Archivio Rilevazioni mensili produzione e mercato del miele anno 2015
DICEMBRE
PRODUZIONE
Per il miele di corbezzolo si confermano produzioni eccezionali a fine periodo in moltissime zone della Sardegna (circa 20 kg/alveare).
Da segnalare una produzione di nicchia in Sicilia: il miele di nespolo del Giappone è stato prodotto in piccoli quantitativi (circa 4 kg/alveare) in virtù della limitata superficie coltivata a nespolo localizzata prevalentemente nella zona litoranea costiera del Palermitano, già fortemente urbanizzata.
MERCATO
Il prezzi non hanno presentato generalmente variazioni rispetto al mese precedente. Pochissime sono le transazioni pervenute a dimostrazione del fatto che i magazzini degli apicoltori sono oramai vuoti.
Unica eccezione alla stabilità dei prezzi è rappresentata dal miele di corbezzolo. L’eccezionale quantità di prodotto in commercio ha portato ad una diminuzione delle quotazioni, soprattutto per quello commercializzato non deumidificato. Il prezzo delle partite (superiori al quintale di peso) da deumidificare (oltre il 17,2% di umidità) varia tra 13,00 e 14,00 €/kg (fusto) oppure è di circa 15,00 €/kg (latta). Sono calati sostanzialmente anche se in maniera meno drastica i prezzi del prodotto già deumidificato che viene scambiato a 16,00 €/kg.
C’è grande richiesta di millefiori ma le scorte sono oramai terminate. Le transazioni pervenute confermano prezzi stabili. In Basilicata il prezzo rilevato è di 4,70 – 4,80 €/kg (fusto), in Puglia 4,40 €/kg (fusto), in Campania 4,30-4,60 €/kg (latta). In Friuli Venezia Giulia le quotazioni sono nettamente superiori: 7,00 €/kg (latta).
In Sardegna il miele di eucalipto è stato scambiato a 4,50 €/kg (latta).
Da segnalare una compravendita di miele di edera in Abruzzo al costo di 4,00 €/kg (latta).
In Puglia il millefiori è stato scambiato a 4,40 €/kg (fusto) mentre quello di agrumi a 5,39 €/kg (fusto).
Si riporta inoltre una transazione di pappa reale convenzionale in Campania al prezzo di 640,00-660,00 €/kg.
Altre informazioni
Il clima si è dimostrato anomalo in tutta la Penisola: le temperature hanno fatto registrate valori al di sopra delle medie stagionali con conseguente mancanza di blocchi di covata naturali consueti per il periodo e necessari per i trattamenti antivarroa.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione | ACACIA | MILLEFIORI | ||
Min | Max | Min | Max | |
Nord-Ovest | 7,50 | 8,00 | 4,50 | 5,50 |
Nord-Est | 7,00 | 8,00 | 4,50 | 5,50 |
Centro | 7,00 | 7,50 | 4,50 | 5,00 |
Sud e Isole | 6,50 | 7,50 | 4,20 | 5,00 |
NOTE
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
NOVEMBRE
PRODUZIONE
In Sardegna, dopo tre anni di produzioni pressoché nulle, i raccolti di miele di corbezzolo sono state eccezionali, attestandosi in media sui 15-20 kg/alveare. Le uniche eccezioni sono rappresentate da alcune zone del Sulcis dove la scarsa piovosità del mese di settembre ha completamente arrestato la secrezione nettarifera delle piante nonostante la copiosa fioritura.
In Sicilia qualche apicoltore ha portato gli alveari sul carrubo ma non ci sono ancora notizie circa gli esiti di questa produzione.
MERCATO
Il mercato del miele si è dimostrato abbastanza fermo, sono pervenute poche transazioni e in generale hanno ricalcato le quotazioni del mese precedente.
Gli scambi di miele di acacia confermano i prezzi del mese scorso, leggermente superiori per le regioni del Nord e Centro Italia. In particolare, per il convenzionale sono pervenute compravendite al prezzo di 7,80 €/kg (latta) in Friuli Venezia Giulia e 6,80 €/kg (latta) in Campania. Per quanto riguarda il biologico, in Lombardia il miele è stato scambiato al prezzo di 8,50 €/kg (fusto) e 7,80 €/kg (fusto) nel Lazio.
Per quanto riguarda il miele di castagno è giunta notizia di alcune compravendite al Sud (Campania e Sicilia) che hanno avuto come prezzo prevalente 5,80 €/kg (latta e fusto).
Il miele di eucalipto è stato scambiato al Centro Sud a importi compresi in una forbice abbastanza ampia di 4,80-5,20 €/kg (fusto).
Il miele di melata è stato scambiato in Lombardia al prezzo di 5,50 €/kg (fusto) e 7,50 €/kg in Friuli Venezia Giulia (latta).
Il millefiori ha fatto registrare diversi scambi in diverse regioni con quotazioni comprese tra 4,20 e 5,00 €/kg. Da segnalare una transazione a quotazione più elevata: 6,50 €/kg (latta) in Friuli Venezia. Il millefiori biologico è stato scambiato in Lazio e in Sicilia al costo di 5,00 €/kg (latta e fusto).
Il miele di cardo è stato scambiato a 5,00 €/kg (latta) in Sardegna.
Il miele di corbezzolo, in base alle prime contrattazioni, sembra presentare prezzo invariato rispetto al 2014, di 18,00 €/kg (latta). Da segnalare inoltre una compravendita di miele di tiglio in Lombardia al prezzo di 5,50 €/kg (fusto) e uno scambio di miele di timo in Sicilia a 6,00 €/kg (fusto).
Sono stati rilevati alcuni scambi di pappa reale convenzionale al costo di 600,00 €/kg in Sicilia e Sardegna e 650,00 €/kg in Campania. Si riporta inoltre una transazione di polline fresco biologico di edera in Sardegna al prezzo di 25,00 €/kg.
Altre informazioni
Il clima del mese di novembre ha presentato temperature al di sopra della media stagionale per buona parte del mese, solo verso la fine del mese le temperature hanno rispecchiato le medie stagionali, ritardando in certi areali il blocco naturale di covata. In generale il parere degli addetti al settore sullo stato delle famiglie è positivo e gli apicoltori si stanno occupando del trattamento invernale per il controllo della varroasi.
Emergenze
In Calabria, nella provincia di Reggio Calabria sono stati confermati 27 casi di Aethina tumida a partire dal 16 settembre 2015. Per ulteriori informazioni consultare il sito dell’IZS delle Venezie, centro di referenza nazionale per l’apicoltura http://www.izsvenezie.it/aethina-tumida-in-italia/
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione | ACACIA | MILLEFIORI | ||
Min | Max | Min | Max | |
Nord-Ovest | 7,50 | 8,00 | 4,50 | 5,50 |
Nord-Est | 7,00 | 8,00 | 4,50 | 5,50 |
Centro | 7,00 | 7,50 | 4,50 | 5,00 |
Sud e Isole | 6,50 | 7,50 | 4,20 | 5,00 |
NOTE
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
OTTOBRE
PRODUZIONE
Si segnala la produzione di miele di edera in Toscana tra il mese di settembre e ottobre, le medie si sono attestate su 8-10 kg/alveare: le condizioni meteorologiche non sono state molto favorevoli e le medie sono state inferiori rispetto allo scorso anno (25 kg/alveare). Anche in Friuli Venezia Giulia si segnalano modesti raccolti di miele di edera (5-10 kg/alveare).
In Sicilia qualche apicoltore ha portato gli alveari nel Ragusano per la produzione di miele di carrubo.
MERCATO
Il mercato del miele è stato vivace e sono pervenute diverse transazioni di miele.
