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#19 – I bombi stanno meglio in città o in campagna?
Successo riproduttivo delle colonie di bombi in campagna rispetto agli ambienti urbani
La rapida crescita dell’urbanizzazione è rappresentativa del cambiamento dell’uso del territorio. Mentre è chiaro che l’urbanizzazione influisce sull’abbondanza e sulla diversità delle specie, gli effetti diretti dell’uso del suolo urbano sul successo riproduttivo degli animali sono raramente documentati.
In questo lavoro viene mostrato come l’uso del suolo urbano sia legato al successo riproduttivo sul lungo periodo delle colonie di un impollinatore chiave. Sono state allevate colonie partendo da regine di bombi selvatici (Bombus terrestris), sono state posizionate in siti caratterizzati da vari gradi di urbanizzazione, dal centro città ai terreni agricoli e poi è stata monitorata la prole generata, lungo l’intero ciclo delle colonie.
Partendo dalla divisione in tre categorie a seconda dell’uso del suolo, si è evidenziato che le colonie poste nei luoghi caratterizzati da uno sviluppo urbano hanno prodotto più discendenti sessuali rispetto alle colonie poste vicino a terreni agricoli. Queste colonie hanno inoltre raggiunto taglie più grandi, accumulato più riserve di cibo, subito meno invasioni da parte di parassiti e sono sopravvissute più a lungo. I risultati mostrano un legame tra urbanizzazione e successo riproduttivo nei bombi, sostenendo la teoria secondo cui le aree urbane rappresentano un rifugio per le popolazioni di impollinatori in un paesaggio agricolo altrimenti sterile.
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1 Comment
Redazione ha detto:
18 Luglio 2018 alle 9:45 (Modifica)
Da sempre abituati a sentir dire che l’urbanizzazione impatta negativamente sull’abbondanza e diversità delle specie, in questo articolo viene ribaltato il punto di vista e si scopre che alcuni gruppi di animali, come le api selvatiche, sfruttano con successo l’antropogenicità degli habitat.
Altri studi avevano già dimostrato come gli ambienti urbani fungano da aree rifugio per molte specie, fra cui mammiferi, uccelli e le comunità di impollinatori che fuggono da aridi paesaggi agricoli, associati a una riduzione delle risorse floreali e alla continua esposizione a contaminanti ambientali. Con una minor riduzione della biodiversità delle api selvatiche in contesti urbanizzati rispetto alla campagna.
Tuttavia, la questione cruciale è come l’uso del suolo influenzi direttamente la vita e il successo riproduttivo di questi animali. A questo scopo sono quindi stati scelti e studiati i bombi, parte importante della comunità impollinatrice; posizionando colonie ottenute a partire da regine selvatiche, in 38 siti dell’hinterland londinese, siti a diverso uso del suolo.
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