Archivio Rilevazioni mensili produzione e mercato del miele anno 2016
SETTEMBRE
MERCATO
LA BORSA DEL MIELE CONFERMA LA SCARSA PRODUZIONE 2016, RECORD DEI PREZZI
La Borsa Nazionale del Miele, svoltasi il 18 settembre a Castel San Pietro Terme nell’ambito delle Manifestazioni apistiche 2016, ha sottolineato le scarsissime produzioni di quest’anno. Si stimano perdite rispetto la norma produttiva del 65-70% per il miele di acacia, del 70-75% per l’agrumi e del 50% per il millefiori primaverile. Pochissime transazioni e i prezzi rilevati durante i contatti intercorsi tra gli apicoltori e tra questi e i commercianti intervenuti confermano il trend a rialzo, con quotazioni mai raggiunte sino ad ora.
Acacia: 8,00 – 9,00 €/kg / biologico 9,35-10,45 €/kg
Agrumi: 5,50 – 6,50 €/kg
Castagno: 5,60 – 6,60 €/kg
Eucalipto: 6,00 €/kg
Tiglio: 5,50 – 6,50 €/kg
Millefiori: 5,00 – 5,50 €/kg / biologico 5,50 – 6,00 €/kg
NOTE
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
AGOSTO
PRODUZIONE
EUCALIPTO
In Basilicata sono stati stimati raccolti di 12 kg/alveare.
In Calabria sono state registrate produzioni medie di 8-10 kg/alveare.
In Sicilia sono state stimate produzioni minime, di circa 4-5 kg/alveare.
In Sardegna le rese hanno avuto medie comprese tra 10 e 15 kg/alveare.
MELATA DI METCALFA
Nel complesso si stimano produzioni scarse o non significative nella maggior parte delle regioni.
In Piemonte l’andamento è stato a macchia di leopardo: a zone in cui si sono ottenuti raccolti discreti (30-35 kg/alveare) si sono contrapposte aree a produzione nulla.
In Emilia Romagna in alcuni areali si sono ottenute produzioni di 10-15 kg/alveare, con zone in cui le produzioni sono state nulle come nel Piacentino.
In Toscana i raccolti sono stati molto scarsi (0-5 kg/alveare).
Per la Campania i raccolti sono stati di circa 15 kg/alveare.
In Sicilia le produzioni sono state scarse in tutta la regione (5 kg/alveare).
RODODENDRO
In Valle d’Aosta la siccità e le gelate tardive hanno compromesso il raccolto che si è fermato ad una media di 10 kg/alveare.
In Piemonte si sono ottenuti 5-10 kg/alveare in alcuni areali del Torinese e del Cuneese, 5 kg/alveare in alcune zone dell’alto Vercellese.
Nelle zone vocate del Trentino Alto Adige la produzione si è limitata a raccolti di circa 5 kg/alveare.
MILLEFIORI DI ALTA MONTAGNA DELLE ALPI
In Valle d’Aosta le scarse precipitazioni, le temperature elevate e il continuo vento hanno ridotto molto il periodo di fioritura con una produzione decisamente inferiore all’anno scorso, di circa 12-15 kg/alveare.
In Piemonte i risultati sono stati migliori rispetto al 2015: sono stati raggiunti 10-15 kg/alveare nel Cuneese e nel Verbano. Nel resto della regione non si sono avute produzioni significative.
In Trentino Alto Adige sono stati ottenuti raccolti di circa 10 kg/alveare.
MILLEFIORI ESTIVO
In Valle d’Aosta sono state ottenute produzioni di circa 15-17 kg/alveare.
In Trentino alto Adige si sono avuti raccolti di circa 15-20 kg/alveare.
In Emilia Romagna sono state stimate produzioni medie di 15-20 kg/alveare, con alcuni areali in cui si sono avuti picchi di 30 kg/alveare, alla cui composizione hanno contribuito diverse coltivazioni sementiere (coriandolo, erba medica, carota, cicoria, ecc.).
In Abruzzo i raccolti medi sono stati di 10 kg/alveare.
Nel Lazio le produzioni di millefiori estivo sono state nulle o quasi.
In Umbria si stimano raccolti di circa 8-10 kg/alveare.
In Molise le rese si sono attestate sui 12 kg/alveare.
In Basilicata sono state registrate produzioni di circa 15 kg/alveare.
In Sicilia le produzioni di millefiori estivo sono state azzerate a causa delle devastazioni dovute agli incendi.
MERCATO
Per il miele di acacia sono pervenute rarissime transazioni, con trend al rialzo; i prezzi sono compresi tra 8,00 e 9,00 €/kg.
Il miele di agrumi è stato scambiato in Campania, Calabria e Sicilia a quotazioni comprese tra 5,50 e 6,50 €/kg (fusto).
Da segnalare una transazione di miele di cardo in Sardegna a 6,00 €/kg (latta): a causa della scarsità di prodotto il prezzo è lievitato.
Il miele di melata è stato scambiato in Sicilia a 5,00 €/kg (fusto).
Il millefiori ha fatto registrare diverse transazioni a prezzi compresi tra 4,50 e 5,50 €/kg (latta e fusto) in Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Campania, Sicilia e Sardegna.
Il miele di sulla ha fatto registrare i seguenti prezzi: Campania 6,00 €/kg (fusto), Sicilia 5,50 €/kg (fusto).
Si riporta uno scambio di miele di tarassaco in Friuli Venezia Giulia a 7,00 €/kg (latta) e ancora nella stessa regione uno di tiglio a 5,50 €/kg (latta).
Da segnalare alcuni scambi di polline millefiori deumidificato convenzionale al costo di 16,00 €/kg e 18-22,00 €/kg rispettivamente in Sicilia e Campania. e uno scambio di polline fresco di castagno a 22,00 €/kg.
La pappa reale convenzionale viene scambiata in Sicilia a prezzi compresi tra 600,00 e 640,00 €/kg.
Le regine sono state vendute a importi compresi tra 12,00 e 15,00 € per la razza ligustica in varie regioni italiane, mentre la razza carnica in Trentino Alto Adige ha ottenuto quotazioni maggiori (20,00-25,00 €). Le compravendite degli sciami si stanno oramai esaurendo: sono pervenuti scambi solamente in Valle d’Aosta (100,00 €) e in Sicilia e Sardegna (85,00 €).