Il miele di acacia sta confermando il trend dei prezzi al rialzo, soprattutto al Nord. In particolare sono pervenute compravendite di questo tipo di miele al prezzo di 7,70 e 8,00 €/kg in Piemonte per il convenzionale e a quotazioni comprese tra 8,40 e 8,60 €/kg per il biologico in Piemonte e Veneto. In Toscana una partita di miele di acacia è stata scambiata a 7,40 €/kg mentre in Abruzzo e Molise i valori sono stati inferiori, rispettivamente 6,20 e 6,50 €/kg.
Per quanto riguarda il miele di agrumi, sono stati registrati scambi in alcune regioni del Sud (Calabria, Puglia) e nelle Isole maggiori a prezzi compresi tra 4,80 €/kg e 5,20 €/kg; in Sicilia quello biologico è stato comprato a 6,00 €/kg.
Il miele di castagno ha raggiunto quotazioni comprese tra 5,50 €/kg e 6,50 €/kg in varie regioni, con prezzi più alti per le regioni settentrionali (Piemonte).
Il miele di melata è stato scambiato al prezzo prevalente di 5,00 €/kg in Piemonte e a quote comprese tra 4,00 e 4,50€/kg in Sicilia.
Il millefiori ha fatto registrare numerose transazioni, in tutte le regioni. I prezzi sono compresi tra 4,00 e 5,50 €/kg con le quotazioni più basse per quelli più scuri. Da segnalare una transazione di millefiori di alta montagna delle Alpi biologico al prezzo di 7,90 €/kg.
Il miele di sulla è stato scambiato a 4,80 €/kg in Molise, a 4,80 – 5,00 €/kg in Sicilia e 5,30 €/kg in Sardegna.
Si riportano inoltre alcune compravendite di miele di ciliegio in Piemonte al prezzo di 6,70 €/kg per il convenzionale e 7,20 €/kg per il biologico. Il miele di coriandolo è stato scambiato in Molise a 5,00 €/kg, sempre nella stessa regione il miele di girasole è stato venduto a 4,00 €/kg. Il miele di timo è stato venduto a 6,10 €/kg in Sicilia. Il miele di tiglio è stato scambiato a 4,50 €/kg in Piemonte.
Da segnalare inoltre il prezzo della pappa reale convenzionale in Sicilia a 600,00 €/kg.
Il polline fresco convenzionale di edera e di eucalipto è stato scambiato in Sardegna al prezzo di 18,00 €/kg; in Sicilia il polline deumidificato millefiori è stato scambiato a 18 €/kg.
Altre informazioni
In generale il parere degli addetti al settore sullo stato delle famiglie sull’andamento meteorologico è positivo e gli apicoltori si stanno preparando all’inverno.
Emergenze
In Calabria, nella provincia di Reggio Calabria sono stati confermati 22 casi di Aethina tumida a partire dal 16 settembre 2015.
Si denunciano gravi spopolamenti in Piemonte che hanno coinvolto migliaia di alveari, le cause sono ancora da verificare.
In Toscana, in provincia di Livorno, si è verificato un episodio di furto di telaini centrali da una trentina di alveari di uno stesso apiario.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione | ACACIA | EUCALIPTO | MELATA | SULLA | MILLEFIORI | |||||
Min | Max | Min | Max | Min | Max | Min | Max | Min | Max | |
Nord-Ovest | 7,50 | 8,00 | – | – | – | – | – | – | 4,50 | 5,50 |
Nord-Est | 7,00 | 8,00 | – | – | – | – | – | – | – | – |
Centro | 7,00 | 7,50 | – | – | – | – | – | 4,50 | 5,00 | |
Sud e Isole | 6,50 | 7,50 | 4,50 | 5,80 | 4,50 | 5,50 | 4,80 | 5,30 | 4,30 | 4,80 |
NOTE
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
SETTEMBRE
PRODUZIONE
Per quanto riguarda l’andamento produttivo la rilevazione condotta nel mese di settembre non ha evidenziato alcuna novità rispetto i fenomeni riportati con la rilevazione di agosto.
Unica evidenza il buon raccolto di miele di edera, in generale nelle aree vocate ad esclusione della provincia di Asti.
Non tutti gli apicoltori si dedicano a questo raccolto tuttavia, vista la penuria estiva, in diversi si sono dedicati alla raccolta di questo miele.
MERCATO
Il mercato del miele si è dimostrato attivo anche per il mese di settembre.
La Borsa Nazionale del Miele, svoltasi il 20 settembre a Castel San Pietro Terme, ha confermato prezzi stabili e anche qualche rialzo. Le transazioni e le quotazioni rilevate durante i contatti intercorsi tra gli apicoltori e tra questi e gli invasettatori intervenuti confermano il trend a rialzo.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Acacia | 6,80 – 7,80 €/kg | biologico 8,00 – 8,80 €/kg |
Agrumi | 4,30 – 5,50 €/kg | |
Castagno | 5,50 – 6,50 €/kg | |
Millefiori | 4,50 – 5,00 €/kg | |
Melata | 4,50 – 5,50 | |
Sulla | 4,50 – 5,50 €/kg | |
Tiglio | 5,00 – 5,50 €/kg |
Note
Il prezzo del miele (Euro/Kg) è inteso franco produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A. inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
AGOSTO
PRODUZIONE
EUCALIPTO
In Basilicata la media produttiva è stata di circa 10 kg/alveare.
In Sardegna le produzioni di miele di eucalipto hanno ottenuti risultati molto variabili nelle diverse aree dell’Isola. Nello specifico, in alcune zone (Serrabus, Medio Campidano, Oristanese) un certo anticipo di fioritura dovuto al clima caldo ha determinato produzioni che si avvicinano a quelle degli anni precedenti l’arrivo della psilla, con medie comprese tra 30 e 35 kg/alveare. Nella parte meridionale invece i raccolti si sono attestati su valori generalmente più bassi, attorno ai 20 kg di media. Nel Nord i quantitativi sono stati più limitati (medie comprese fra i 15 e i 20 kg per alveare a seconda della zona). Nelle zone di Sassari e Alghero le medie sono state ancora più contenute e non hanno superato i 15 kg/alveare.
Anche in Puglia le produzioni sono state disomogenee: la forbice è molto ampia e comprende valori compresi tra 10 e 20 kg/alveare.
In Sicilia il miele di eucalipto ha dato nel complesso risultati scarsi ed è difficile stimare una media produttiva in quanto il raccolto si è congiunto a quello di millefiori e melata.
MILLEFIORI ESTIVO
In Friuli Venezia Giulia le produzioni sono state scarsissime a causa del caldo eccessivo, circa 10 kg/alveare contro i 30 kg/alveari solitamente ottenuti.
Per il Piemonte le produzioni sono state trascurabili in quanto questa regione nella stagione estiva produce principalmente miele di melata.
In Valle d’Aosta il millefiori ha fatto registrare raccolti di 15-18 kg/alveare.
In Emilia Romagna le produzioni di millefiori estivo sono state praticamente assenti: le condizioni climatiche torride e la concomitanza dei trattamenti antivarroa non hanno permesso di ottenere accettabili produzioni, nel complesso inferiori ai 10 kg/alveare.
In Abruzzo la produzione di millefiori si è attestata sui 20 kg/alveare di media, comprendente nettare di coriandolo e melata ma ci sono state anche zone a raccolto nullo a causa del clima siccitoso.
Nel Lazio le produzioni di millefiori estivo sono state in sostanza inesistenti a causa del clima siccitoso, generalmente inferiori a 5 kg/alveare.
La Basilicata ha ottenuto raccolti mediamente 15 kg per alveare.
In Campania sono state registrate buone produzioni di miele millefiori estivo (20 kg/alveare) in poche aree del Napoletano e Casertano, nel resto della regione le produzioni sono state scarse, generalmente inferiori ai 10 kg/alveare.
Anche per il Molise le produzioni di millefiori sono state insignificanti, in media 5 kg/alveare.
In Puglia si stimano produzioni complessive di 20 kg/alveare.
