#11 – Agricoltura sostenibile, le api ringraziano – appunti per l’orticoltura
Intervento di Lucia Zappalà, ricercatrice presso l’Università di Catania, presentato al seminario “Scienza e tecniche per la sostenibilità in agricoltura” a Castel San Pietro Terme il 19 Settembre 2015

La serra è un’agroecosistema portato a condizioni estreme, situazione che comporta vantaggi e svantaggi per la gestione degli insetti dannosi. In generale, nelle colture protette è favorito lo sviluppo di fitofagi anche alloctoni ma d’altra parte è più semplice gestire programmi di lotta basati sull’impiego degli insetti utili. L’intervento presenta alcuni interessanti risultati delle sperimentazioni portate avanti dall’Università di Catania per valutare i migliori metodi di lotta integrata e biologica contro Tuta absoluta. La tignola del pomodoro presenta numerose criticità nel controllo, soprattutto per il suo elevato potenziale riproduttivo e per la varietà di piante ospiti che può attaccare. La ricerca, partendo dai nemici naturali presenti nell’area di origine della tignola, ha individuato alcuni potenziali agenti di controllo biologico, sia parassitoidi sia predatori, utilizzabili nei nostri ambienti in coltivazione protetta. Inoltre, sono state valutate le possibilità di una gestione integrata con tecniche di confusione sessuale, cattura massale e con l’impiego di prodotti naturali come preparati a base di zolfo.

Nella seconda parte dell’intervento vengono esposti ulteriori risultati di ricerche focalizzate sull’elaborazione di strategie di lotta integrata contro i nematodi galligeni che attaccano le orticole, sperimentando la combinazione di metodi fisici e prodotti naturali o microrganismi antagonisti.

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1 Comment
Redazione ha detto:
6 Luglio 2017 alle 23:41 (Modifica)
Il seminario “Scienza e tecniche per la sostenibilità in agricoltura” è stato finalizzato alla diffusione delle migliori pratiche agronomiche che permetterebbero una proficua coesistenza con le attività apistiche. Prima ancora di analizzare le problematiche esistenti, è importante ricordare che la produzione di molte piante coltivate dipende dall’impollinazione per cui la capacità di sostenere l’attività apistica anche a stretto contatto con quella agricola non è solo un obiettivo di sostenibilità ambientale ma anche una condizione necessaria per raggiungere una buona produzione in termini quantitativi e qualitativi. La recente normativa europea in materia stabilisce che dal 2014 l’agricoltura integrata sia adottata in tutti paesi dell’Unione Europea andando a sostituire la gestione tradizionale. Tuttavia, la Direttiva lascia ampie possibilità di proseguire con i sistemi esistenti sia per mancanza di specifiche regole di applicazione dell’agricolura integrata, sia per l’assenza di sanzioni per la mancata applicazione dei principi della difesa integrata. In quest’ottica, gli interventi del seminario hanno l’obiettivo di darci alcuni esempi di strategie efficaci e riproducibili per i diversi tipi di colture.

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