#23 – Un nuovo pericolo per le api…il glifosato!
Effetti del Glifosate sulla qualità ambientale e gli organismi viventi

Il Glifosato, (N-(fosfonometil)glicina), è un erbicida non selettivo impiegato su colture arboree ed erbacee e su aree non destinate alle colture agrarie, quali siti industriali, civili, argini e scoline.
Con una media di oltre 1500 tonnellate all’anno (2004–2008), il glifosato è una delle sostanze più vendute a livello nazionale (ISPRA, 2011) e viene considerato non tossico per gli esseri umani, ma alla luce di vari studi questa asserzione non sembra rispondere a verità.
La sostanza è classificata, in base alla direttiva 67/548/CEE, irritante e pericolosa per l’ambiente e l’uomo, con le frasi di rischio R41 (rischio di gravi lesioni oculari) e R51/53 (tossico per gli organismi acquatici).
Persone, piante e animali possono essere facilmente esposte a questa sostanza durante le applicazioni. Tutti gli habitat naturali, terrestri ed acquatici, caratterizzati da piante vascolari che si trovano nelle vicinanze di campi irrorati possono quindi essere danneggiati e contaminati da questo erbicida. I residui vengono infatti frequentemente ritrovati negli alimenti e nell’ambiente, inoltre è tra le sostanze maggiormente diffuse nelle acque superficiali.
Bisogna poi considerare che vi sono evidenti contraddizioni fra quelle che sono le caratteristiche e gli effetti del glifosato secondo i produttori rispetto alle ricerche indipendenti.

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Copyright autore: Pietro Massimiliano Bianco 

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