In Sicilia le produzione di millefiori estivo hanno fornito raccolti molto variabili in relazione alle diverse zone, medie comprese tra i 10 e i 20 kg/alveare.
Per quanto riguarda il millefiori di alta montagna delle Alpi, in Valle d’Aosta sono state ottenuti raccolti medi di 15-18 kg/alveare, con punte fino a 20/22 kg/alveare in diverse zone in apiari posti tra i 1500/1600 m s.l.m.
GIRASOLE
Le produzioni di miele di girasole sono state nel complesso non abbondanti.
I raccolti si sono attestati in Molise sui 5-10 kg/alveare, in Puglia sui 10-15 kg/alveare.
Anche in Toscana i risultati sono stati scarsi, con produzioni che si attestano sui 10 kg/alveare.
Gli apicoltori che hanno effettuato il nomadismo nelle Marche hanno trasmesso valori di circa 20-25 kg/alveare.
MELATA
Complessivamente le produzioni di miele di melata non sono state abbondanti per il 2015.
In Friuli Venezia i raccolti sono stimabili in 10-15 kg/alveare.
In Piemonte la produzione è stata altamente variabile, a macchia di leopardo: in alcune zone ottima (anche 30 kg/alveare), in altre praticamente scomparsa.
In Emilia Romagna si è prodotta una certa quantità di miele di melata dopo il raccolto di robinia ma nei mesi usuali di raccolto non si sono avuti risultati apprezzabili.
Il Lazio e l’Abruzzo hanno fatto registrare produzioni pressoché nulle.
In Toscana le produzioni di melata si sono attestate sui 10 kg/alveare.
In Sicilia si sono avute abbondanti produzioni di miele di melata di agrumi, stimabili in circa 20 kg/alveare.
ERBA MEDICA
Le produzioni toscane sono state di circa 10 kg/alveare.
TIMO
In Sicilia si stimano basse produzioni di miele di timo, circa 4 kg/alveare.
MERCATO
Il mercato del miele si è dimostrato attivo, sono state rilevate numerose transazioni di partite di miele.
Il miele di acacia è stato scambiato a quotazioni generalmente comprese tra 7,00 e 8,00 €/kg in tutta la Penisola, i prezzi esulano da questo intervallo e si dimostrano più alti per il Trentino Alto Adige (8,00-9,00 €/kg).
Poche transazioni sono pervenute per il miele di castagno, una in Piemonte a 6,50 €/kg e una in Campania a 5,50 €/kg.
Il miele di eucalipto è stato scambiato in Sardegna ai seguenti prezzi: 3,80 e 4,00 €/kg. Le quotazioni sono nettamente più alte per Sicilia (6,05 €/kg) e Lazio (5,50 €/kg).
Il miele di girasole ha ottenuto prezzi compresi tra 4,10 e 4,40 €/kg in Abruzzo.
Il miele di sulla è stato scambiato in Sardegna a 5,00 €/kg e in Campania a 4,80 €/kg: la scarsissima quantità di questo prodotto ha influito sul mercato determinando un aumento della quotazione. La vendita di piccole partite in latta ha fatto registrare anche prezzi di 5,20 €/kg.
Il miele di melo è stato scambiato in Trentino Alto Adige a quotazioni comprese tra 6,00 e 7,00 €/kg.
Sono state registrate molteplici compravendite di miele millefiori: complessivamente i prezzi rilevati sul territorio nazionale sono compresi tra 4,30 e 5,50 €/kg, con prezzo prevalente di 4,50 €/kg. Piccole partite (3-4 q) di millefiori di alta montagna delle Alpi sono state scambiate in Valle d’Aosta a quote comprese tra 7,50 e 8,00 €/kg.
Da segnalare una transazione di miele di coriandolo al costo di 4,40 €/kg in Abruzzo, una di miele di asfodelo in Sardegna a 5,00 €/kg e una di miele di agrumi in Sicilia a 5,05 €/kg.
Si ravvisano inoltre diverse compravendite di polline. In particolare, quello fresco di eucalipto è stato venduto a 15,00 €/kg (convenzionale) e 16,50 €/kg (biologico). Il polline millefiori fresco è stato scambiato a 30,00 €/kg in Trentino Alto Adige e a 22,00 €/kg in Toscana; in Sicilia, lo stesso prodotto deumidificato è venduto a valori compresi nella forbice 16,00-18,00 €/kg.
In Piemonte il polline di castagno deumidificato biologico è stato scambiato a 18,00 €/kg.
Altre informazioni
Il parare degli addetti al settore sull’andamento meteorologico è nel complesso positivo. Nonostante il clima molto caldo e siccitoso che ha persistito su tutto il Paese, la maggior parte delle colonie non ha avuto problemi di sostentamento e si presenta nel complesso in buone condizioni. Anche nelle zone montane le fioriture sono state più brevi rispetto agli anni scorsi ma nell’insieme il gran caldo non ha creato problemi di particolare rilievo.
Emergenze
In Toscana si segnalano episodi di spopolamenti in famiglie portate su campi di girasole.
In Sardegna sono stati osservati spopolamenti in seguito al raccolto del miele di eucalipto, si ipotizza la presenza si Senotainia tricuspis.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione | ACACIA | MILLEFIORI | REGINE | |||
Min | Max | Min | Max | Min | Max | |
Nord-Ovest | 7,00 | 7,50 | 4,50 | 5,50 | – | – |
Nord-Est | 7,00 | 8,00 | – | – | 10,00 | 13,00 |
Centro | 7,00 | 7,50 | 4,50 | 5,00 | 12,00 | 12,00 |
Sud e Isole | 6,50 | 7,50 | 4,30 | 4,50 | 11,00 | 14,00 |
NOTE
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
LUGLIO
PRODUZIONE
CASTAGNO
In Valle D’Aosta si stimano produzioni medie comprese tra 15 e 18 kg/alveare ed in alcune zone si sono raggiunte punte di 20-22 kg per alveare.
In Piemonte le produzioni hanno avuto differente esito in relazione all’altitudine degli apiari, in particolare le produzioni sono state buone (25 kg/alveare) negli apiari sopra i 600 s.l.m., scadenti al di sotto di tale livello (5-10 kg/alveare).
In Lombardia si stimano medie comprese tra 5 e 10 kg per alveare, con risultati migliori alle altitudini maggiori; in provincia di Varese sono stati raggiunti i 15-20 kg/alveare.
In Emilia Romagna si sono avuti scarsi risultati (5-10 kg/alveare).
In Friuli Venezia Giulia si può estimare una produzione media di 10 kg/alveare anche se la situazione è stata molto disomogenea, in certe zone quasi assente a causa di giornate molto fredde nel momento centrale della fioritura.
In Veneto i raccolti di castagno hanno dato risultati discreti, con produzioni medie di 8-10 kg/alveare.
In Toscana le produzioni sono state scadenti nelle zone a bassa quota, migliori in Lunigiana e nell’Alto Appennino (circa 25-30 kg/alveare).
In Basilicata i raccolti si sono attestati sui 15 kg/alveare.
In Campania la fioritura del castagno, dopo un buon inizio, è terminata bruscamente a causa del caldo eccessivo. I raccolti, seppur con andamento a macchia di leopardo, sono stati comunque discreti (20 kg/alveare).
In Sicilia si stimano produzioni medie di 12 kg/alveare.
TIGLIO
In Piemonte si sono ottenute buone produzioni (circa 20 kg/alveare), soprattutto negli areali ad altitudini elevate.
Anche in Lombardia i risultati sono stati buoni (medie comprese tra 20 e 25 kg/alveare); le produzioni montane hanno raggiunto anche punte di 30 kg/alveare.
In Valle D’Aosta le produzioni si sono attestate sui 12-15 kg/alveare.
In Emilia Romagna i raccolti di miele di tiglio sono stati variabili ma non eccelse, buona la produzione nella provincia di Piacenza.