Altre informazioni
In generale il parere degli addetti al settore sullo stato delle famiglie è positivo anche se il clima estivo è stato caratterizzato dalla scarsità di precipitazioni con conseguente riduzione delle fioriture, in particolare la situazione è particolarmente critica in Sicilia e Sardegna.
Emergenze
Sono stati registrati diversi episodi di morie diffuse e spopolamenti che hanno coinvolto circa 500 alveari in Campania (province di Avellino, Benevento e Caserta) in prossimità di colture di trifoglio trattate prima della semina con diserbante.
In Sardegna si sono verificati nuovamente danni dovuti ad incendi dolosi, nello specifico sono stati distrutti dalle fiamme centinaia di alveari nelle seguenti zone: Gallura, Nuorese, Medio- Campidano, Uta, Sarrabus.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione | MILLEFIORI | ACACIA | AGRUMI | SCIAMI | REGINE | |||||
Min | Max | Min | Max | Min | Max | Min | Max | Min | Max | |
Nord-Ovest | – | – | 8,00 | 9,00 | 100,00 | 100,00 | – | |||
Nord-Est | 4,50 | 5,50 | 8,00 | 9,00 | 75,00 | 100,00 | 12,00 | 15,00 | ||
Centro | 4,50 | 5,50 | 8,00 | 9,00 | – | – | 12,00 | 15,00 | ||
Sud | 4,50 | 5,50 | 8,00 | 9,00 | 5,50 | 6,50 | 70,00 | 85,00 | 12,00 | 15,00 |
Isole | 4,50 | 5,50 | 8,00 | 9,00 | 5,50 | 6,50 | 70,00 | 85,00 | 15,00 | 15,00 |
NOTE
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
LUGLIO
PRODUZIONE
CASTAGNO
In Valle D’Aosta le produzioni registrate sono state ottime: in seguito al rilascio dell’antagonista del cinipide i castagni si sono ripresi fornendo buone fioriture. Si stimano in media produzioni di 18-20 kg/alveare.
In Piemonte i raccolti risultano complessivamente migliorati rispetto allo scorso anno anche se con andamento a macchia di leopardo, si stimano valori di circa 15-20 kg/alveare nell’Alessandrino, nel Cuneese e nel Torinese, di 20 kg/alveare nel Verbano e di 5-10 kg/alveare nel Vercellese.
In Lombardia non si hanno ancora i risultati definitivi ma nel complesso le produzioni sono state ottime, con medie anche oltre i 30 kg/alveare.
In Trentino Alto Adige sono poche e abbastanza ristrette le zone in cui si produce miele di castagno ma nel complesso si stimano raccolti di circa 10-12 kg/alveare.
In Emilia Romagna sono stati stimati raccolti medi regionali di 15-20 kg/alveare.
Per la Toscana le rese di miele di castagno sono state discrete. Le piante sono apparse in salute e sono stati registrati picchi produttivi di 25-30 kg/alveare in alcune aree del Casentino e della Lunigiana; complessivamente le medie regionali si sono attestate sui 18-20 kg/alveare.
Nel Lazio i raccolti di miele di castagno hanno fornito medie soddisfacenti, generalmente comprese tra 15 e 20 kg/alveare nonostante i danni causati dal cinipide.
In Umbria sono state calcolate produzioni medie di 12-16 kg/alveare.
In Sicilia quest’anno i raccolti sono stati pessimi: produzioni esigue (circa 3 kg/alveare) e di scarsa purezza.
CORIANDOLO
In Piemonte i raccolti sono stati ottenuti solo in alcune zone delimitate della regione e si sono attestati sui 10 kg/alveare.
Nelle Marche le produzioni si sono attestate sui 20-25 kg/alveare.
In Abruzzo i livelli produttivi sono stati analoghi al 2015: le medie hanno ricalcato i 25 kg/alveare.
Anche in Molise sono state ottenute buone produzioni di circa 20 kg/alveare.
In Campania il coriandolo ha fornito rese di circa 35-40 kg/alveare.
In Puglia sono stati registrati raccolti ottimi. Oltre agli apicoltori locali, hanno tentato la produzione nel Foggiano diversi apicoltori nomadi abruzzesi, campani e calabresi. I risultati sono stati positivi, con medie di 35-40 kg/alveare e picchi fino a 50 kg/alveare.
EUCALIPTO
Per quanto riguarda il Lazio quest’anno le piante d’eucalipto, oltre ad essere altamente infestate da psilla e Thaumastocoris peregrinus, hanno presentato pochi fiori o meglio i fiori erano presenti in poche piante. Le produzioni sono state quindi nel complesso scarse e non pienamente rispondenti alle medie ottenibili nelle buone annate: si sono raggiunti solamente 8-10 kg/alveare.
In Sicilia non si è prodotto miele di eucalipto perché negli areali vocati ci sono stati gravi incendi e si sono persi migliaia di ettari di eucalipteti: i raccolti sono stati stimati in 3 kg/alveare.
In Sardegna le produzioni non sono state eccezionali, si stimano medie di circa 15-20 kg/alveare.
AILANTO
In Abruzzo si stimano medie produttive di 10-15 kg/alveare.
MELATA
Nel complesso si stimano produzioni scarse o insignificanti in tutte le regioni.
MELATA DI ABETE
In Trentino Alto Adige le produzioni sono migliorate rispetto al 2015 attestandosi su 5-10 kg/alveare.
MILLEFIORI
In Trentino alto Adige sono stati ottenuti raccolti di circa 15-20 kg/alveare.
Nel Lazio le produzioni di millefiori estivo sono state nulle o quasi.
In Umbria si stimano raccolti di circa 8-10 kg/alveare.
In Molise le rese si sono attestate sui 12 kg/alveare.
MILLEFIORI DI ALTA MONTAGNA DELLE ALPI
In Piemonte i risultati sono stati migliori rispetto allo scorso anno: sono stati raggiunti 10-15 kg/alveare nel Cuneese e nel Verbano. Nel resto della regione non si sono avute produzioni significative.
In Trentino Alto Adige sono stati ottenuti raccolti di circa 10 kg/alveare.
RODODENDRO
In Piemonte si sono ottenuti 5-10 kg/alveare in alcuni areali del Torinese e del Cuneese, 5 kg/alveare in alcune zone dell’alto Vercellese.
Nelle zone vocate del Trentino Alto Adige la produzione si è limitata a raccolti di circa 5 kg/alveare.
TIGLIO
Per la Valle D’Aosta il 2016 è stato un’ottima annata per questa produzione: grazie alle fioriture e alle temperature idonee sono stati stimati raccolti di 12-15 kg/alveare.
