Nord-Est |
6,50 |
7,00 |
3,50 |
4,00 |
4,50 |
5,00 |
3,50 |
4,00 |
4,00 |
4,50 |
90,00 |
110,00 |
11,50 |
13,50 |
Centro |
6,00 |
6,50 |
3,20 |
3,50 |
4,20 |
4,60 |
3,50 |
4,00 |
90,00 |
105,00 |
14,50 |
15,50 |
||
Sud e Isole |
6,00 |
6,50 |
3,50 |
4,00 |
– |
– |
– |
– |
80,00 |
95,00 |
11,00 |
12,50 |
Il prezzo è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa ed è riferito a miele per partite non inferiori a 20 q.li.
Il prezzo delle Famiglie è quello riferito a sciami su 5 telaini. Le quotazioni delle famiglie e delle regine si riferiscono all’ultima stagione in cui si sono registrati scambi.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.