In Toscana i raccolti sono stati pessimi, inferiori ai 10 kg/alveare.
Nel Lazio i raccolti di miele di tiglio hanno ottenuto buoni risultati (20 kg/alveare).
RODODENDRO
In Piemonte i raccolti, complessivamente pessimi, hanno avuto un andamento a macchia di leopardo: nelle zone tipicamente vocate sono stati praticamente nulli (5 kg/alveare) ma in piccolissimi areali come quello dell’Alta Val Sesia hanno raggiunto i 30 kg/alveare.
In Trentino Alto Adige si stimano produzioni insignificanti (3-4 kg/alveare).
In Lombardia le produzioni si sono attestate sui 10-15 kg/alveare.
CORIANDOLO
In Molise si stimano produzioni in drastico calo rispetto agli altri anni, circa 8-10 kg/alveare.
ERBA MEDICA
In Toscana si sono ottenuti raccolti di 15 kg/alveare.
EUCALIPTO
In Sardegna la produzione di miele di eucalipto è stata fortemente inferiore alle attese in buona parte dell’Isola, probabilmente a causa delle temperature molto elevate e ad un attacco tardivo di psill; si stimano medie produttive comprese tra 15 e 20 kg/alveare.
In Basilicata le produzioni si sono attestate sui 10 kg/alveare.
MELATA
Le produzioni sono ancora in corso. In attesa dei risultati finali si pongono alcune considerazioni.
In Sicilia si stimano produzioni medie di 15 kg/alveare.
Per l’Emilia Romagna le produzioni sembrano insignificanti.
In Piemonte, in particolare in alcuni areali, si stanno ottenendo abbondanti raccolti.
MILLEFIORI
In Valle D’Aosta si stimano produzioni di 15-18 kg/alveare.
In Emilia Romagna la produzione di miele millefiori estivo è stata molto scarsa a causa del caldo torrido e della siccità (inferiore a 15 kg/alveare).
Per il Molise si stimano raccolti di circa 7 kg/alveare.
In Campania si registrano discrete produzioni in poche aree del Napoletano e Casertano (15-20 kg/alveare); nel resto della regione le produzioni sono in calo.
Per la Basilicata le produzioni si sono attestate sui 15 kg/alveare.
MERCATO
Per questo mese si segnalano numerose compravendite di partite di miele, generalmente al di sotto dei 10 quintali.
Sono pervenute diverse compravendite di miele di acacia, tutte inferiori ai 10 q. Nelle regioni settentrionali (Valle D’Aosta, Piemonte, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna) i prezzi di scambio sono compresi nell’intervallo 7,00- 8,00 €/kg per il miele convenzionale.
Al Centro si segnano alcune transazioni di miele di acacia aventi come prezzo prevalente 7,20 €/kg per il miele convenzionale e 7,70 €/kg per la produzione biologica.
Al Sud il prezzo prevalente è di 6,00 €/kg (Abruzzo, Molise).
Il miele di agrumi ha fatto registrare diverse compravendite, con quotazioni comprese generalmente tra 4,50 e 5,00 €/kg. In Sardegna i prezzi rilevati sono stati più elevati (5,50 €/kg latta).
Il miele millefiori ha fatto registrare diversi movimenti in tutta la Penisola, con quotazioni comprese generalmente in tutte le regioni tra 4,00 e 5,00 €/kg, prezzo prevalente 4,50 €/kg.
In Trentino Alto Adige le quotazioni hanno prezzi al di sopra degli intervalli consueti (6,50 €/kg).
Da segnalare alcune compravendite (10 q) di miele di castagno con quotazioni comprese tra 6,00 e 7,00 €/kg (latta) in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia.
Il miele di tiglio ha fatto registrare quotazioni di scambio più elevate rispetto allo scorso anno: 6,30 €/kg (latta) in Valle D’Aosta; 6,50 €/kg in Toscana.
Si segnalano inoltre: una transazione di miele di tarassaco in Trentino Alto Adige al costo di 6,50 €/kg (latta). Sempre nella stessa regione sono stati rilevati uno scambio di miele di rododendro al prezzo di 10,00 €/kg (latta) e uno di millefiori di alta montagna delle Alpi a 8,00 €/kg (latta).
Si riportano un paio di compravendite di miele di sulla scambiato a 4,80 €/kg (latta) in Molise e 5,50 €/kg in Sicilia (latta).
Il miele di coriandolo è stato acquistato in Molise al prezzo di 4,80 €/kg (latta).
In Sardegna il miele di asfodelo ha raggiunto una quotazione di 5,00 €/kg (latta).
Altre informazioni
In generale il parere degli apicoltori sull’andamento climatico è negativo: le temperature costantemente sopra le medie stagionali e le precipitazioni scarsissime se non assenti hanno impedito di ottenere raccolti soddisfacenti. In molti apiari, le famiglie hanno ridotto l’allevamento della covata e si trovano, specialmente nelle aree di pianura dove sono assenti colture nettarifere, “alla fame”.
Emergenze
Purtroppo continuano a riscontrarsi in tutta la Penisola numerosi episodi di spopolamenti di alveari. In particolare, le colture coinvolte sono: erba medica, coriandolo, sementiere, piantagioni di patate, mais, giasole, pomodoro.
Da segnalare in Toscana danni ambientali, con il coinvolgimento di apiari nel corso dei numerosi incendi boschivi.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione | ACACIA | AGRUMI | MILLEFIORI | REGINE | ||||
Min | Max | Min | Max | Min | Max | Min | Max | |
Nord-Ovest | 7,00 | 7,50 | – | – | 15,00 | 16,00 | ||
Nord-Est | 7,00 | 8,00 | – | – | 12,00 | 16,00 | ||
Centro | 7,00 | 7,50 | – | – | – | 11,00 | 15,00 | |
Sud e Isole | 6,00 | 6,50 | 4,50 | 5,25 | 4,00 | 4,50 | 12,00 | 13,00 |
NOTE
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
GIUGNO
PRODUZIONE
CASTAGNO
In Piemonte la produzione è ancora in corso ma attualmente risulta inferiore alle aspettative in quanto la prima parte del raccolto è stata compromessa dal clima piovoso. Anche in Emilia Romagna la produzione è in atto ma fino ad ora la quantità di miele raccolto è molto limitata.
In Veneto i raccolti di castagno hanno avuto risultati discreti, con produzioni medie di 8-10 kg/alveare.
Per quanto riguarda la Sicilia è ancora presto per i dati sulla produzione.
MELATA
In Emilia Romagna, subito dopo il raccolto di robinia, nelle zone di media ed alta collina è stato prodotto miele di melata di quercia (circa 10 kg/alveare). Anche in Toscana si stimano produzioni analoghe.
In Sicilia, in particolare nel Siracusano, si stanno producendo apprezzabili quantità di melata di agrumi ma purtroppo i proprietari dei terreni si accingono ad effettuare trattamenti fitosanitari che stanno costringendo gli apicoltori a spostare le famiglie di api.
MILLEFIORI
Le produzioni di millefiori primaverili sono state discrete.
In Lombardia i raccolti si sono attestati sui 10-15 kg/alveare: dopo la produzione di acacia la situazione si è presentata disomogenea, a picchi di 15 kg/alveare si sono contrapposti valori inferiori (8 kg/alveare).
Nel Lazio le produzioni di millefiori hanno raggiunto medie comprese tra 20 e 25 kg/alveare.
Al Sud le produzioni sono state discrete: in Abruzzo e in Sicilia si stimano raccolti medi di 15 kg/alveare; in Puglia di 25-30 kg per famiglia; In Campania di 20-25 kg/alveare e in Molise di 10 kg/alveare.
TIGLIO
In Valle D’Aosta le produzioni si sono attestate sui 12-15 kg/alveare.