In Piemonte il miele di tiglio dei parchi cittadini non è stato prodotto (5 kg/alveare), le produzioni montane hanno avuto esito migliore: sono state registrate medie di 15-20 kg/alveare nel Cuneese e nel Vercellese, 20-25 nel Torinese e 10 kg/alveare nel Verbano.
In Trentino Alto Adige nelle poche aree vocate si sono avuti raccolti di 10-15 kg/alveare.
In Emilia Romagna le produzioni non sono andate benissimo, si stimano rese di circa 15 kg/alveare.
In Toscana i raccolti sono andati bene, si stimano medie di 25 kg/alveare.
Nel Lazio le produzioni sono state complessivamente discrete, le medie si sono attestate sui 18-20 kg/alveare ma alcuni apicoltori hanno ottenuto medie più alte, anche di 25 kg/alveare.
TIMO
Come anticipato nella scorsa rilevazione, in Sicilia le produzioni hanno avuto esito negativo: poco miele e di scarsa purezza; si stimano produzioni medie insignificanti di circa 2 kg/alveare.
MERCATO
Iniziano a comparire le prime transazioni di miele anche se l’impressione è quella che le partite più grosse non siano ancora state movimentate in quanto gli apicoltori stanno aspettando a vendere con l’intento di spuntare quotazioni più elevate.
Il miele di acacia ha fatto registrare prezzi nel complesso alti, compresi nella forbice 8,00-9,00 €/kg, ma si tratta nella maggior parte dei casi di scambi di miele in secchielli tra apicoltori. In Toscana è stata rilevata una transazione di miele di 10 q al prezzo di 7,90 €/kg (fusto).
Il prezzo del miele di agrumi, viste le produzioni mancanti in alcune regioni, presenta un trend al rialzo: i valori rilevati sono stati 5,20 €/kg (fusto) in Puglia e in Calabria per lotti compresi tra 30 e 50 q. In Abruzzo è stata rilevata una transazione di 100 q ad un prezzo nettamente superiore: 6,60 €/kg (fusto).
Il miele di sulla ha fatto registrare alcuni scambi in Molise al costo di 5,20 €/kg (fusto); in Campania si sono verificate trattazioni con proposte di 5,50 €/kg (fusto) ma non si sono concluse.
Il miele di eucalipto è stato scambiato in Sardegna a prezzi elevati, compresi tra 5,00-5,20 €/kg (latta).
Il millefiori ha fatto registrare diverse transazioni in varie regioni: generalmente i prezzi sono compresi tra 4,50 e 5,00 €/kg.
Nel Lazio il miele di tiglio biologico è stato scambiato al prezzo di 5,50 €/kg (fusto).
Da segnalare alcuni scambi di polline deumidificato convenzionale, in particolare quello di castagno è stato venduto al prezzo di 18,00 €/kg in Toscana, quello millefiori al prezzo di 20-22,00 €/kg in Campania, il prodotto fresco millefiori convenzionale è stato scambiato a 14,00 €/kg in Campania e a prezzi decisamente maggiori in Trentino Alto Adige (40,00 €/kg).
Da segnalare uno scambio di pappa reale convenzionale in Molise al prezzo di 700,00 €/kg.
Le regine sono state vendute a importi generalmente compresi tra 12,00 e 15,00 € per la razza ligustica in varie regioni italiane, mentre la razza carnica in Trentino Alto Adige ha ottenuto quotazioni maggiori (20,00-25,00 €).
Per gli sciami il numero delle transazioni pervenute sta diminuendo fisiologicamente con il progredire della stagione. Sono state rilevate alcune compravendite al costo di 100,00 per la Valle d’Aosta e la Toscana e 70,00-80,00 per Campania e Sicilia.
Altre informazioni
Dopo una primavera ed un inizio d’estate con clima molto instabile e non favorevole alle produzioni mellifere, le condizioni meteorologiche si sono stabilizzate in quasi tutte le regioni italiane consentendo i raccolti estivi. In questo periodo gli apicoltori stanno effettuando i trattamenti per il controllo della Varroasi.
Emergenze
Si denunciano ingenti problemi dovuti a trattamenti eseguiti su erba medica in fioritura in Emilia Romagna, in particolare gli episodi si sono verificati in provincia di Bologna. Purtroppo molto spesso vengono pianificati dai gestori trattamenti a tappeto in momenti di fioritura in cui tali operazioni risultano vietate dalla legge.
Si segnalano svariati episodi di spopolamenti in Campania, gli episodi si sono verificati in tutta la regione e spesso non sono stati nemmeno segnalati poiché oramai rientranti nel quotidiano dell’apicoltore. Tali fenomeni hanno interessato interessano piccoli areali ma con il coinvolgimento di interi apiari.
In Molise sono stati riscontrati diversi spopolamenti di colonie in prossimità di coltivazioni di girasole.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione | MILLEFIORI | SCIAMI | REGINE | |||
Min | Max | Min | Max | Min | Max | |
Nord-Ovest | 100,00 | 100,00 | – | |||
Nord-Est | 75,00 | 100,00 | 12,00 | 15,00 | ||
Centro | 4,50 | 5,00 | – | – | 12,00 | 15,00 |
Sud | 4,50 | 5,00 | 70,00 | 80,00 | 12,00 | 13,00 |
Isole | 4,50 | 5,00 | 70,00 | 80,00 | 15,00 | 15,00 |
NOTE
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
GIUGNO
PRODUZIONE
CASTAGNO
Nelle regioni vocate le produzioni sono in corso, le notizie pervenute sono generalmente positive ad eccezione della Sicilia dove il maltempo ha compromesso i raccolti nelle zone a fioritura precoce; si avranno risultati più precisi il prossimo mese.
CARDO
In Sicilia si stimano produzioni di circa 20-25 kg/alveare.
In Sardegna sono state rilevate produzioni inferiori, con medie di 10 kg/alveare ma con quantitativi variabili da zona a zona, contrariamente a quanto accade solitamente.
CORIANDOLO
In Piemonte i raccolti sono stati ottenuti solo in alcune zone delimitate della regione e si sono attestati sui 10 kg/alveare.
In Puglia sono state registrate produzioni eccezionali per questo tipo di coltura. Oltre agli apicoltori locali, hanno tentato il raccolto nel Foggiano diversi apicoltori nomadi campani e calabresi. I risultati sono stati positivi, con medie di 35-40 kg/alveare e punte fino a 45 kg/alveare.