Situazione negativa per il Veneto: i raccolti sono stati azzerati dal maltempo.
In Emilia Romagna le produzioni di miele di tiglio sono state variabili ma non eccelse, buona la produzione di miele di tiglio nella provincia di Piacenza.
In Toscana le produzioni montane sono ancora in corso mentre quelle ottenute sui parchi cittadini sono state pessime.
Nel Lazio i raccolti di miele di tiglio hanno ottenuto buoni risultati (20 kg/alveare).
RODODENDRO
In Piemonte il raccolto di rododendro è ormai compromesso a causa del clima sfavorevole.
CARDO
La produzione di miele di cardo in Sardegna è stata praticamente azzerata a causa della perdurante siccità.
MERCATO
Le transazioni stentano a comparire.
Sono pervenute alcune transazioni riguardanti la compravendita di acacia, nessuna superiore ai 10 q. Nelle regioni settentrionali (Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna) i prezzi di scambio sono compresi nell’intervallo 7,20- 8,00 €/kg per il miele convenzionale, nella forbice di 7,90-8,80 per quello biologico.
Il miele di agrumi ha fatto registrare prezzi compresi tra 4,80 €/kg (fusto) in Sicilia e 5,00-5,25 €/kg (latta) in Sardegna, si tratta di partite inferiori ai 10 q.
Il miele di melo è stato scambiato a prezzi compresi tra 6,00 e 7,00 €/kg (latta) in Trentino Alto Adige.
Il miele di sulla ha raggiunto prezzi compresi tra 4,30 e 4,50 €/kg (latta) in Molise e Sardegna.
È pervenuta una transazione di miele di asfodelo in Sardegna al costo di 5,50 €/kg (fusto).
Da segnalare alcuni scambi di pappa reale in Campania a prezzi compresi tra 620,00 e 650,00 €/kg.
Il polline fresco millefiori è stato quotato 25,00 €/kg in Molise mentre quello deumidificato è arrivato a 17,00 €/kg in Sicilia.
In Trentino alto Adige il polline fresco di castagno è stato scambiato a prezzi compresi tra 25,00 e 30,00 €/kg.
La propoli convenzionale da rete è stata scambiata in Sicilia a 66,00 €/kg mentre il prodotto biologico ha raggiunto un prezzo di 110,00 €/kg; quella biologica da raschiatura invece 99,00 €/kg. In Piemonte la propoli biologica sia da rete sia da raschiatura è stata scambiata in base a requisiti qualitativi a 115,00 €/kg.
La compravendita degli sciami, oramai a stagione inoltrata, sta scemando mentre è attivo il mercato delle regine.
Quelle di razza ligustica hanno come prezzo prevalente 16,00 € in Piemonte; vengono scambiate a quotazioni comprese tra 12,00 e 18,00 € nelle regioni nord-orientali, tra 11,00 e 15,00 € al Centro e infine a prezzi inclusi tra 12,00 e 14,00 € al Sud.
Le regine di razza carnica sono vendute in Piemonte e Trentino Alto Adige a prezzi variabili tra 15,00 e 20,00 € mentre le buckfast ottengono un prezzo di 16,00 € in Piemonte.
Altre informazioni
In generale il clima è stato favorevole alle produzioni apistiche ma non sono mancate criticità per alcune regioni. In particolare il parere è molto negativo in Piemonte: le piogge continue e il freddo nelle zone montuose hanno compromesso la prima parte del raccolto di castagno. L’andamento è stato simile in altre regioni settentrionali come Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. In Toscana le piogge hanno compromesso il raccolto di miele di tiglio. In contrapposizione, al Sud e nelle Isole l’eccessiva siccità sta compromettendo alcune produzioni tipiche (cardo, coriandolo, girasole).
Il parere degli addetti al settore sullo stato sanitario delle famiglie è positivo, gli apicoltori si stanno organizzando per effettuare i trattamenti estivi contro Varroa destructor.
Emergenze
In Lombardia si segnalano gravissimi spopolamenti che hanno riguardato alveari in prossimità delle seguenti colture: erba medica, pomodoro, patate, cipolla, mais.
In Emilia Romagna si denunciano ingenti episodi di spopolamenti in prossimità di estensioni di erba medica per trattamenti eseguiti in fioritura.
In Campania sono stati rilevati eventi di mortalità che hanno coinvolto circa 150 famiglie in prossimità di ortofrutticole.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione | ACACIA | AGRUMI | SCIAMI | REGINE | ||||
Min | Max | Min | Max | Min | Max | Min | Max | |
Nord-Ovest | 6,80 | 7,50 | – | – | 95,00 | 110,00 | 15,00 | 16,00 |
Nord-Est | 6,80 | 8,00 | – | – | 80,00 | 110,00 | 12,00 | 16,00 |
Centro | – | – | – | – | 80,00 | 90,00 | 11,00 | 15,00 |
Sud e Isole | – | – | 4,50 | 5,25 | 80,00 | 90,00 | 12,00 | 13,00 |
NOTE
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
MAGGIO
PRODUZIONE
ACACIA
I raccolti sono stati complessivamente soddisfacenti, sia pure con grandi differenze da zona a zona. La produzione di questo miele si è diffusa anche in regioni tradizionalmente poco vocate come quelle del Centro Sud, in cui si sono avuti risultati particolarmente favorevoli. Sono stati invece deludenti, o addirittura nulli, i raccolti in un’area di grande rilievo produttivo e con elevata densità d’alveari come quella del Piemonte occidentale.
In Lombardia si stima una media produttiva regionale di 20-25 kg/alveare. I dati si riferiscono agli areali dove sono già stati effettuati il prelievo dei melari e la smielatura. Le medie sono abbastanza omogenee in quasi tutta la regione: nel Cremonese, nel Mantovano, nel Pavese e nel Varesotto medie di 20 Kg/alveare con punte di 25 kg/alveare. Nel Lecchese, Brianza e Lodigiano 20 kg/alveare. Nell’area di Milano Ovest valori inferiori, sui 15 kg per famiglia.
In Piemonte si sono avuti raccolti molto variabili in relazione alla zona, mediamente 10-20 kg/alveare. Penalizzata in modo più o meno grave tutta l’area del Piemonte occidentale. Si passa dai 20-25 chili della provincia di Alessandria, del Biellese, delle colline vercellesi e novaresi, ai 15-20 kg dell’Albese, ai 15 kg del Cuneese, ai 10 del Monregalese e della prima fioritura nel Torinese, a produzioni pressoché nulle (inferiori ai 5-10 kg/alveare) nella collina torinese, nell’Astigiano e nel Verbano.
Il Veneto ha ottenuto discrete produzioni di miele di acacia (media 20 kg/alveare): le province con le produzioni migliori sono state quelle di Padova, Treviso, Vicenza e Verona.
In Emilia Romagna si sono avute medie produttive comprese tra 20 e 25 kg/alveare, con ottime medie nella collina romagnola.
In Friuli Venezia Giulia la produzione è stata buona, con medie di 30 kg/alveare.
In Toscana si stima una produzione media di 25 kg/alveare ma è ancora presto per avere dati certi in quanto sono ancora in corso le operazioni di ritiro dei melari. Nelle aree a quota elevata si sta ancora raccogliendo nonostante il maltempo dei giorni passati.
In Abruzzo l’ottima fioritura e le temperature oltre la media stagionale hanno fatto registrare alte medie produttive (25-30 kg/alveare).
In Campania e Molise si stimano raccolti medi di 25 kg/alveare.
In Calabria sono stati registrati livelli produttivi ottimi di 25-30 kg/alveare nelle zone vocate della regione: in Appennino e Aspromonte.
AGRUMI
La produzione di miele di agrumi è stata complessivamente insoddisfacente, poiché molto al di sotto delle medie consuete.
Ottime le premesse ma a causa delle temperature molto elevate la fioritura è durata pochi giorni ed è stata poi “bruciata”.
In Calabria si può stimare una produzione media compresa tra 20 e 30 kg/alveare, con valori leggermente più alti (35 kg/alveare) nella zona che tradizionalmente è tra le più vocate, la piana di Sibari.
In Campania la produzione di miele di agrumi si è attestata sui 15 kg/alveare.
In Basilicata la fioritura è iniziata in ritardo ed è stata di breve durata a causa delle temperature quasi tropicali, portando a raccolti medi 20-25 kg/alveare. Stessa situazione per la Puglia dove si sono registrate medie produttive di 15 kg/alveare. In Sardegna questa produzione è stata fortemente compromessa dall’andamento climatico caratterizzato da una piovosità scarsissima ed una cascola precoce dei fiori praticamente in tutte le zone vocate, riducendo il periodo utile al bottinamento ad una settimana: solamente le famiglie più forti sono riuscite a fare un minimo di produzione; nel complesso si stimano medie produttive di 5 kg/alveare.
In Sicilia i livelli produttivi non sono stati uniformi. Si è arrivati a 20 kg/alveare nella piana di Catania, nelle altre zone della regione si può valutare una media di 15 kg per alveare. Si tratta di valori ben al di sotto quelli attesi in base a come si presentava la fioritura quest’anno: inizialmente ci sono state forte escursioni termiche tra il giorno e la notte, poi è arrivato come nelle altre regioni del Sud un forte caldo che ha determinato la fine della fioritura.
MELO
In Trentino Alto Adige la produzione di miele di melo si è realizzata soprattutto nell’Alta Valle di Non e ha fatto registrare raccolti medi di 10-15 kg/alveare.
SULLA
Questa produzione tipica del Centro e Sud Italia ha dato risultati deludenti.
In Basilicata è stato registrato un raccolto molto scarso, circa 10 kg/alveare. Vista l’inadeguatezza della fioritura,molti apicoltori hanno spostato gli apiari.
In Campania si sono ottenuti risultati di 25 kg/alveare, grazie all’avvio anticipato della fioritura in svariate aree e all’andamento climatico si sono realizzate buone produzioni di miele di sulla, come d’altronde di acacia.
In Molise si sono avuti raccolti medi di 20 kg/alveare.
In Puglia le produzioni sono state praticamente azzerate.
In Calabria produzioni trascurabili: pochi apicoltori si sono indirizzati su questa produzione, i raccolti sono stati di circa 10 kg/alveare.
In Sardegna le medie sono state scarsissime: circa 5 kg/alveare. La siccità ha bloccato la fioritura appena iniziata. Se non ci saranno precipitazioni abbondanti entro la fine di maggio la produzione apistica rischia di risultare fortemente deficitaria, se non già compromessa.
In Sicilia la media produttiva si è attestata sui 10 kg/alveare. Questo dato si riferisce alle aree basse in cui avviene la produzione generalmente in contemporanea alla fioritura di agrumi. In generale c’è poca presenza di questa coltura. Molti apicoltori catanesi hanno preferito non portare le api sulla fioritura della sulla.
MILLEFIORI PRIMAVERILE
In Toscana le fioriture di ciliegio ed erica hanno permesso la raccolta di millefiori (15 kg per alveare) prima della fioritura dell’acacia.
In Sardegna il clima siccitoso unito alla forte ventosità di maestrale ha determinato fioriture non soddisfacenti e con fine anticipata. La media produttiva soprattutto nelle zone meridionali (Cagliaritano e Sulcis) e della Gallura è inferiore a 10 kg/alveare.
Anche in Puglia si sono registrate medie produttive inferiori 10 kg per alveare.
In Molise i raccolti hanno dato circa 20 kg/alveare.
In Sicilia i livelli produttivi non sono uniformi ma si può stimare una media di 10 kg per alveare.
In Calabria prima della fioritura dell’acacia si sono avuti raccolti di millefiori di circa 10 kg/alveare.
CILIEGIO
In Campania e in Puglia si sono rispettivamente avute produzioni medie di 10 kg/alveare e tra 12-20 kg/alveare.
ERICA
In Campania si sono avuti raccolti di 9-13 kg/alveare.
MERCATO
Il mercato non è ancora ripartito.
Per quanto riguarda il miele di acacia è ancora presto per delineare una quotazione di vendita. La sensazione è quella che, nonostante il raccolto complessivamente discreto, non ci sarà un particolare calo delle quotazioni. Si segnalano solamente due transazioni: una in Abruzzo a 9,00 €/kg (latta) e l’altra in Friuli Venezia Giulia a 8,00 €/kg (latta).
Si riportano altre transazioni pervenute: una di miele di rosmarino in Sardegna a 5,50 €/kg (latta), una di millefiori in Molise a 4,20 €/kg (latta) e una di miele di asfodelo in Sardegna a 4,40 €/kg (latta).
Si segnalano inoltre alcune transazioni di pappa reale convenzionale a prezzi compresi tra 630,00 e 650,00 €/kg in Campania e a 600,00 €/kg in Molise.
Altre informazioni
Nel complesso il parere degli apicoltori sullo stato delle famiglie è positivo. Il clima è stato complessivamente favorevole ai raccolti al Nord mentre al Sud le temperature particolarmente alte per la media stagionale hanno determinato una fine anticipata delle fioriture determinando raccolti inferiori alle aspettative.
Emergenze
All’ottimale uscita dall’inverno e al più che buono sviluppo d’insieme delle famiglie d’api in tutto lo stivale hanno in primo tempo fatto da contrappunto solo avvelenamenti episodici su varie fioriture, tra cui ciliegio e colza, dall’Emilia al Molise.
Da segnalare successivamente una assai preoccupante e diffusa recrudescenza dei fenomeni di avvelenamento e spopolamento di interi apiari in zone omogenee.
Nella prima parte di aprile, in periodo siccitoso e in contemporanea ai cantieri di semina del mais, in Piemonte, Lombardia, Emilia, Veneto e Friuli Venezia Giulia si sono manifestati spopolamenti radicali di tutte le api di campo in moltissimi apiari. Alcuni apicoltori, tecnici e veterinari hanno prima rivolto i loro sospetti su cause veterinarie (Nosema e virus) per poi rendersi conto che la contemporaneità degli spopolamenti in apiari con “storia” differente indicava invece una causa ambientale. Impossibile nella maggioranza dei casi effettuare campionamenti di api morte per loro letterale “sparizione”. Diversamente dai casi degli anni 2002/2008, l’intossicazione degli alveari non è parsa avere anche effetti subletali nel tempo e nel giro di 10/15 giorni gli apiari si sono in moli casi potuti riprendere e arrivare anche a produrre, seppure in misura ridotta rispetto agli apiari non decimati di bottinatrici in aprile. L’ipotesi più diffusa è che gli spopolamenti siano connessi alla contaminazione delle polveri prodotte dai cantieri di semina del mais.
Dopo le piogge di metà aprile le morie con sparizione totale delle api sono fortunatamente cessate. Ma nell’ultima decade di aprile si sono nuovamente manifestate morie estese, in vari casi con api morte davanti agli alveari, con molta probabilità conseguenti ai trattamenti insetticidi spray effettuati diffusamente sulle plantule (10 cm) di mais, secondo le indicazioni di diversi “tecnici”.
In Piemonte intanto, nell’area di produzione della nocciola si sono avute analoghe e assai diffuse morie, in particolare sul fondo della valle del Tanaro, in contemporanea con i trattamenti fungicidi della coltura, cui con grande probabilità sono stati miscelati insetticidi d’elevata tossicità.
In Sardegna, nel periodo aprile-maggio, gravissimi episodi di spopolamenti in prossimità di agrumeti che in alcuni casi sono sfociati nella perdita totale delle bottinatrici. In particolare negli apiari a Villacidro tutte le bottinatrici sono morte in due/tre giorni.