Anche in Molise sono state ottenute ottime produzioni di miele di coriandolo, di circa 40-45 kg/alveare.
EUCALIPTO
In Sicilia i raccolti sono ancora in corso; in Sardegna le produzioni sono andate complessivamente bene, si stimano quantitativi di almeno 20 kg/alveare, ad esclusione della zona Sarrabus, area più colpita dalla psilla.
SULLA
In Toscana le produzioni sono state modeste, raggiungendo circa 10-12 kg/alveare.
In Abruzzo e in Molise le medie sono state migliori, attestandosi rispettivamente sui 20 e 25 kg/alveare.,
In Campania le produzioni sono state molto oscillanti, da 15 a fino a 20 kg/alveare, in alcuni casi limitati si sono avute punte fino a 25 kg/alveare.
In Basilicata le produzioni sono state ottime, con medie ricadenti nella forbice 35-40 kg/alveare.
In Sicilia si sono avuti buoni raccolti nella parte occidentale della regione, stimabili in circa 20-25 kg/alveare.
In Sardegna le produzioni sono state scarsissime, non hanno superato i 5-10 kg/alveare.
TARASSACO
In Valle d’Aosta i raccolti di miele di tarassaco si sono conclusi con valori di 8-10 kg/alveare, le produzioni sono state inferiori rispetto allo scorso anno a causa delle temperature poco favorevoli.
TIGLIO
In Valle d’Aosta l’ottima fioritura accompagnata dalle temperature ideali ha consentito buoni raccolti che in alcune zone più tardive stanno ancora continuando, si stimano produzioni medie di 12-15 kg/alveare.
In Piemonte il miele di tiglio dei parchi cittadini, a fioritura precoce, non è stato prodotto (5 kg/alveare), sono ancora in corso le produzioni montane.
In Lombardia i raccolti di miele sugli alberi dei parchi cittadini non hanno dato risultati positivi e non si è prodotto il miele uniflorale; ancora in corso le produzioni sui tigli di montagna.
In Toscana le produzioni di miele di tiglio dei parchi cittadini hanno avuto un buon esito e si sono attestate sui 25-30 kg/alveare.
TIMO
In Sicilia le produzioni non stanno andando bene, si avranno i risultati definitivi il prossimo mese.
MERCATO
Per quanto riguarda il mercato del miele non sono state registrate numerose transazioni. L’impressione è quella che gli apicoltori, a causa delle scarse produzioni, stiano aspettando a immettere sul mercato il miele prodotto al fine di spuntare prezzo maggiori. Si registrano perlopiù piccoli scambi tra apicoltori.
Per quanto riguarda il miele di acacia sono pervenuti alcuni scambi di quantitativi modesti (10 q) in Friuli Venezia Giulia a 7,80 €/kg (latta); in Toscana a 7,70 €/kg (fusto), in Molise a 7,00 €/kg (fusto). In Lombardia sono avvenuti alcune compravendite di piccole quantità (5-10 q) tra apicoltori a prezzi compresi tra 8,50 e 9,00 €/kg (latta). È ancora precoce delineare un andamento stabile di mercato.
Da segnalare alcuni scambi di miele di sulla (10 q) in Sicilia a prezzi compresi tra 6,00 e 6,50 €/kg (latta), in Sardegna a prezzi compresi tra 5,20-5,50 €/kg (latta) in relazione alla consistenza del lotto; in Molise a 5,20 €/kg (fusto).
Per quanto riguarda il millefiori i prezzi prevalenti pervenuti sono i seguenti: 5,50 €/kg (latta) in Friuli Venezia Giulia, 4,80 €/kg (fusto) in Molise, 4,80 €/kg (latta) in Sardegna; 4,50 €/kg (latta) in Sicilia.
Si segnalano inoltre una vendita di miele di agrumi (10 q) in Sardegna al costo di 4,80 €/kg (latta) e una di miele di cardo (10 q) in Sicilia a 5,50 €/kg (latta).
La pappa reale convenzionale è stata scambiata in Sicilia a 600,00 €/kg.
Il polline deumidificato millefiori convenzionale ha fatto registrare diverse compravendite per quantitativi compresi tra 20 e 50 kg, in particolare è stato scambiato al costo di 16,00 €/kg in Toscana, Molise e Sicilia, per quantitativi maggiori di 50 kg il prezzo spuntato in Campania è stato di 15,00 €/kg, mentre per transazioni piccole (tra 10 e 20 kg) il prezzo è stato di 20,00-22,00 €/kg; in Sardegna il polline fresco millefiori convenzionale è stato venduto a 20,00 €/kg (1 q).
Gli sciami, rispetto al mese scorso, hanno presentato una diminuzione naturale delle quotazioni; in particolare nelle regioni nord-occidentali vengono scambiati al prezzo prevalente di 100,00 €, in quelle nord-orientali a valori compresi tra 75,00 e 100,00 €, in quelle meridionali tra 70,00 e 90,00 € e nelle Isole tra 85,00 e 100,00 €.
Le regine hanno fatto registrare transazioni in tutte le regioni; le forbici di prezzo sono le seguenti: Nord-Ovest 14,00-16,00 €; Nord-Est 12,00-14,00 €; Centro 12,00-18,00; Sud 12,00-15,00 €; nelle isole il prezzo prevalente è 15,00 €.
Per quanto riguarda il servizio di impollinazione in serra (orticole) in Campania, l’importo richiesto è di 40,00 €/alveare.
Altre informazioni
Il clima del mese di giugno si è presentato per buona parte del mese instabile con precipitazioni frequenti e diffuse che hanno continuato ad ostacolare i raccolti di miele in diverse regioni. In alcuni areali, soprattutto collinari e montani, gli apicoltori hanno dovuto provvedere alla nutrizione di emergenza di nuclei e in alcuni casi anche di famiglie ridotti alla fame dalla mancanza di adeguate fonti di sostentamento.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione | SCIAMI | REGINE | ||
Min | Max | Min | Max | |
Nord-Ovest | 100,00 | 100,00 | 14,00 | 16,00 |
Nord-Est | 75,00 | 100,00 | 12,00 | 14,00 |
Centro | – | – | 12,00 | 18,00 |
Sud | 70,00 | 90,00 | 12,00 | 15,00 |
Isole | 85,00 | 100,00 | 15,00 | 15,00 |
NOTE
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
MAGGIO
PRODUZIONE
ACACIA
I raccolti di miele di acacia sono stati complessivamente insoddisfacenti in tutta la Penisola, con risultati che non hanno raggiunto neanche lontanamente quelli dello scorso anno. Le cause sono imputabili alle pessime condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato il periodo del raccolto: le temperature, soprattutto quelle notturne, hanno fatto registrare valori al di sotto della media stagionale e il tempo instabile con piogge frequenti e giornate ventose ha impedito alle api di immagazzinare miele nei melari.
In Piemonte le produzioni sono state scarsissime, generalmente inferiori a 5 kg/alveare.
In Lombardia le zone a fioritura precoce sono state più favorite rispetto alle altre. Nel Cremonese, nel Lodigiano e nella Pianura bresciana sono stati ottenuti mediamente 15 kg/alveare, con punte di 20 kg/alveare; nella Pianura bergamasca le medie si sono attestate sui 12–15 kg/alveare e in quella mantovana sui 15–18 kg/alveare, con picchi di 25 kg/alveare. Nel Pavese e nel Milanese (aree lungo il Po e il Ticino) le produzioni sono state mediamente inferiori, in media 10-15 kg/alveare; tuttavia, per questi areali si segnala una grande variabilità, con apiari in cui si sono superati a malapena i 5 kg/alveare ed altri, sporadici, che hanno fatto registrare produzioni decisamente superiori (30 kg/alveare ed oltre).
Per quanto riguarda invece gli areali con fioriture più tardive, i risultati sono stati peggiori. Nello specifico, in Brianza le medie si sono fermate a 13-15 kg/alveare, in Alta Brianza su 8-10/kg/alveare; nella collina mantovana sui 10–12 kg/alveare. Nell’Oltrepo pavese, in particolare in pianura e nelle prime colline, i risultati sono stati deludenti, compresi tra 0 e 5 kg/alveare, nell’alta collina leggermente migliori 5-10 kg/alveare. Nel Varesotto le medie hanno fatto registrare complessivamente valori compresi tra 5 e 8 kg/alveare.
In Friuli Venezia Giulia le produzioni sono state molto scarse, generalmente inferiori a 5 kg/alveare.
Anche in Veneto i raccolti sono andati male, in particolare si stimano 5-7 kg/alveare nelle province di Padova e Treviso, il Bellunese ha fatto riportare produzioni insignificanti (0-5 kg/alveare).
In Trentino Alto Adige il raccolto di miele di robinia si è concluso nelle zone ad altitudine minore con risultati molto scarsi se non addirittura nulli (0-5 kg/alveare). Nelle zone ad altitudine maggiore invece la raccolta è ancora in corso quindi si potranno avere dati quantitativi a termine periodo.
In Emilia Romagna la produzione è stata complessivamente deludente: si è arrivati a raccolti massimi di circa 10 kg/alveare in pianura; nelle aree collinari e montuose la variabilità è stata altissima, con valori compresi tra 0 e 15 kg/alveare.
Anche al Centro le produzioni sono state deludenti: in Toscana è andata male sia in pianura sia a quote maggiori. In Umbria le produzioni sono state scarse, stimabili in 6-9 kg/alveare.
Pure al Sud, che nel 2015 si era contraddistinto per le ottime produzioni, i risultati non sono stati incoraggianti. In Abruzzo sono state calcolate medie di 5-10 kg/alveare, in Campania 5-7 kg/alveare, in Basilicata 10-12 kg/alveare e in Calabria intorno a 7-10 kg/alveare.
AGRUMI
A questo punto della stagione è possibile effettuare stime produttive più precise rispetto allo scorso mese, confermanti generalmente risultati insoddisfacenti. Per la Sicilia sono stati confermati i risultati peggiori, con produzioni pressoché nulle.
In Campania, in particolare nel Salernitano, i raccolti sono stati minimi, pari a circa 5-6 kg/alveare. In Basilicata le produzioni sono state migliori pur non raggiungendo le medie produttive consuete, i raccolti in questo territorio sono stimali in circa 20 kg/alveare. La Puglia si è contraddistinta per i risultati migliori, con medie di circa 30 kg/alveare e produzioni che hanno raggiunto in alcune aree del Tarantino i 50 kg/alveare. La Calabria ha fatto registrare produzioni scarsissime, pari a circa 10-15 kg/alveare.
In Sardegna nelle zone più vocate della regione (Sarrabus, Medio Campidano, Cagliari) sono state ottenute produzioni di circa 12-15 kg/alveare; nelle altre aree i raccolti sono stati minori, perlopiù inferiori a 10 kg/alveare.
SULLA
In Toscana le produzioni di miele di sulla non sono state eccelse.
In Basilicata i raccolti sono ancora in corso, è presto per tirare le somme anche se le impressioni sono buone.
Gli apicoltori della Sicilia orientale hanno spostato gli alveari su questa essenza a fioritura già iniziata in quanto prima hanno tentato quella dell’arancio e per questo motivo risultano più indietro rispetto a quelli della parte occidentale della regione che invece hanno gli alveari in loco da più tempo. È ancora presto per tirare le somme perché le produzioni sono ancora in corso ma generalmente sembra che i risultati siano discreti per quest’ultima area, stimabili in circa 25 kg/alveare.
In Sardegna si confermano produzioni molto scarse, generalmente inferiori a 10 kg/alveare.
TRIFOGLIO
In Sardegna le produzioni sono in corso e pare stiano andando bene ma è ancora presto per valutazioni definitive.
TARASSACO
In Valle d’Aosta le condizioni climatiche non sono state favorevoli. Nonostante la fioritura stupenda rispetto all’anno scorso le produzioni stanno andando a rilento ma è ancora precoce effettuare delle stime.
In Piemonte il miele di tarassaco è stato prodotto nel Cuneese, i raccolti si sono attestati a 10 kg/alveare nelle zone pedemontane, fino a 5/kg alveare in quelle di pianura.
MILLEFIORI
In Friuli Venezia Giulia i raccolti di millefiori primaverile hanno fatto registrare valori di 10 kg/alveare, in Veneto di circa 5-10 kg/alveare.
In Emilia Romagna, dopo il ritiro dei melari di miele di acacia, nella zona vicino alla città di Piacenza c’è stato un raccolto di millefiori prima della fioritura del tiglio di circa 10-15 kg/alveare.
In Molise i raccolti sono stati scarsissimi, le api hanno svuotato i melari e molti apicoltori non hanno effettuato ancora la prima smielatura (al massimo 5 kg/alveare).