Sono stati segnalati a fine aprile e ad inizio maggio alcuni casi (circa 30 in totale) di alveari distrutti dagli orsi in diverse località del Trentino occidentale dove è presente il maggior numero di esemplari della specie.
Sono infine sempre più preoccupanti i diversi episodi di furti d’alveari che sono stati denunciati in varie regioni (Abruzzo, Sardegna, Molise, Toscana) mentre in Emilia si è addirittura giunti al furto dei soli melari ben colmi di miele di acacia di un intero apiario.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione | SCIAMI | REGINE | ||
Min | Max | Min | Max | |
Nord-Ovest | 95,00 | 110,00 | 14,00 | 15,00 |
Nord-Est | 90,00 | 120,00 | 12,00 | 15,00 |
Centro | 90,00 | 100,00 | 13,00 | 15,00 |
Sud e Isole | 85,00 | 100,00 | 11,00 | 15,00 |
NOTE
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
APRILE
PRODUZIONE
Per quanto riguarda le produzioni primaverili si segnalano in Piemonte raccolti di miele di tarassaco (5 kg/alveare) nella pianura Cuneese e produzioni di miele di ciliegio (5 kg/alveare) in alcuni areali pedemontani cuneesi. In Lombardia, in particolare nel Mantovano, nel Cremonese e nella Pianura bergamasca, le famiglie portate in produzione hanno raccolto medie tra 5 e 8 kg/alveare di millefiori (con tarassaco, colza). In Friuli Venezia Giulia in alcune aree il buon andamento climatico ha permesso la posa del secondo melario in concomitanza delle fioriture di tarassaco e marasca, specialmente sul Carso. In Toscana si sono avute produzioni di erica sulla costa e di millefiori a prevalenza di ciliegio di circa 10-15 kg/alveare. In Campania si sta ancora raccogliendo il millefiori primaverile.
Al Sud la fioritura degli agrumi si presente in ritardo rispetto al trend degli ultimi anni, sono stati posati i primi melari ed è ancora presto per fare previsioni sulle produzioni.
In Sicilia le produzioni di millefiori stanno andando bene, le api stanno importando nettare, con la posa del secondo melario nel Ragusano e nel Catanese per chi aveva gli alveari a 10 telai.
MERCATO
Transazioni assenti per il miele.
Si rilevano diverse compravendite di sciami e api regine. In particolare, gli sciami sono stati scambiati a prezzi compresi tra 95,00 e 110,00 € nelle regioni nord-occidentali, tra 90,00 e 110,00 € nelle regioni nord-orientali e al Centro, tra 75,00 e 100,00 € al Sud e Isole.
Le api regine di razza ligustica sono state vendute nelle varie regioni a prezzi compresi tra 11,00 e 17,00 €; quelle di razza carnica tra 15,00 e 18,00 € in Trentino Alto Adige e in Friuli Venezia Giulia.
Per il servizio di impollinazione sono stati rilevati i seguenti prezzi: 25,00-27,00 €/alveare in Trentino Alto Adige per l’impollinazione in campo del melo e del ciliegio, 20,00-25,00 €/alveare in Sicilia per l’impollinazione in serra ad esempio sul melone cantalupo ma in questa regione il servizio si basa sul commercio di nuclei orfani aventi due telai di covata e uno di scorte.
Altre informazioni
Complessivamente il parere degli addetti al settore sul clima è positivo anche se in generale è stato riscontrato un certo ritardo nella partenza della stagione apistica (circa 15 giorni), soprattutto al Sud e nelle Isole.
In Toscana si sono avute precipitazioni intense a fine aprile, in caso di persistenza potrebbero compromettere il raccolto di acacia.
In Molise brevi ondate di freddo hanno costretto ad alimentazioni di emergenza.
Emergenze
Si segnalano in Piemonte spopolamenti che hanno interessato un centinaio di alveari in prossimità di risaie, coltivazioni di soia: i danni potrebbero essere legati a un possibile utilizzo di diserbo nei comuni prossimi alla valle del Ticino. Anche in Abruzzo il diserbo smodato ha provocato morie rilevanti e diffuse nelle famiglie.
Anche in Lombardia rilevati spopolamenti sul mais a metà aprile con il coinvolgimento di decine di alveari nel Cremonese, Bassa Bergamasca e Bresciano. Episodi simili si sono verificati anche in Emilia Romagna.
Spopolamenti anche in Molise a inizio – metà aprile in prossimità delle pianure prospicienti la costa con colture digrano e favino.
In Piemonte sono avvenuti diversi furti, denunciati 4 episodi.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione | SCIAMI | REGINE | ||
Min | Max | Min | Max | |
Nord-Ovest | 95,00 | 110,00 | 14,00 | 20,00 |
Nord-Est | 90,00 | 120,00 | 12,00 | 14,00 |
Centro | 90,00 | 110,00 | 13,00 | 15,00 |
Sud e Isole | 75,00 | 120,00 | 11,00 | 15,00 |
NOTE
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
MARZO
PRODUZIONE
Non ci sono ancora produzioni significative da segnalare. Gli apicoltori si stanno preparando alla posa dei melari, per ora l’importazione di nettare e polline viene per lo più lasciata alle famiglie. In Friuli Venezia Giulia gli apicoltori si stanno preparando per la produzione di miele di tarassaco.
In Campania è iniziata la fioritura dell’erica ma è ancora presto per verificare se ci può essere una produzione significativa.
In Sicilia mancano circa 3 settimane alla fioritura dell’arancio.
MERCATO
Come per i mesi precedenti non si registrano movimentazioni significative.
Le quotazioni sono esigue e riguardano transazioni per lo più inferiori a 10 q. Il millefiori è stato scambiato in Friuli Venezia Giulia a 4,50 €/kg (latta); il miele di castagno è stato venduto al prezzo di 8,00 €/kg (fusto) in Piemonte e 10,28 €/kg (latta) in Abruzzo. Il miele di melata è stato comprato in Piemonte al prezzo di 5,00 €/kg (fusto) mentre il miele di cardo è stato scambiato al prezzo di 4,00 €/kg (latta) in Sardegna.
Da segnalare alcune compravendite di pappa reale in Sicilia al prezzo di 550,00 €/kg per convenzionale e 600,00 €/kg per biologica; in Piemonte quella convenzionale è stata scambiata al prezzo di 600,00 €/kg.
Sempre in Piemonte si segnala una transazione di polline deumidificato di castagno al costo di 20,00 €/kg.
Si registra un certo fermento per la prenotazione e la compravendita di sciami che presentano prezzi variabili nelle diverse regioni. Dalla Liguria provengono da una forbice ambia le quotazioni più elevate (dagli 80,00 € ai 130,00 €); in Friuli Venezia Giulia il prezzo rilevato è stato di 100,00 €; in Piemonte i prezzi sono compresi tra 95,00 e 105,00 €; al Sud (Campania, Molise, Puglia e Sicilia) prezzi compresi tra 75,00 e 100,00 €.
Le regine di razza ligustica hanno fatto registrare prezzi compresi tra 14,00 e 20,00 € (Liguria, Toscana e Sicilia). In Liguria le regine buckfast sono state scambiate a 15,00 €. In Sicilia le regine di razza sicula prodotte in purezza nelle isole minori vengono vendute al costo di 150,00 €.
Per quanto riguarda i pacchi di api, in Liguria i prezzi sono di 50,00 € senza regina e 100,00 con regina.
Per il servizio di impollinazioni sono stati rilevati i seguenti prezzi: 50,00 €/alveare in Campania e 26,00 €/alveare in Sicilia ma in questa regione il servizio si basa sul commercio di nuclei orfani aventi due telai di covata e uno di scorte.
Altre informazioni
In generale il parere degli addetti al settore sullo stato delle famiglie è positivo. Al Sud e sulle Isole si registra un ritardo dello sviluppo delle colonie di circa 2-3 settimane (Puglia, Sicilia, Sardegna) a causa dell’elevata piovosità e del maltempo ma nel complesso le condizioni delle famiglie sono discrete.
Per quanto riguarda le condizioni sanitarie il parere è complessivamente positivo. In quasi tutte le regioni si rileva un’infestazione da Varroa destructor bassa. In alcune regioni (Valle d’Aosta, Campania) si sono verificate perdite di colonie a macchia di leopardo ma ingenti (Valle d’Aosta, Campania) a causa di problemi legati alla nosemiasi.
Emergenze
Si sottolineano episodi di mortalità in Campania che hanno riguardato circa 150 alveari in prossimità di frutteti (pescheti, ciliegeti, ecc.).
Da segnalare anche problematicità notevoli dovute alle avversità climatiche. In particolare si sono avuti danni ingenti causati da alluvioni in Abruzzo e Molise con il coinvolgimento complessivo di centinaia di alveari e danneggiamenti/ribaltamenti di alveari in Toscana a causa del forte vento nella prima decade di marzo.
Purtroppo sono stati segnalati svariati furti di alveari in diverse zone (province di Bologna, Firenze e Lecce, zona di Montefeltro, Molise) riguardanti decine di alveari per ogni episodio.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione | SCIAMI | REGINE | ||
Min | Max | Min | Max | |
Nord-Ovest | 100,00 | 100,00 | 15,00 | 20,00 |
Nord-Est | 95,00 | 130,00 | – | – |
Centro | – | – | 14,00 | 14,00 |
Sud e Isole | 75,00 | 100,00 | 15,00 | 15,00 |
NOTE
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. inclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di polline e propoli è inteso I.V.A inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione su una determinata piazza significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
FEBBRAIO
PRODUZIONE
Non ci sono ancora produzioni da segnalare.
MERCATO
Non si ravvisano particolari variazioni rispetto al mese precedente. A causa dell’esaurimento di scorte persiste una situazione di stasi con pochissime transazioni di prodotti apistici. Sono state rilevate due compravendite di miele di acacia in Piemonte ai seguenti prezzi per il fusto: 7,80 €/kg e 9,00 €/kg. Sempre al Nord, si segnalano alcuni scambi di miele di castagno con quotazione in aumento: 8,00 €/kg in Piemonte (fusto) e in Friuli Venezia (latta). Da segnalare una transazione di miele di sulla in Abruzzo al prezzo di 5,80 €/kg (latta) e una di miele di eucalipto a 3,80 €/kg (latta). Il millefiori ha fatto registrare alcune compravendite a quote comprese tra 4,20 e 4,50 €/kg (latta) in Toscana, Abruzzo e Sardegna.
C’è grande richiesta di sciami, soprattutto da parte di nuovi apicoltori. Si segnalano prenotazioni con proposte di compravendita di sciami a quotazioni comprese tra 75,00 e 95,00 € in Campania e Molise, 110,00 in Piemonte.
Da segnalare in Piemonte uno scambio di pappa reale convenzionale al prezzo di 650,00 €/kg.
ALTRE INFORMAZIONI
Complessivamente il parere degli addetti al settore sul clima e sullo stato delle famiglie è positivo. In generale il clima si è presentato, rispetto al consueto, proporzionalmente più rigido nelle regioni meridionali che in quelle settentrionali. In particolare, gli apicoltori del Sud e delle Isole hanno riscontrato famiglie con sviluppo rallentato rispetto agli altri anni, a causa del clima freddo che ha portato nevicate inconsuete anche nelle regioni più meridionali. In Sicilia ad esempio il mandorlo sta fiorendo ora, posticipatamente rispetto al trend degli ultimi anni, anche se sta rispecchiando il tradizionale periodo di fioritura. Al di là del fatto che lo sviluppo sia un po’ ritardato gli apicoltori hanno riscontrato famiglie in buono condizioni sanitarie. Per quanto riguarda il Nord, nelle vallate del Trentino il clima è ancora invernale; solo nelle zone più a sud della provincia, specialmente nella zona del Lago di Garda a clima più mite, le famiglie di api stanno iniziando a svilupparsi. In Piemonte l’inverno mite ha limitato la mortalità invernale ma potrebbe aver creato problemi a qualche apicoltore che non ha fatto i trattamenti contro Varroa nella finestra di fine novembre-metà dicembre, momento in cui le famiglie erano in blocco di deposizione; inoltre le famiglie hanno consumato molte scorte. Il Friuli Venezia Giulia è stato colpito da qualche giornata di vento forte che ha fatto rovesciare gli alveari più esposti.
Per quanto riguarda Vespa velutina, questo è il periodo di uscita delle regine fertili fondatrici dall’ibernazione invernale. Si raccomanda il monitoraggio in tutta Italia, in particolare nelle direttrici commerciali, con bottiglie trappola (in commercio o auto costruite) e birra (4,7°) per la cattura. Per informazioni consultare il sito http://www.vespavelutina.eu/.
Emergenze
In Puglia si è creata una situazione di allarme a causa di un’ordinanza della Regione che ha imposto l’obbligo di effettuare in una zona della provincia di Lecce almeno due trattamenti insetticidi allo scopo di eliminare una cicalina ritenuta il vettore di un batterio che potrebbe essere la causa del disseccamento degli ulivi. Ciò ha destato molta preoccupazione per i risvolti ecologici che tale intervento determinerà non solo sulla salute delle api ma sulla salute dell’ambiente in generale, con notevoli danni alla biodiversità. Sono in atto alcuni tentativi al fine di bloccare questa ordinanza.
Per quanto riguarda l’emergenza dovuta ad Aethina tumida nel Sud Italia, il numero di casi confermati non è variato rispetto alla precedente rilevazione. Il Ministero della salute ha stabilito i criteri per le movimentazioni di apiari nelle zone di restrizione istituite in Calabria a seguito dell’infestazione (http://www.izsvenezie.it/aethina-tumida-in-italia-2014/).
Viste le esigue transazioni rilevate, per questo mese non si riporta la consueta tabella relativa ai prezzi all’ingrosso di miele, sciami, regine, da apicoltura convenzionale.
GENNAIO
PRODUZIONE
In questo periodo non ci sono produzioni da segnalare.
MERCATO
Il mercato si presenta fortemente stazionario in questo periodo, diretta conseguenza delle scarse produzioni 2014.
Persiste una domanda sostenuta di miele ma le transazioni pervenute sono esigue. I pochi prezzi rilevati riguardano una transazione di miele millefiori biologico in Sicilia al prezzo di 5,28 €/kg (fusto); uno scambio di melata a 4,50 €/kg (latta) in Friuli Venezia Giulia e due compravendite in Emilia Romagna: melata biologica a 5,50 €/kg e millefiori a 4,30 €/kg.
Da segnalare inoltre uno scambio di pappa reale biologica a 756,00 €/kg e uno di polline deumidificato convenzionale a 20,00 €/kg in Emilia Romagna.
ALTRE INFORMAZIONI
Per quanto riguarda l’emergenza dovuta ad Aethina tumida nel Sud Italia, il numero di casi confermati non è variato molto rispetto alla precedente rilevazione (da 60 a 61).
Tornando alla situazione generale nazionale, il parere degli addetti al settore sullo stato degli alveari è variabile in relazione alle differenti situazioni climatiche ma nel complesso non positivo. Molti apicoltori hanno manifestato preoccupazione circa la persistenza di temperature al di sopra della media stagionale per buona parte del mese; ciò ha portato alla presenza di covata e all’attività delle bottinatrici, con conseguente dispendio di energie non ricompensato da effettivi raccolti.
Viste le esigue transazioni rilevate, per questo mese non si riporta la consueta tabella relativa ai prezzi all’ingrosso di miele, sciami, regine, da apicoltura convenzionale.