In Campania il raccolto del millefiori primaverile è stato compromesso dalle basse temperature e dalle continue piogge, si stimano in media raccolti di 5-7 kg/alveare.
MERCATO
Le quotazioni degli sciami, con il progredire della stagione, hanno presentato una diminuzione “fisiologica” dei valori, in particolare nelle regioni nord-occidentali vengono scambiati a prezzi compresi tra 100,00 e 110,00 €, in quelle nord-orientali tra 80,00 e 110,00, al Centro tra 90,00 e 100,00 €, in quelle meridionali tra 80,00 e 90,00 €, nelle Isole tra 85,00 e 90,00 €.
Le regine hanno fatto registrare diverse transazioni, un po’ in tutta la Penisola, in particolare sono state scambiate a prezzi compresi tra 14,00 e 16,00 € al Nord, tra 13,00 e 15,00 € al Centro e tra 15,00 e 16,00 € al Sud e nelle Isole.
Per quanto riguarda il servizio di impollinazione in Sicilia l’importo richiesto per il servizio in serra è di 18,00 €.
Pochissime sono le transazioni di miele pervenute questo mese: una di miele millefiori in Friuli Venezia Giulia al prezzo di 6,00 €/kg (latta) e alcune in Sardegna, in particolare una di miele di agrumi al prezzo di 5,28 €/kg (latta), una di millefiori a 5,00 €/kg e una di eucalipto al prezzo di 5,50 €/kg.
In generale si registrano svariate trattative per l’acquisto dei lotti di miele appena smielati ma per ora non si arriva ad accordi. Ad esempio in Calabria gli apicoltori richiedono 5,50 €/kg per il miele di agrumi tuttavia i compratori non vogliono salire oltre i 5,20 €/kg. L’atteggiamento comune degli apicoltori è, visto la penuria di miele, quello di aspettare a concludere trattative con la speranza di riuscire a spuntare prezzi migliori.
Da segnalare una compravendita di pappa reale convenzionale in Molise al costo di 1200,00 €/kg.
Sono state registrate alcune transazioni di polline. In particolare, in Molise quello millefiori deumidificato è stato scambiato a prezzi compresi tra 22,00 e 25,00 €/kg. In Campania quello fresco millefiori è stato scambiato a 20,00-22,00 €/kg.
Altre informazioni
In generale il parere degli addetti al settore sullo stato delle famiglie è buono, le problematicità sono state causate, come già anticipato, dalle condizioni meteorologiche sfavorevoli che, oltre a inficiare i raccolti, hanno costretto gli apicoltori ad intervenire con nutrizioni d’emergenza per salvare le famiglie ridotte alla fame dalla mancanza di scorte nei nidi.
Emergenze
In Toscana si segnalano spopolamenti in prossimità di orti e giardini, in particolare sono stati colpiti una sessantina di alveari nel Fiorentino.
In Basilicata e in Puglia, in particolare nel Tarantino, si segnalano spopolamenti a macchia di leopardo causati da trattamenti eseguiti sulla fioritura degli agrumi.
Si denunciano inoltre numerosissimi episodi di spopolamenti in Sardegna, in particolare sono stati colpiti circa 200 alveari nel comune di San Sperate a causa di trattamenti insetticidi sulla fioritura degli agrumi. Il Sulcis e la zona di Castiadas hanno fatto registrare spopolamenti procurati da trattamenti diserbanti sul grano, con il coinvolgimento di circa 100 unità. Lo stesso tipo di coltura ha determinato spopolamenti nel comune di Macomer: si stima il coinvolgimento di circa 170-180 alveari, di diversi apicoltori. Nel Nord della regione si segnalano spopolamenti per trattamenti sul vigneto, in particolare sono stati colpiti 40 alveari e 20 nuclei.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione | SCIAMI | REGINE | ||
Min | Max | Min | Max | |
Nord-Ovest | 100,00 | 110,00 | 14,00 | 16,00 |
Nord-Est | 80,00 | 110,00 | 14,00 | 14,00 |
Centro | 90,00 | 110,00 | 13,00 | 15,00 |
Sud | 80,00 | 85,00 | 12,00 | 13,00 |
Isole | 85,00 | 90,00 | 15,00 | 16,00 |
NOTE
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
APRILE
PRODUZIONE
AGRUMI
In Sicilia la situazione è drammatica: il raccolto di miele di arancio è stato compromesso in primis dalla siccità dei mesi scorsi e in ultimo dalle condizioni di maltempo che si sono manifestate proprio al momento del raccolto. Gli sbalzi termici tra il giorno e la notte, abbinati al forte vento, non hanno permesso alle famiglie di produrre miele. Ora è in corso la fioritura del limone ma anche in questo caso la situazione non è rosea: le api presentano difficoltà e si sospettano trattamenti contro la melata eseguiti in fioritura. Gli apicoltori avviliti stanno spostando in massa gli alveari verso gli areali a sulla.
In Calabria, Puglia, Basilicata non siamo ai livelli disastrosi della Sicilia ma nel complesso i risultati sono lontanissimi dalle produzioni di annate ottimali. In Sardegna nelle zone vocate ad agrumeti un minimo di produzione c’è stata ma globalmente si stimano produzioni non superiori ai 10 kg/alveare.
Al termine delle operazioni di smielatura si avranno indicazioni più precise per quanto riguarda la produzione di agrumi nel complesso.
MILLEFIORI
In Lombardia, prima della fioritura dell’acacia, nelle zone di pianura sono stati raccolti in media 5-7 kg di millefiori, con rari picchi di 10 kg/alveare; nelle zone collinari le produzioni si sono fermate a 5 kg/alveare.
In Friuli Venezia Giulia le produzioni di millefiori sono state scarse, tranne per le zone con presenza di seminativi a colza.
In Emilia Romagna sono stati raccolti a macchia di ghepardo circa 5 kg/alveare in media dalle prime fioriture primaverili.
In Toscana nelle zone costiere le scarse precipitazioni non hanno favorito le rese di nettare e si è prodotto molto poco; nelle zone collinari, il caldo di inizio aprile ha permesso di raccogliere un po’ di millefiori; si stimano in media produzioni di circa 8 kg/alveare.
In Sardegna le produzioni sono state azzerate dalla siccità dei mesi invernali.
ACACIA
In Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna i raccolti delle zone di pianura sono oramai stati intaccati dal maltempo dei giorni scorsi.
In Campania l’acacia è in fiore: in alcune aree le fioriture sono già terminate ma lontanissime dalle produzioni del 2015.
ASFODELO
In Sardegna le produzioni sono state azzerate dalla siccità.
CILIEGIO
In Campania nella zona di Napoli sono stati prodotti 5-6 kg/alveare, valori molto bassi rispetto agli anni precedenti anche a causa della sovrapposizione di diverse fioriture.
In Puglia si sono raggiunte produzioni di circa 5-7 kg/alveare.
MELO
In Trentino Alto Adige produzioni limitate di miele di melo si sono avute solamente nelle zone con fioritura più precoce; inoltre è stata molto difficile la produzione in purezza in quanto il tarassaco è fiorito simultaneamente. In generale i raccolti non hanno superaro i 5 kg/alveare.
SULLA
In Sardegna la fioritura si è presentata contemporaneamente a quella degli agrumi ma i fiori non presentavano nettare, si prevede un raccolto scarsissimo.
TARASSACO
In Piemonte è stato prodotto nel Cuneese, i raccolti sono arrivati fino a 10 kg/alveare nelle zone pedemontane, fino a 5/kg alveare in quelle di pianura.
MERCATO
La compravendita degli sciami si è dimostrata attiva su tutto il territorio nazionale. Nelle regioni nord-orientali quelli su 6 telai vengono scambiati a prezzi compresi tra 100,00 e 120,00 €, in quelle nord-orientali vengono venduti a prezzi ricadenti nella forbice 80,00-110,00 €, al Centro le quotazioni sono incluse nell’intervallo 100,00-110,00 €, al Sud 80,00-100,00 ed infine nelle Isole 85,00-110,00 €, con le quotazioni maggiori per la Sardegna.
Anche il mercato delle regine ha fatto registrare varie movimentazioni: in particolare, i prezzi rilevati per esemplari di razza ligustica sono: 14,00-16,00 € in Piemonte, 14,00 € in Emilia Romagna, 13,00 € in Toscana, compresi tra 12,00 e 13,00 € in Campania, 12,00-15,00 € in Molise, 15,00 € in Sicilia, 18,00 € in Sardegna.
Per quanto riguarda il servizio di impollinazione in Sicilia il prezzo richiesto per il servizio in serra è di 20,00 €.
In Campania per il servizio in campo e in serra i prezzi sono compresi tra 45,00 e 60,00 € (cassettino con 3 favi di covata).
Per quanto concerne i prezzi del miele, sono pervenute solamente una transazione di miele di melata in Piemonte al prezzo di 4,40 €/kg (fusto) e una di millefiori in Friuli Venezia Giulia al costo di 4,50 €/kg.
Da segnalare uno scambio di pappa reale convenzionale in Campania al costo di 650,00 €/kg.
Sono state registrate alcune compravendite di polline. In particolare quello millefiori deumidificato convenzionale è stato scambiato in Molise al costo di 20,00-22,00 €/kg, quello millefiori fresco è stato venduto in Campania al prezzo di 20,00 €/kg e quello fresco biologico di salice è stato scambiato in Friuli Venezia Giulia al costo di 35,00 €/kg.
Altre informazioni
Il clima del mese di aprile, dopo un inizio con temperature elevate e condizioni di tempo soleggiato, ha presentato un ritorno del freddo e del maltempo, segnando il destino di alcune produzioni primaverili e destando notevoli preoccupazioni tra gli addetti al settore. Le famiglie nel complesso si presentano in buono stato ma a causa della situazione già indicata molti apicoltori si trovano costretti a prestare nutrizioni d’emergenza, in particolare ai nuclei appena costituiti.
Emergenze
Si denunciano diversi episodi di spopolamenti che si sono verificati nelle ultime due o tre settimane in alcune province della Lombardia (Cremona, Lodi, Brescia, Bergamo, Milano) e hanno coinvolto alveari nelle zone di pianura vocate a mais proprio in concomitanza delle operazioni di semina ma non solo: si sospettano anche trattamenti pre e post emergenza delle piante.
Si segnalano altri fenomeni di spopolamenti in Molise in alveari in prossimità di areali a foraggio e in Campania in zone a coltivazioni intensive ortofrutticole.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione | SCIAMI | REGINE | ||
Min | Max | Min | Max | |
Nord-Ovest | 100,00 | 120,00 | 14,00 | 16,00 |
Nord-Est | 80,00 | 110,00 | 14,00 | 14,00 |
Centro | 100,00 | 110,00 | – | – |
Sud | 80,00 | 100,00 | 12,00 | 15,00 |
Isole | 85,00 | 110,00 | 15,00 | 18,00 |
NOTE
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
MARZO
PRODUZIONE
Gli apicoltori stanno posizionando i melari per il raccolto dei primi mieli primaverili e al Sud in particolare si stanno preparando per la produzione del miele di agrumi.
MERCATO
Per quanto concerne i prezzi del miele, non si rilevano grosse novità: il mercato è praticamente fermo. Le transazioni pervenute sono pochissime e le quotazioni risultano invariate o diminuite rispetto ai mesi precedenti. Risulta ancora invenduta qualche partita di melata di metcalfa: i prezzi proposti ai produttori vengono considerati troppo bassi.
La compravendita degli sciami è partita con grande fermento: nelle regioni nord-orientali quelli su 6 telai vengono scambiati a prezzi compresi tra 100,00 e 120,00 €, in quelle nord-orientali vengono venduti a prezzi ricadenti nella forbice 100,00-130,00 €, al Centro le quotazioni sono incluse nell’intervallo 100,00-110,00 €, al Sud 80,00-100,00 ed infine nelle Isole 75,00-85,00 €.
Al Centro-Sud è partito anche il mercato delle regine. I prezzi rilevati per esemplari di razza ligustica sono: 15,00-18,00 in Umbria, 16,00 € in Sicilia, 12,00-13,00 in Campania, 10,00-12,00 € in Calabria. Al Nord le regine non sono ancora pronte per il commercio.
Per quanto riguarda il servizio di impollinazione nelle serre la tariffa richiesta è di 55,00 € in Campania. In Sicilia tale servizio viene effettuato impiegando nuclei orfani a perdere costituiti da due telai di covata e uno di scorte. Il mercato di tali sciami è molto attivo ed il prezzo richiesto è compreso tra 18,00 e 25,00 € ad unità.
Sono stati registrati alcuni scambi di polline fresco millefiori convenzionale al costo di 20 €/kg in Campania e 40,00 €/kg in Friuli Venezia Giulia. Da segnalare uno scambio di propoli biologica in Piemonte al costo di 120,00 €/kg.
Altre informazioni
Il clima del mese di marzo è stato caratterizzato da una certa instabilità meteorologica che ha portato, dopo un inverno nel complesso mite, dei ritorni di freddo (pioggia, vento, ecc.) con conseguenti problemi di carenze di scorte nelle famiglie.
Dal punto di vista sanitario gli alveari si presentano in buono stato, popolosi, nessuna criticità in particolare è stata rilevata. In Toscana la mortalità invernale è stata nella media: 10-15%.
Le fioriture sono in anticipo di qualche settimana e la stagione apistica è pertanto partita prima rispetto alle altre annate.
Emergenze
Si segnala purtroppo una recrudescenza del fenomeno dei furti. Nel Piacentino, in particolare nella parte orientale della provincia, si sono verificate sottrazioni che hanno coinvolto ogni volta poche unità ma che nel complesso sono state numerosissime. Questo stillicidio sta durando già da diverse settimane.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione | ACACIA | MILLEFIORI | SCIAMI | REGINE | ||||
Min | Max | Min | Max | Min | Max | Min | Max | |
Nord-Ovest | 7,00 | 7,50 | 4,50 | 5,50 | 100,00 | 120,00 | – | – |
Nord-Est | 7,00 | 7,50 | 4,50 | 5,50 | 100,00 | 130,00 | – | – |
Centro | 7,00 | 7,50 | 4,50 | 5,00 | 100,00 | 110,00 | 15,00 | 18,00 |
Sud | 6,50 | 7,50 | 4,20 | 5,00 | 80,00 | 100,00 | 10,00 | 13,00 |
Isole | 6,50 | 7,50 | 4,20 | 5,00 | 75,00 | 85,00 | 16,00 | 16,00 |
NOTE
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
FEBBRAIO
PRODUZIONE
Non ci sono produzioni da segnalare.
MERCATO
Come il mese scorso, si rileva soltanto una stagnazione del mercato. Le transazioni pervenute sono pochissime e le quotazioni risultano invariate o diminuite rispetto ai mesi precedenti. Le scorte nei magazzini degli apicoltori sono oramai terminate ad eccezione di quelle di miele di melata e di quantità ridotte di acacia. Persiste alta la domanda di miele millefiori che invece scarseggia.
Incominciano ad aversi delle aperture di mercato per la vendita di sciami e nuclei per l’impollinazione nelle serre. In Sicilia il servizio di impollinazione in serra avviene mediante l’impiego di nuclei orfani (due telai di covata opercolata e uno di scorte) ed il prezzo richiesto è di 26,00 € ad unità.
In Campania sono iniziate le prenotazioni di sciami con consegna a fine marzo o aprile a 80-85,00 euro e di regine a 12-13,00 euro in Campania, in Sicilia invece il prezzo degli sciami è di 83,00 € ad unità.
Da segnalare uno scambio di pappa reale convenzionale in Sardegna al prezzo di 700,00 €/kg e alcune compravendite di propoli da rete al prezzo di 70,00 €/kg per la convenzionale e 115,00 €/kg per la biologica.
Altre informazioni
L’inverno particolarmente mite ha determinato un anticipo delle fioriture in tutto il Paese portando ad una stagione apistica anticipata. Gli apicoltori sono unanimi nel riferire che le famiglie si presentano bene, molto sviluppate (dai 3 ai 5 telai di covata generalmente). Le importazioni di polline sono buone ma il consumo di scorte nell’ultimo periodo è stato ingente: occorre quindi prestare la massima attenzione nel visitare le famiglie che possono rimanere prive di scorte. Nonostante gli aspetti positivi non mancano comunque le preoccupazioni per il timore di un ritorno del freddo e per la scarsità di precipitazioni meteorologiche che ha contraddistinto i mesi scorsi.
Emergenze
Si segnala una recrudescenza del fenomeno dei furti. A Piacenza è avvenuta la sottrazione di quasi 60 alveari (famiglie e nuclei) in zona vicino alla città e nei pressi di Castelvetro Piacentino sono sparite 15 famiglie.
Sono stati registrati furti anche nella parte meridionale della Sardegna, in particolare il numero ammonta ad una quarantina di alveari in provincia di Cagliari.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione |
ACACIA |
MILLEFIORI |
||
Min |
Max |
Min |
Max |
|
Nord-Ovest |
7,00 |
7,50 |
4,50 |
5,50 |
Nord-Est |
7,00 |
7,50 |
4,50 |
5,50 |
Centro |
7,00 |
7,50 |
4,50 |
5,00 |
Sud e Isole |
6,50 |
7,50 |
4,20 |
5,00 |
NOTE
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.
GENNAIO
PRODUZIONE
Non ci sono produzioni da segnalare.
MERCATO
Il mercato si trova in una fase di stasi. Le transazioni pervenute sono pochissime e le quotazioni risultano invariate rispetto ai mesi precedenti. Le scorte nei magazzini degli apicoltori sono oramai terminate ad eccezione di quelle di miele di melata: i Paesi che usualmente importano questo miele dall’Italia si stanno attualmente rivolgendo a paesi che mostrano prezzi più vantaggiosi (ad esempio Spagna e Turchia) lasciando invendute le scorte italiane. Gli addetti al settore temono un probabile drastico calo della quotazione per questo tipo di miele che aveva raggiunto il valore, che si può considerare sovrastimato, di 6,00 €/kg.
Altre informazioni
Il clima si è dimostrato mite e con poche giornate tipicamente invernali. Gli apicoltori sono un po’ preoccupati per questo andamento meteorologico anomalo in quanto le famiglie di api stanno consumando molte scorte e in alcune situazioni si rende necessaria un’alimentazione di sostegno.
Emergenze
Da segnalare spopolamenti di alveari in alcuni areali della Sicilia, in provincia di Ragusa e Siracusa (Noto) : si sta cercando di risalire alle cause.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami – regine, da apicoltura convenzionale
Regione di rilevazione |
ACACIA |
MILLEFIORI |
||
Min |
Max |
Min |
Max |
|
Nord-Ovest |
7,00 |
7,50 |
4,50 |
5,50 |
Nord-Est |
7,00 |
7,50 |
4,50 |
5,50 |
Centro |
7,00 |
7,50 |
4,50 |
5,00 |
Sud e Isole |
6,50 |
7,50 |
4,20 |
5,00 |
NOTE
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.